Confcooperative - Bilancio di SostenibilitÀ 2022

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Welfare aziendale

Il contributo per il welfare è stato confermato e nel grafico sono suddivise le specifiche aree in cui è stato utilizzato. Si tratta di un benefit molto apprezzato che contribuisce al benessere dei dipendenti e delle loro famiglie. L’iniziativa, oltre a generare benessere per le persone crea anche benessere per l’organizzazione.


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Confcooperative ha anche riconosciuto un’ulteriore misura, a integrazione una tantum del welfare aziendale, stabilendo un tetto massimo rimborsabile per il pagamento delle utenze domestiche ed il servizio idrico integrato al fine di sostenere i dipendenti e le loro famiglie nelle difficoltà affrontate per il caro energetico.

Valore economico generato e distribuito

Gestione e valorizzazione dei contributi associativi

Anche nel 2022, Confcooperative ha perseguito una gestione oculata ed efficiente delle risorse provenienti dai contributi associativi, assicurandosi che essi siano equi rispetto a parametri oggettivi riferiti al fatturato e utilizzati in una logica solidaristica per svolgere efficacemente la propria azione di tutela e rappresentanza istituzionale a favore di tutte le sue associate.

Il valore generato dall’organizzazione per l’anno 2022 è riferito per il 72% alle entrate tipiche, generate sia dai versamenti dei contributi associativi - cioè dall’affiliazione delle cooperative associate - sia ai versamenti dei contributi di revisione. Con questi fondi, che vengono utilizzati per l’efficace compimento della propria mission, Confcooperative raggiunge una sufficiente autonomia finanziaria, tanto da poter considerare residuale ed a carattere eccezionale l’eventuale ricorso a finanza esterna.


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Si riesce così nell’intento di garantire ai propri associati un’azione trasparente e coerente, che vede utilizzati interamente i proventi realizzati per il perseguimento degli scopi istituzionali.

Finanza di sistema

Nel corso dell’anno le azioni di finanza di sistema sono state orientate ad incrementare le possibilità di raggiungere le cooperative tramite l’attività degli operatori finanziari, le iniziative informative e gli incontri con le imprese.


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Si è lavorato al rafforzamento della rete degli operatori finanziari con azioni di formazione mirata e momenti di coordinamento. L’obiettivo è stato quello di integrare il gruppo dei 28 operatori fino a superare la soglia dei 40 soggetti.

Sul fronte della diffusione delle attività informative sono stati organizzati incontri territoriali che hanno coinvolto i CSA, le Unioni e le cooperative sociali.

Gli incontri sono stati tenuti da un gruppo di professionalità appartenenti ad ICN, Fondosviluppo, CFI ed Invitalia. Grazia a questa iniziativa sono state raggiunte 670 cooperative di cui 270 hanno partecipato attivamente agli incontri. Sono stati inoltre presentati gli strumenti di sistema a supporto delle cooperative sociali e la possibilità di configurarne usi congiunti per far fronte alla pianificazione dei flussi di cassa di specifici progetti di investimento.

Va rilevato che la crescente attenzione ai temi ESG prevede che anche gli istituti di credito, nella valutazione degli investimenti, tengano conto delle azioni intraprese dalle aziende affinché le loro organizzazioni siano sempre più coerenti con quanto previsto dagli orientamenti normativi.

A tal riguardo è stata intrapresa un’attività di studio ed affiancamento in progetti consulenziali che hanno lo scopo di redigere bilanci di sostenibilità coerenti con gli standard GRI in modo da aumentare il rating bancario delle società che lo posseggono ed implementano costantemente.

Sempre in tema di certificazioni funzionali al miglioramento della valutazione creditizia, possedere una certificazione PdR (Parità di Genere) è certamente un valore aggiunto. In questo ambito è stato promosso il coinvolgimento delle figure professionali che si occupano di finanza aziendale in gruppi di lavoro che hanno l’obiettivo di strutturare un processo che consenta di ottenere la suddetta certificazione.

Il rafforzamento della governance è un l’ulteriore elemento cui prestare attenzione. A tal fine sono stati predisposti percorsi formativi orientati alla strutturazione di un adeguato controllo di gestione per monitorare l’adeguatezza degli assetti organizzativi/economico/contabili.

Alle cooperative che ne hanno fatto richiesta è stata fornita un’analisi degli indici di bilancio allo scopo di rilevarne redditività, liquidità e stabilità patrimoniale.

