Confcooperative - Bilancio di SostenibilitÀ 2023

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Efficientamento dell’articolazione confederale sul territorio

Riordini territoriali dal 2013 ad oggi.

Audit

È stata stilata, di concerto con le società di sistema Node ed ICN, la settima edizione dell’Audit. La scheda è stata arricchita allargando il perimetro della rilevazione alle società immobiliari. L’obiettivo rimane sempre quello di provare a costruire, una visione unitaria del territorio che contempli - in un’ottica patrimoniale - non solo Unioni e CSA, ma anche le società immobiliari. La rilevazione, che si basa sempre su dati auto dichiarati, aiuta a fornire un quadro di sintesi ed evolutivo delle strutture territoriali, censendo la loro evoluzione. L’analisi dei dati, sia in forma unitaria sia in forma aggregata, ha consentito – negli ultimi anni - l’azzeramento dei provvedimenti organizzativi più duri prevenendo situazione di default.

Palazzo responsabile

Ripresa l’attenzione verso la riduzione del consumo di plastica usa e getta e verso l’utilizzo più efficace delle risorse comuni.

L’approvvigionamento di energia continua a derivare da fonti rinnovabili (Cuore Verde di Power Energia)

Al servizio dell’ambiente

Nato per dare supporto alle Federazioni di settore, alle strutture territoriali e alle cooperative, il Servizio Ambiente ed Energia si occupa delle materie dell’ambiente e dell’energia sotto il profilo giuridico e tecnico, offrendo anche orientamento alle imprese verso la transizione ecologica ed energetica.

L’intervento parte già nella fase di predisposizione delle nuove norme mediante la presentazione di proposte ed emendamenti, la partecipazione agli incontri istituzionali, la definizione dei posizionamenti e dei documenti di lavori e la partecipazione alle audizioni parlamentari.

Inoltre, vengono organizzate attività di formazione e divulgazione sui temi ambientali ed energetici e sulle novità normative e curati i rapporti nell’ambito di reti di collegamento a livello scientifico, tecnico e istituzionale - Fondazione green economy, Italy for Climate, Consorzi per la raccolta e gestione dei rifiuti, Transizione ecologica e solidale - TES, ICESP, Tavolo delle PMI per l’ambiente, Osservatorio ARERA, GSE, Conferenza episcopale italiana-coordinamento settimane sociali Taranto,  Italian forum of Energy Communities - IFEC, ecc..

Le questioni sul tavolo sono state diverse e a diversa intensità. In ambito energia, è stato protagonista il caro prezzi ma anche le fonti rinnovabili, le comunità energetiche, il superbonus, l’economia circolare - rifiuti e sottoprodotti, il registro elettronico di tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), bandi e riforme PNRR, tassonomia della finanza sostenibile e principio DNSH (do not significant harm), emission trading, bonifiche, inquinamento atmosferico, mobilità sostenibile, ecc. Tutti temi che hanno richiesto attività di monitoraggio e aggiornamento normativo, definizione di documenti politici di posizionamento e di pareri su questioni critiche, partecipazione ad audizioni e consultazioni oltre ad una intensa attività di informazione-divulgazione, mediante la predisposizione di 75 circolari informative e diversi dossier di sintesi (predisposto un vademecum sulle comunità energetiche per la promozione del modello cooperativo), circa 30 incontri su diverse tematiche e oltre 40 seminari di posizionamento.

Ufficio stampa

Molteplici le attività svolte nel rispetto del piano di comunicazione, approvato dagli organi confederali con focus su rappresentanza, storytelling e capacità del modello cooperativo di rispondere a bisogni crescenti delle comunità.

Intensa attività di promozione e visibilità in occasione delle assemblee delle federazioni, per il rinnovo organi, avvenute tra maggio e luglio

Per una transizione digitale utile e inclusiva

L’attività di NODE come Digital Innovation Hub di Confcooperative ha consentito di realizzare una analisi sullo stato dell’arte del digitale di circa 150 cooperative, di dimensioni medio-piccole, che ha rivelato un ritardo nell’adozione delle tecnologie di settore: il livello di maturità digitale è risultato inadeguato in una impresa ogni 3, e solo una piccola “avanguardia” del 3,5% ha mostrato di essere avanti in questo campo.

Se l’emergenza COVID ha accelerato un innalzamento nella capacità di gestione di sistemi digitali per la connessione da remoto e lo smart working, ed è cresciuta nel tempo la volontà di essere presenti online anche grazie ai social network (anche se “presenza” non è necessariamente sinonimo di buona comunicazione), è ancora poco diffusa la capacità di lavorare in logica data-driven: 4 cooperative su 10 non raccolgono dati in modalità digitale e 6 su 10 non realizzano alcuna analisi di questi. Le tecnologie 4.0 sono scarsamente utilizzate (ad eccezione del cloud con prevalenza del file sharing) e anche la formazione su questi temi è scarsamente curata dalle imprese analizzate.

Sulla base di questo scenario e con la volontà di promuovere una transizione digitale inclusiva, che sia un’opportunità per chi è più indietro, di recuperare efficienza e competitività, e non sono un volano per chi è più avanti per allungare le distanze, si è lavorato alla costruzione di progetti digitali utili: con questo aggettivo vogliamo intendere la capacità di leggere i bisogni delle cooperative e accompagnarle a fare un passo in avanti nel percorso della transizione digitale, che sia di una tecnologia più evoluta per chi è più avanti o di base per chi ha appena cominciato il percorso, perché alla fine nessuno resti indietro.

Nel concreto:

  • Formazione e informazione: 10 webinar e 8 pillole formative, tutti in forma gratuita, per approfondire le tecnologie più utili per lo sviluppo delle cooperative
  • Opportunità di bandi e finanziamenti: una informativa costante su tutti le misure pubbliche e private a favore della transizione digitale per gli iscritti al portale www.dih.node.coop, tarata sulle proprie esigenze, da cui sono scaturiti circa 20 progetti di accompagnamento per la fruizione di queste misure
  • 75 cooperative coinvolte in un percorso di digital transformation grazie al progetto Cooperazione Digitale, con il contributo di Google.org e un importante sostegno di Fondosviluppo

Il tutto, con uno sguardo non secondario alla sostenibilità ambientale: il digitale è un potentissimo acceleratore dei processi di trasformazione ma è spesso qualcosa di intangibile; e quello che non vediamo rischiamo di usarlo male, troppo senza utilità reale, sprecando risorse energetiche non secondarie… riflettiamoci!

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