Confcooperative - Bilancio di SostenibilitÀ 2022

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Incontri formativi ‘Insegnamento Sociale della Chiesa e Costruzione per il Bene Comune’

Si è svolto il primo ciclo formativo ‘Insegnamento Sociale della Chiesa e Costruzione per il Bene Comune’ per approfondire e formare i dirigenti di Confcooperative sulla Dottrina Sociale della Chiesa e sviluppare riflessioni per interpretare al meglio le criticità e le sfide poste dal mondo contemporaneo.

Il percorso, in coerenza con l’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa, ha sviluppato alcune riflessioni sui valori costitutivi della Confcooperative, e che caratterizzano le azioni quotidiane delle cooperatrici e dei cooperatori, da sempre in prima linea per incarnare e declinare il bene comune nelle proprie scelte quotidiane.

Sul solco intrapreso durante le settimane sociali di Taranto, il percorso formativo ha coinvolto diversi accademici di alto profilo oltre alla presenza di Mons. Renna durante l’evento conclusivo.

A coronamento di queste attività formative ad ottobre è stata realizzata una mappatura della collaborazione tra Confcooperative e chiese locali e organizzato un evento ad Assisi con i Direttori della CEI ed il Cardinale Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in cui sono state tirate le fila delle riflessioni generative emerse dal ciclo formativo.

 

I temi di riflessione più significativi emersi dal percorso ‘Insegnamento Sociale della Chiesa e Costruzione per il Bene Comune’ sono stati:

  • La formazione come elemento fondamentale per la crescita della classe dirigente. L’obiettivo è valorizzare l’esser cooperatori sulla base dei principi fondanti della chiesa. I valori che esprime Confcooperative sono parte della carta costituzionale, e del suo statuto. La base del suo agire è orientata alla promozione di un modello di impresa differente. È necessario ripartire da questi principi per affermare le peculiarità del sistema cooperativo.
     
  • Il modello cooperativo come sistema di valori per correggere le derive del collettivismo e dell’individualismo. I cooperatori oltre ai numeri hanno interesse nei volti delle persone. Il metodo democratico e partecipativo pone al centro le persone. Il dialogo, i luoghi di partecipazione, in cui non si comunicano solo delle scelte ma si decide insieme. La punta di diamante del metodo cooperativo è dunque la scelta democratica.
     
  • La logica generativa. Il percorso è stata una occasione per iniziare ad innescare dei pensieri generativi e lavorare sui modelli del vivere per porre una nuova riflessione sulle città e sulle nostre comunità ed applicando nuovi modelli caratterizzati dallo sguardo pragmatico tipico della cooperazione. Da queste riflessioni emerge la necessità di accompagnare le persone in questi tempi difficili nella costruzione di nuovi sguardi e nuovi modelli.
     
  • La transizione ecologica. Il tempo investito nella formazione valoriale è il vero investimento per il futuro. Le parole infatti creano mondi ma talvolta si riscontra la difficoltà ad applicarle nell’operatività quotidiana. È fondamentale affermare un’Ecologia integrale, ovvero un’ecologia che sappia tenere insieme tutti gli aspetti della natura umana, attuandola nel mondo reale.
     
  • La cittadinanza attiva in ottica di sostenibilità integrale come linfa che tiene in vita la società. Il ‘noi’ corrisponde a tutti coloro che lavorano per la sussidiarietà. Il Bene comune rappresenta la possibilità di realizzazione delle persone. In quest’ottica il tema della ricca sobrietà è fondamentale, ovvero la capacità di tenere insieme produttività e sostenibilità.
     
  • Il tema del lavoro e del suo bisogno di cura. Qualsiasi transizione sociale avvenga vi è un impatto diretto sul mondo del lavoro. La storia del movimento cooperativo ci offre delle soluzioni concrete per questi temi. Il progetto dei workers buyout ovvero delle imprese rigenerate è l’esempio dell’impegno cooperativo sul tema. Vi è la necessità di svolgere un ruolo attivo che i servizi pubblici non riescono a svolgere. Il mondo della cooperazione genera l’elemento di connessione che reimmette il lavoro nella società.
     
  • Il futuro inteso come un campo seminato di cui interpretare i germogli generativi. Già la storia produce novità ed esprime resistenza al paradigma tecnocratico imperante. La cosa più importante sono le forme di auto emancipazione. È necessario tutelare la biodiversità delle forme d’impresa, ed in questo il movimento cooperativo ne è un esempio. Il progetto della Cooperazione di comunità serve a tenere insieme i cittadini, integrando quello che il pubblico non riesce a realizzare per costruire il futuro delle nostre comunità.
     