Commissione Donne Dirigenti Cooperatrici

La Commissione Donne ha dato il proprio contributo perché l’azione di rappresentanza, le azioni politiche, i progetti, le attività di ricerca promuovessero inclusione, partecipazione, coesione e valorizzazione di tutte le differenze con particolare attenzione per l’occupazione femminile, la promozione dell’imprenditoria cooperativa, l’equilibrio di genere nei processi decisionali, l’attenzione al contrasto alla violenza e al gender pay gap.


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Governance e rappresentanza

Ancor lento o purtroppo in taluni casi inesistente il raggiungimento dell’equilibrio di genere nei Consigli nazionali e regionali delle Federazioni, rinnovati nel corso dell’anno, nonostante il regolamento raccomandasse il potenziamento della rappresentanza femminile in tutti gli organi, fissando una soglia minima del 30%

 

Welfare e impresa

Sempre più rileviamo nell’impresa cooperativa quello spazio di sperimentazione di azioni e percorsi che rendono più emancipata l’organizzazione del tempo di vita personale e del tempo di vita del lavoro, favorita da un welfare aziendale sempre più strutturato e normato (Family Act, PNRR, ..): la conciliazione, l’organizzazione e la disposizione dei servizi educativi e di cura, la diffusione delle politiche interne per una cultura della condivisione dei carichi di cura tra uomo e donna, l’impegno delle cooperative nel promuovere sul territorio servizi per la prima infanzia, le scuole a tempo pieno, i centri estivi, le attività extrascolastiche, l’assistenza ai disabili e alla non autosufficienza e molto altro.

Lo facciamo, infatti, attraverso le testimonianze e l’esperienza di chi è dentro alle imprese cooperative e vive direttamente i meccanismi di strutturazione, manutenzione, innovazione organizzativa del lavoro, su cui si è scritto in diverse attività di rappresentanza a partire dal Comitato Pari Opportunità del Ministero del Lavoro.

Contrasto agli stereotipi e alla violenza

La Campagna nazionale #fattisentirecontrolaviolenza promossa da Confcooperative ha proseguito il suo cammino e le sue attività nel corso di tutto l’anno. Il 24 novembre è stato il momento della restituzione dei suoi prodotti e dei suoi risultati, oltre che della proposta politica, attraverso un evento alla presenza di istituzioni e ospiti esterni, con il coinvolgimento attivo di colleghi uomini.

Il modo diretto e semplice di entrare nelle pieghe del fenomeno e del suo contrasto sta costruendo nuovi momenti di approfondimento e informazione.

Per contrastare stereotipi e conseguenze culturali rigide e nocive, c’è anche l’approccio ad un linguaggio rispettoso e inclusivo: la campagna ha indagato anche su questo e si è attivato il progetto sul linguaggio con lo studio dello Sblocco Note e Pensieri

È in corso di preparazione, “Nuovi Passi #fattisentirecontrolaviolenza” l’evoluzione della Campagna Nazionale: si tratta di incontri e approfondimenti su temi e progetti cooperativi, e non solo, che intendono mantenere alta l’attenzione alle azioni e alla cultura che va contro ogni violenza di genere, con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle reti promosse dalla cooperazione sui territori regionali.

Lavoro e impresa

Con la Legge 162/21 un processo virtuoso si è attivato nel Paese per aumentare il grado di riflessione e ri-organizzazione del lavoro nelle imprese verso un processo di riallineamento, a partire dalla cultura di genere e delle pari opportunità tra uomo e donna, in ambito lavorativo.

Le novità introdotte dalla normativa e gli adempimenti richiesti hanno impegnato la Commissione nell’approfondimento degli istituti previsti, mantenendo il dialogo aperto con le imprese cooperative, le società di certificazione, i Centri Servizi, ma soprattutto con la Cabina di Regia di UNIONCAMERE deputata alla gestione delle agevolazioni previste dal PNRR.

Leadership cooperativa

Con la formazione, asset strategico della nostra organizzazione, è stato compiuto un ulteriore passo nella direzione della valorizzazione della leadership femminile cooperativa, con The European House – Ambrosetti che ha lavorato con le dirigenti cooperatrici su “Le storie che ci attraversano...verso quale futuro?” tra il 30 novembre e il 1° dicembre 2022.

E la formazione arriva anche oltre i confini nazionali e passa per relazioni, incontri, narrazioni, quali ingredienti per promuovere la cooperazione e le sue attitudini, soprattutto per ciò che attiene al mondo cooperativo femminile.

