Confcooperative - Bilancio di SostenibilitÀ 2022

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Il lavoro di Confcooperative in Europa

Dal 2019, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 sono una parte fondamentale del programma comunitario. La Commissione Europea ha intrapreso diverse azioni concrete come il Green Deal europeo, la Legge sul clima e il Piano d'azione del Pilastro europeo dei diritti sociali.

L’Ufficio Politiche europee e relazioni internazionali ha lavorato a stretto contatto con le istituzioni europee con l’obiettivo comune di valorizzare la specificità e le potenzialità delle imprese cooperative, in particolare nella transizione digitale e nella transizione verde.

Per una transizione digitale utile e inclusiva

L’attività di NODE come Digital Innovation Hub di Confcooperative ha consentito di realizzare una analisi sullo stato dell’arte del digitale di circa 150 cooperative, di dimensioni medio-piccole, che ha rivelato un ritardo nell’adozione delle tecnologie di settore: il livello di maturità digitale è risultato inadeguato in una impresa ogni 3, e solo una piccola “avanguardia” del 3,5% ha mostrato di essere avanti in questo campo.


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Se l’emergenza COVID ha accelerato un innalzamento nella capacità di gestione di sistemi digitali per la connessione da remoto e lo smart working, ed è cresciuta nel tempo la volontà di essere presenti online anche grazie ai social network (anche se “presenza” non è necessariamente sinonimo di buona comunicazione), è ancora poco diffusa la capacità di lavorare in logica data-driven: 4 cooperative su 10 non raccolgono dati in modalità digitale e 6 su 10 non realizzano alcuna analisi di questi. Le tecnologie 4.0 sono scarsamente utilizzate (ad eccezione del cloud con prevalenza del file sharing) e anche la formazione su questi temi è scarsamente curata dalle imprese analizzate.

Sulla base di questo scenario e con la volontà di promuovere una transizione digitale inclusiva, che sia un’opportunità per chi è più indietro, di recuperare efficienza e competitività, e non sono un volano per chi è più avanti per allungare le distanze, si è lavorato alla costruzione di progetti digitali utili: con questo aggettivo vogliamo intendere la capacità di leggere i bisogni delle cooperative e accompagnarle a fare un passo in avanti nel percorso della transizione digitale, che sia di una tecnologia più evoluta per chi è più avanti o di base per chi ha appena cominciato il percorso, perché alla fine nessuno resti indietro.

Nel concreto:

  • Formazione e informazione: 10 webinar e 8 pillole formative, tutti in forma gratuita, per approfondire le tecnologie più utili per lo sviluppo delle cooperative
  • Opportunità di bandi e finanziamenti: una informativa costante su tutti le misure pubbliche e private a favore della transizione digitale per gli iscritti al portale www.dih.node.coop, tarata sulle proprie esigenze, da cui sono scaturiti circa 20 progetti di accompagnamento per la fruizione di queste misure
  • 75 cooperative coinvolte in un percorso di digital transformation grazie al progetto Cooperazione Digitale, con il contributo di Google.org e un importante sostegno di Fondosviluppo

Il tutto, con uno sguardo non secondario alla sostenibilità ambientale: il digitale è un potentissimo acceleratore dei processi di trasformazione ma è spesso qualcosa di intangibile; e quello che non vediamo rischiamo di usarlo male, troppo senza utilità reale, sprecando risorse energetiche non secondarie… riflettiamoci!

Storie

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L’attività legislativa per le cooperative


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Le difficoltà dovute all’uscita dalla pandemia, a cui si è aggiunta l’emergenza collegata all’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e lo scenario di guerra in Europa, hanno reso ancora più urgenti le attività a sostegno delle nostre imprese. I risultati sono stati tuttavia incoraggianti: oltre all’ottenimento di proroghe di misure anticrisi (come la sospensione degli ammortamenti), è stata ottenuta la proroga dell’entrata in vigore della plastic e della sugar tax, in funzione di una loro soppressione e sostituzione con imposte ecologiche più razionali e sostenibili, nonché il definitivo innalzamento del limite quantitativo annuo per poter esercitare la compensazione fiscale.