  • Le periferie e la consapevolezza che vi sono alcune città che sono più periferie che centro. Le periferie non sono solo dei luoghi fisici, ma esistono anche le periferie esistenziali su cui è necessario intervenire. Solidarietà e sussidiarietà intercettano questi bisogni e permettono a tutte le parti della società di realizzarsi favorendo lo sviluppo della creatività che caratterizza le persone che vogliono bene alla comunità. In quest’ottica è necessaria la valorizzazione e la promozione di una cultura che solo Confcooperative può veicolare nella società.
     

L’attività legislativa per le cooperative


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Le difficoltà dovute all’uscita dalla pandemia, a cui si è aggiunta l’emergenza collegata all’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e lo scenario di guerra in Europa, hanno reso ancora più urgenti le attività a sostegno delle nostre imprese. I risultati sono stati tuttavia incoraggianti: oltre all’ottenimento di proroghe di misure anticrisi (come la sospensione degli ammortamenti), è stata ottenuta la proroga dell’entrata in vigore della plastic e della sugar tax, in funzione di una loro soppressione e sostituzione con imposte ecologiche più razionali e sostenibili, nonché il definitivo innalzamento del limite quantitativo annuo per poter esercitare la compensazione fiscale.

Rilevanti anche la riforma dell’oggetto sociale delle cooperative di abitazione con l’allargamento delle possibilità di attività secondaria; la legittimazione della possibilità di costituire società sportive in forma cooperativa nel quadro della riforma degli enti sportivi; una significativa manutenzione agli istituti di sostegno ai cd workers buyout; infine, la definitiva riscrittura del regime fiscale degli enti del terzo settore e delle imprese sociali, che rimuove le discriminazioni a danno delle cooperative, estende alle imprese sociali e alle cooperative sociali alcune agevolazioni previste per gli ETS non commerciali e consente di avviare la procedura di autorizzazione europea ai regimi fiscali per le imprese sociali. Di rilievo anche il recepimento ministeriale della proposta di vigilanza sulle imprese sociali dell’Alleanza Cooperative Italiane, che ricalca il modello della revisione cooperativa.

 

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

A decorrere dal 2022 è messo definitivamente a regime – accogliendo una risalente proposta dell’Alleanza delle cooperative italiane – il nuovo limite annuo di compensazione fiscale, pari a 2 milioni di euro. Si tratta del limite previsto dall’art. 34, c. 1, primo periodo, l. 388/2000, che prevede il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, portato nel 2020 a 1 milione di euro e successivamente elevato a 2 milioni di euro per il solo 2021 (art. 22, dl 73/2021).

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Al fine di assicurare la concreta operatività del finanziamento in favore di cooperative costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o in affitto, ai lavoratori medesimi (cd workers buyout), si introducono una serie di disposizioni tra le quali il riconoscimento alle cooperative WBO (a date condizioni e limiti) dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro (iii).

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si ricalca il modello della vigilanza sulle cooperative e si legittima il potere di revisione delle centrali cooperative sulle imprese sociali aderenti.

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

La disposizione – che modifica la disposizione recentemente introdotta dal Milleproroghe – estende, all’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 e a quello in corso al 31 dicembre 2022, la facoltà di sospendere in via temporanea il costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali, per tutti i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali (precedentemente la sospensione era estesa al solo esercizio 2021, al ricorrere di determinate condizioni).

SDG 3: Salute e benessere SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili

Con il nuovo comma all’articolo 13, della Legge n. 59/92, si aggiorna la definizione delle società cooperative edilizie di abitazione, stabilendo che – oltre alla realizzazione e assegnazione ai soci di alloggi in proprietà, godimento o locazione – possono svolgere in via residuale, accessoria o strumentale, attività o servizi, anche di interesse collettivo, secondo principi di mutualità cooperativa e senza fini di speculazione privata, in favore di soci, loro famigliari o soggetti terzi.

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si conferma la rigorosa disciplina fiscale varata con la riforma del 2016/17, finalizzata a distinguere lo status di ente del terzo settore non commerciale, dallo status di ente del terzo settore commerciale e contrastare gli abusi a fini tributari. La norma recepisce una proposta unitaria condivisa tra tutti gli stakeholders (Alleanza delle Cooperative, Forum del Terzo Settore e le reti del Terzo Settore). Il processo che ha condotto nei primi mesi del 2022 a tale sintesi è stato sostanzialmente coordinato da Alleanza .