Con “Cooperazione e potere femminile”, 3 incontri web sulla leadership, la rappresentanza, l’imprenditoria cooperative, si consolida la partnership con Coopermondo, ONG di Confcooperative.


Per approfondimenti: www.donnecooperazione.confcooperative.it oppure pagina Facebook Commissione Dirigenti Cooperatrici

L’attività legislativa per le cooperative


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Le difficoltà dovute all’uscita dalla pandemia, a cui si è aggiunta l’emergenza collegata all’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e lo scenario di guerra in Europa, hanno reso ancora più urgenti le attività a sostegno delle nostre imprese. I risultati sono stati tuttavia incoraggianti: oltre all’ottenimento di proroghe di misure anticrisi (come la sospensione degli ammortamenti), è stata ottenuta la proroga dell’entrata in vigore della plastic e della sugar tax, in funzione di una loro soppressione e sostituzione con imposte ecologiche più razionali e sostenibili, nonché il definitivo innalzamento del limite quantitativo annuo per poter esercitare la compensazione fiscale.

Rilevanti anche la riforma dell’oggetto sociale delle cooperative di abitazione con l’allargamento delle possibilità di attività secondaria; la legittimazione della possibilità di costituire società sportive in forma cooperativa nel quadro della riforma degli enti sportivi; una significativa manutenzione agli istituti di sostegno ai cd workers buyout; infine, la definitiva riscrittura del regime fiscale degli enti del terzo settore e delle imprese sociali, che rimuove le discriminazioni a danno delle cooperative, estende alle imprese sociali e alle cooperative sociali alcune agevolazioni previste per gli ETS non commerciali e consente di avviare la procedura di autorizzazione europea ai regimi fiscali per le imprese sociali. Di rilievo anche il recepimento ministeriale della proposta di vigilanza sulle imprese sociali dell’Alleanza Cooperative Italiane, che ricalca il modello della revisione cooperativa.

 

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

A decorrere dal 2022 è messo definitivamente a regime – accogliendo una risalente proposta dell’Alleanza delle cooperative italiane – il nuovo limite annuo di compensazione fiscale, pari a 2 milioni di euro. Si tratta del limite previsto dall’art. 34, c. 1, primo periodo, l. 388/2000, che prevede il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, portato nel 2020 a 1 milione di euro e successivamente elevato a 2 milioni di euro per il solo 2021 (art. 22, dl 73/2021).

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Al fine di assicurare la concreta operatività del finanziamento in favore di cooperative costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o in affitto, ai lavoratori medesimi (cd workers buyout), si introducono una serie di disposizioni tra le quali il riconoscimento alle cooperative WBO (a date condizioni e limiti) dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro (iii).

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si ricalca il modello della vigilanza sulle cooperative e si legittima il potere di revisione delle centrali cooperative sulle imprese sociali aderenti.

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

La disposizione – che modifica la disposizione recentemente introdotta dal Milleproroghe – estende, all’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 e a quello in corso al 31 dicembre 2022, la facoltà di sospendere in via temporanea il costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali, per tutti i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali (precedentemente la sospensione era estesa al solo esercizio 2021, al ricorrere di determinate condizioni).

SDG 3: Salute e benessere SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili

Con il nuovo comma all’articolo 13, della Legge n. 59/92, si aggiorna la definizione delle società cooperative edilizie di abitazione, stabilendo che – oltre alla realizzazione e assegnazione ai soci di alloggi in proprietà, godimento o locazione – possono svolgere in via residuale, accessoria o strumentale, attività o servizi, anche di interesse collettivo, secondo principi di mutualità cooperativa e senza fini di speculazione privata, in favore di soci, loro famigliari o soggetti terzi.

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si conferma la rigorosa disciplina fiscale varata con la riforma del 2016/17, finalizzata a distinguere lo status di ente del terzo settore non commerciale, dallo status di ente del terzo settore commerciale e contrastare gli abusi a fini tributari. La norma recepisce una proposta unitaria condivisa tra tutti gli stakeholders (Alleanza delle Cooperative, Forum del Terzo Settore e le reti del Terzo Settore). Il processo che ha condotto nei primi mesi del 2022 a tale sintesi è stato sostanzialmente coordinato da Alleanza .

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

In ragione del consolidamento definitivo del quadro giuridico, il Ministero del Lavoro – come da comunicazione del 21 settembre 202221 - ha reso noto – finalmente! – l’avvio della procedura ufficiale di autorizzazione della UE ai regimi fiscali degli enti del terzo settore e delle imprese sociali. Restiamo ora in attesa della chiusura della procedura e della definitiva autorizzazione da parte delle autorità europee.