Rilevanti anche la riforma dell’oggetto sociale delle cooperative di abitazione con l’allargamento delle possibilità di attività secondaria; la legittimazione della possibilità di costituire società sportive in forma cooperativa nel quadro della riforma degli enti sportivi; una significativa manutenzione agli istituti di sostegno ai cd workers buyout; infine, la definitiva riscrittura del regime fiscale degli enti del terzo settore e delle imprese sociali, che rimuove le discriminazioni a danno delle cooperative, estende alle imprese sociali e alle cooperative sociali alcune agevolazioni previste per gli ETS non commerciali e consente di avviare la procedura di autorizzazione europea ai regimi fiscali per le imprese sociali. Di rilievo anche il recepimento ministeriale della proposta di vigilanza sulle imprese sociali dell’Alleanza Cooperative Italiane, che ricalca il modello della revisione cooperativa.

 

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

A decorrere dal 2022 è messo definitivamente a regime – accogliendo una risalente proposta dell’Alleanza delle cooperative italiane – il nuovo limite annuo di compensazione fiscale, pari a 2 milioni di euro. Si tratta del limite previsto dall’art. 34, c. 1, primo periodo, l. 388/2000, che prevede il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, portato nel 2020 a 1 milione di euro e successivamente elevato a 2 milioni di euro per il solo 2021 (art. 22, dl 73/2021).

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Al fine di assicurare la concreta operatività del finanziamento in favore di cooperative costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o in affitto, ai lavoratori medesimi (cd workers buyout), si introducono una serie di disposizioni tra le quali il riconoscimento alle cooperative WBO (a date condizioni e limiti) dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro (iii).

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si ricalca il modello della vigilanza sulle cooperative e si legittima il potere di revisione delle centrali cooperative sulle imprese sociali aderenti.

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

La disposizione – che modifica la disposizione recentemente introdotta dal Milleproroghe – estende, all’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 e a quello in corso al 31 dicembre 2022, la facoltà di sospendere in via temporanea il costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali, per tutti i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali (precedentemente la sospensione era estesa al solo esercizio 2021, al ricorrere di determinate condizioni).

SDG 3: Salute e benessere SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili

Con il nuovo comma all’articolo 13, della Legge n. 59/92, si aggiorna la definizione delle società cooperative edilizie di abitazione, stabilendo che – oltre alla realizzazione e assegnazione ai soci di alloggi in proprietà, godimento o locazione – possono svolgere in via residuale, accessoria o strumentale, attività o servizi, anche di interesse collettivo, secondo principi di mutualità cooperativa e senza fini di speculazione privata, in favore di soci, loro famigliari o soggetti terzi.

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si conferma la rigorosa disciplina fiscale varata con la riforma del 2016/17, finalizzata a distinguere lo status di ente del terzo settore non commerciale, dallo status di ente del terzo settore commerciale e contrastare gli abusi a fini tributari. La norma recepisce una proposta unitaria condivisa tra tutti gli stakeholders (Alleanza delle Cooperative, Forum del Terzo Settore e le reti del Terzo Settore). Il processo che ha condotto nei primi mesi del 2022 a tale sintesi è stato sostanzialmente coordinato da Alleanza .

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

In ragione del consolidamento definitivo del quadro giuridico, il Ministero del Lavoro – come da comunicazione del 21 settembre 202221 - ha reso noto – finalmente! – l’avvio della procedura ufficiale di autorizzazione della UE ai regimi fiscali degli enti del terzo settore e delle imprese sociali. Restiamo ora in attesa della chiusura della procedura e della definitiva autorizzazione da parte delle autorità europee.