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

In ragione del consolidamento definitivo del quadro giuridico, il Ministero del Lavoro – come da comunicazione del 21 settembre 202221 - ha reso noto – finalmente! – l’avvio della procedura ufficiale di autorizzazione della UE ai regimi fiscali degli enti del terzo settore e delle imprese sociali. Restiamo ora in attesa della chiusura della procedura e della definitiva autorizzazione da parte delle autorità europee.

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide
  1. Estensione delle agevolazioni in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale (applicazione in misura fissa) agli atti costitutivi, alle modifiche statutarie, incluse le operazioni straordinarie.
  2. Estensione della agevolazione in materia di imposta di registro (misure fissa, applicabile anche alle imprese sociali) agli atti, ai contratti, alle convenzioni e a ogni altro documento relativo alle attività di interesse generale svolte in base ad accreditamento, contratto o convenzione con le pubbliche amministrazioni, italiane o straniere, con l'Unione europea o con altri organismi pubblici di diritto internazionale.
  3. Esenzione dall’imposta sul valore dei prodotti finanziari esteri (art. 19, c. 18, DL 201/2011) per i prodotti finanziari, i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all'estero da enti del terzo settore comprese le cooperative sociali
  4. Estensione (senza prevedere condizioni o requisiti aggiuntivi) del diritto di detrazione dall'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche alle erogazioni liberali agli enti del Terzo settore di cui all'articolo 82, comma 1 (quindi incluse le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma societaria).
  5. Estensione alle liberalità effettuate in favore degli enti di cui all’art. 82, c. 1 (incluse le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma societaria), del diritto di deduzione dal reddito netto delle persone fisiche

SDG 3: Salute e benessere SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Gli enti e le cooperative sociali che svolgono servizi di interesse economico generale potranno godere di un più elevato limite di utilizzo dell’agevolazione IRAP (laddove concessa), pari a 500.000 nel triennio (e non 200.000 nel triennio).

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

(a Fondi per la promozione dell’impresa sociale istituiti dalle associazioni di rappresentanza e vigilanza delle cooperative e delle imprese sociali ovvero alla Fondazione Italia Sociale).

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si tratta dell’agevolazione di cui all’art. 18, cc. 3 e 4 del Semplificazioni fiscali, estesa alle imprese sociali che hanno assunto lo status successivamente al 20 luglio 2017 e fino al quinto periodo d’imposta successivo al sopraggiungere dell’autorizzazione UE ai regimi fiscali.

SDG 7: Energia pulita e accessibile SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

Si interviene sulla disciplina relativa alla fruizione di alcuni crediti d’imposta riconosciuti alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (di cui all’articolo 2, commi 1, 2, 3 e 3-ter, del D.L. n. 50/2022 D.L. Aiuti). La formulazione originaria attribuiva alle suddette agevolazioni la qualifica di “aiuti di Stato”, limitandone fortemente le possibilità di applicazione. Il riferimento agli “aiuti di stato” è stato soppresso, facendo venire meno l’obbligo del rispetto della disciplina europea sugli aiuti di Stato di modesto valore (c.d. de minimis)

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Tenuto conto dell’eccezionale situazione di turbolenza dei mercati finanziari, si stabilisce che i soggetti che non adottano i princìpi contabili internazionali, con riferimento all’esercizio in corso al 22 giugno 2022, possono valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione, come risultante dall’ultimo bilancio annuale regolarmente approvato, anziché al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Al fine di contenere gli eccezionali aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dell’energia e del carburante, la disposizione autorizza le amministrazioni titolari di interventi previsti nel PNRR ad utilizzare, previa comunicazione al MEF/Ragioneria generale dello Stato, le risorse assegnate e non utilizzate per procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, o per la concessione di contributi connessi con gli interventi del PNRR), nell’ambito degli stessi interventi per far fronte ai maggiori oneri derivanti dall’incremento dei prezzi delle materie prime, dei materiali, delle attrezzature, delle lavorazioni, dei carburanti e dell’energia.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Il decreto interviene a sanare la dimenticanza della forma cooperativa tra quelle ammesse per gli enti sportivi dilettantistici, registrata in sede di prima attuazione della delega sullo sport, prevedendo ora che gli enti sportivi dilettantistici possono assumere la forma di “società di capitali e cooperative di cui al Libro V Titoli V e VI del codice civile

SDG 3: Salute e benessere SDG 5: Parità di genere SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Introdotte modifiche al Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 50/2016), al fine di implementare e valorizzare il sistema di certificazione della parità di genere.