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide
  1. Estensione delle agevolazioni in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale (applicazione in misura fissa) agli atti costitutivi, alle modifiche statutarie, incluse le operazioni straordinarie.
  2. Estensione della agevolazione in materia di imposta di registro (misure fissa, applicabile anche alle imprese sociali) agli atti, ai contratti, alle convenzioni e a ogni altro documento relativo alle attività di interesse generale svolte in base ad accreditamento, contratto o convenzione con le pubbliche amministrazioni, italiane o straniere, con l'Unione europea o con altri organismi pubblici di diritto internazionale.
  3. Esenzione dall’imposta sul valore dei prodotti finanziari esteri (art. 19, c. 18, DL 201/2011) per i prodotti finanziari, i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all'estero da enti del terzo settore comprese le cooperative sociali
  4. Estensione (senza prevedere condizioni o requisiti aggiuntivi) del diritto di detrazione dall'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche alle erogazioni liberali agli enti del Terzo settore di cui all'articolo 82, comma 1 (quindi incluse le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma societaria).
  5. Estensione alle liberalità effettuate in favore degli enti di cui all’art. 82, c. 1 (incluse le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma societaria), del diritto di deduzione dal reddito netto delle persone fisiche

SDG 3: Salute e benessere SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Gli enti e le cooperative sociali che svolgono servizi di interesse economico generale potranno godere di un più elevato limite di utilizzo dell’agevolazione IRAP (laddove concessa), pari a 500.000 nel triennio (e non 200.000 nel triennio).

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

(a Fondi per la promozione dell’impresa sociale istituiti dalle associazioni di rappresentanza e vigilanza delle cooperative e delle imprese sociali ovvero alla Fondazione Italia Sociale).

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si tratta dell’agevolazione di cui all’art. 18, cc. 3 e 4 del Semplificazioni fiscali, estesa alle imprese sociali che hanno assunto lo status successivamente al 20 luglio 2017 e fino al quinto periodo d’imposta successivo al sopraggiungere dell’autorizzazione UE ai regimi fiscali.

SDG 7: Energia pulita e accessibile SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

Si interviene sulla disciplina relativa alla fruizione di alcuni crediti d’imposta riconosciuti alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (di cui all’articolo 2, commi 1, 2, 3 e 3-ter, del D.L. n. 50/2022 D.L. Aiuti). La formulazione originaria attribuiva alle suddette agevolazioni la qualifica di “aiuti di Stato”, limitandone fortemente le possibilità di applicazione. Il riferimento agli “aiuti di stato” è stato soppresso, facendo venire meno l’obbligo del rispetto della disciplina europea sugli aiuti di Stato di modesto valore (c.d. de minimis)

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Tenuto conto dell’eccezionale situazione di turbolenza dei mercati finanziari, si stabilisce che i soggetti che non adottano i princìpi contabili internazionali, con riferimento all’esercizio in corso al 22 giugno 2022, possono valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione, come risultante dall’ultimo bilancio annuale regolarmente approvato, anziché al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Al fine di contenere gli eccezionali aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dell’energia e del carburante, la disposizione autorizza le amministrazioni titolari di interventi previsti nel PNRR ad utilizzare, previa comunicazione al MEF/Ragioneria generale dello Stato, le risorse assegnate e non utilizzate per procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, o per la concessione di contributi connessi con gli interventi del PNRR), nell’ambito degli stessi interventi per far fronte ai maggiori oneri derivanti dall’incremento dei prezzi delle materie prime, dei materiali, delle attrezzature, delle lavorazioni, dei carburanti e dell’energia.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Il decreto interviene a sanare la dimenticanza della forma cooperativa tra quelle ammesse per gli enti sportivi dilettantistici, registrata in sede di prima attuazione della delega sullo sport, prevedendo ora che gli enti sportivi dilettantistici possono assumere la forma di “società di capitali e cooperative di cui al Libro V Titoli V e VI del codice civile

SDG 3: Salute e benessere SDG 5: Parità di genere SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Introdotte modifiche al Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 50/2016), al fine di implementare e valorizzare il sistema di certificazione della parità di genere.