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide
  1. Estensione delle agevolazioni in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale (applicazione in misura fissa) agli atti costitutivi, alle modifiche statutarie, incluse le operazioni straordinarie.
  2. Estensione della agevolazione in materia di imposta di registro (misure fissa, applicabile anche alle imprese sociali) agli atti, ai contratti, alle convenzioni e a ogni altro documento relativo alle attività di interesse generale svolte in base ad accreditamento, contratto o convenzione con le pubbliche amministrazioni, italiane o straniere, con l'Unione europea o con altri organismi pubblici di diritto internazionale.
  3. Esenzione dall’imposta sul valore dei prodotti finanziari esteri (art. 19, c. 18, DL 201/2011) per i prodotti finanziari, i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all'estero da enti del terzo settore comprese le cooperative sociali
  4. Estensione (senza prevedere condizioni o requisiti aggiuntivi) del diritto di detrazione dall'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche alle erogazioni liberali agli enti del Terzo settore di cui all'articolo 82, comma 1 (quindi incluse le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma societaria).
  5. Estensione alle liberalità effettuate in favore degli enti di cui all’art. 82, c. 1 (incluse le cooperative sociali ed escluse le sole imprese sociali costituite in forma societaria), del diritto di deduzione dal reddito netto delle persone fisiche

SDG 3: Salute e benessere SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Gli enti e le cooperative sociali che svolgono servizi di interesse economico generale potranno godere di un più elevato limite di utilizzo dell’agevolazione IRAP (laddove concessa), pari a 500.000 nel triennio (e non 200.000 nel triennio).

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

(a Fondi per la promozione dell’impresa sociale istituiti dalle associazioni di rappresentanza e vigilanza delle cooperative e delle imprese sociali ovvero alla Fondazione Italia Sociale).

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Si tratta dell’agevolazione di cui all’art. 18, cc. 3 e 4 del Semplificazioni fiscali, estesa alle imprese sociali che hanno assunto lo status successivamente al 20 luglio 2017 e fino al quinto periodo d’imposta successivo al sopraggiungere dell’autorizzazione UE ai regimi fiscali.

SDG 7: Energia pulita e accessibile SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

Si interviene sulla disciplina relativa alla fruizione di alcuni crediti d’imposta riconosciuti alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (di cui all’articolo 2, commi 1, 2, 3 e 3-ter, del D.L. n. 50/2022 D.L. Aiuti). La formulazione originaria attribuiva alle suddette agevolazioni la qualifica di “aiuti di Stato”, limitandone fortemente le possibilità di applicazione. Il riferimento agli “aiuti di stato” è stato soppresso, facendo venire meno l’obbligo del rispetto della disciplina europea sugli aiuti di Stato di modesto valore (c.d. de minimis)

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Tenuto conto dell’eccezionale situazione di turbolenza dei mercati finanziari, si stabilisce che i soggetti che non adottano i princìpi contabili internazionali, con riferimento all’esercizio in corso al 22 giugno 2022, possono valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione, come risultante dall’ultimo bilancio annuale regolarmente approvato, anziché al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Al fine di contenere gli eccezionali aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dell’energia e del carburante, la disposizione autorizza le amministrazioni titolari di interventi previsti nel PNRR ad utilizzare, previa comunicazione al MEF/Ragioneria generale dello Stato, le risorse assegnate e non utilizzate per procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, o per la concessione di contributi connessi con gli interventi del PNRR), nell’ambito degli stessi interventi per far fronte ai maggiori oneri derivanti dall’incremento dei prezzi delle materie prime, dei materiali, delle attrezzature, delle lavorazioni, dei carburanti e dell’energia.

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Il decreto interviene a sanare la dimenticanza della forma cooperativa tra quelle ammesse per gli enti sportivi dilettantistici, registrata in sede di prima attuazione della delega sullo sport, prevedendo ora che gli enti sportivi dilettantistici possono assumere la forma di “società di capitali e cooperative di cui al Libro V Titoli V e VI del codice civile

SDG 3: Salute e benessere SDG 5: Parità di genere SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

Introdotte modifiche al Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 50/2016), al fine di implementare e valorizzare il sistema di certificazione della parità di genere.