La difesa del lavoro dignitoso in un anno pieno di criticità e cambiamenti

Sul fronte del lavoro e delle relazioni industriali, la crisi energetica, la carenza di materie prime, la spirale inflattiva e la guerra in Ucraina a livello internazionale, ma anche la fine della legislatura e il varo di un nuovo esecutivo, hanno determinato uno scenario pieno di criticità, incertezze e cambiamenti che ha rallentato i percorsi in atto comprese, con alcune eccezioni, le dinamiche contrattuali che, a fine 2021, si presentavano invece positive e in pieno rilancio.


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In un simile contesto, il nostro sistema si è adoperato per tutelare il lavoro dignitoso in cooperativa agendo su più fronti:

In materia di produttività e welfare contrattuale, è stato sollecitato e ottenuto il dimezzamento dell’aliquota separata dal 10 al 5 per cento, da applicarsi a partire dal 2023 ai premi di risultato e ai ristorni distribuiti ai soci. È stato difeso l’orientamento/investimento sulla buona e vera contrattazione collettiva – quella leader, cioè sottoscritta dalle parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Da questo strumento dipendono trattamenti più equi e dignitosi (rispetto alla mera applicazione di un salario minimo), come riconosce la stessa direttiva comunitaria appena approvata e che tutela il nostro schema di riferimento.

È stato garantito un costante impegno nell’assistenza e nella prossimità alle imprese e ai lavoratori per rendere operativi provvedimenti (“sostegni” e “ristori”) finalizzati ad arginare, seppur in parte, l’impatto della crisi energetica, della guerra in Ucraina e della conseguente inflazione nonché la delicata fase d’uscita dall’emergenza COVID-19. Ad esempio, è stato favorito un chiarimento da parte dell’INPS sulla legittima fruibilità dell’una tantum di 200 euro anche da parte delle persone svantaggiate occupate nelle cooperative sociali di tipo B (che diversamente, per come formulata la norma, potevano paradossalmente rischiare di non poterne beneficiare)

L’azione svolta è testimoniata sia dalla condivisione di un nuovo accordo nazionale, datato 30 giugno 2022, per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro (il precedente protocollo era rimasto valido nei primi sei mesi) sia dall’aver registrato novità in termini di tutele per alcuni nostri settori.

Ad esempio, l’introduzione di nuovi istituti in favore dei lavoratori occupati nel settore spettacolo oppure il superamento sul fronte INAIL dei premi speciali unitari finora previsti in favore dei facchini riuniti in cooperative e dei soci di cooperative di pesca, con l’applicazione nei loro confronti, a partire dal 2023, del regime assicurativo ordinario.

Un esempio, è la posizione assunta dall’INPS rispetto all’esatta individuazione dell’obbligo contributivo in capo alle cooperative in caso di deliberazione di un piano di crisi aziendale ai sensi dell’art. 6, comma 1, della legge n. 142/2001 che può comportare anche la riduzione dei trattamenti economici dei soci lavoratori al di sotto dei minimi contrattuali.

Con il messaggio n. 2350 dell’8 giugno 2022, l’Istituto non ha recepito le indicazioni già fornite su questa materia dal Ministero adel Lavoro con l’Interpello n. 48/2009, emanato a suo tempo a fronte di una specifica istanza da parte di Confcooperative, confermando pertanto la regola per cui per il periodo di durata del piano di crisi aziendale l’obbligazione contributiva nei confronti di un socio lavoratore va quantificata sulla base di un imponibile corrispondente alle somme effettivamente corrisposte ai lavoratori, nel rispetto tuttavia del minimale contributivo giornaliero di cui all’art. 1, comma 2, della legge n. 389/1889.

Nonostante lo scenario di incertezza gravante sulle imprese e l’aggravio di costi per loro generati soprattutto, ma non solo, sul fronte energetico, sono state concluse alcune importanti trattative sindacali che hanno portato al rinnovo dei seguenti CCNL cooperativi: edilizia, BCC, servizi ambientali e lavoratori non imbarcati della pesca.

Si tratta di rinnovi realizzati nella consapevolezza di salvaguardare principi di sostenibilità per le imprese cooperative, per non compromettere la loro capacità di resilienza nel medio/lungo periodo, ai quali va aggiunta la stipula, a dicembre, del Protocollo straordinario riconducibile al CCNL della distribuzione cooperativa, dal contenuto esclusivamente economico, che persegue la duplice finalità di garantire un iniziale seppur parziale recupero del potere di acquisto per i lavoratori occupati in queste cooperative e di riattivare un percorso di buone relazioni sindacali a fronte di un contratto nazionale scaduto da diverso tempo.

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