Le attività della CSR
È stato composto un Gruppo di lavoro con 24 dirigenti, in rappresentanza sia della parte politica che della parte tecnica dell’organizzazione, con una equa presenza di tutto il territorio nazionale.
Sono stati promossi quattro incontri per sviluppare focus di approfondimento tematici che hanno coinvolto ulteriori 20 dirigenti che, unendo competenze e conoscenze, hanno garantito una lucida analisi del piano della Conferenza.
In particolare, sono stati affrontati e analizzati i seguenti ambiti di lavoro:
- base associativa: dimensioni, aree di crisi, domanda di servizi esplicita ed implicita; la situazione dei CSA, i punti di forza e di debolezza, la capacità di offrire risposte ai bisogni delle imprese e il potenziale sviluppo in una logica integrata
- i servizi finanziari, il credito cooperativo, Fondosviluppo, CFI e Cooperfidi; la risposta di servizi assicurativi con particolare riferimento ad Assimoco e CIBA Brokers
- la formazione e la ricerca; i servizi tecnologici e informatici; i servizi ai soci con riferimento alla mutua nazionale Cooperazione Salute, al CAA e al Patronato, al CAF e all’APP confederale.
Da questo percorso è emerso un Documento programmatico, articolato in sei assi strategici che sono parte essenziale e fondante del Piano di Azione che ne è derivato. Un Piano nazionale di crescita e sviluppo rivolto alle cooperative aderenti e che pone tutte le imprese associate al centro di ciascuna valutazione, scelta e azione.
Il Piano di azione che è stato definito veicolerà le risorse di sistema verso la crescita e lo sviluppo delle cooperative attraverso i sei specifici assi strategici: le azioni che previste sul fronte dei servizi implicheranno un cambio culturale e di passo dell’intera Organizzazione a tutti i livelli.
I 6 assi di crescita e sviluppo del Piano nazionale sono i seguenti:
- La rappresentanza che coinvolge complessivamente tutta la Confcooperative, gli uffici e i servizi nazionali, le Federazioni, le Unioni regionali e territoriali, le Società di sistema e le Società di servizi
- I servizi alle imprese, asse che interessa i CSA e le Società di sistema e tra cui in primo luogo ICN
- La formazione che coinvolge gli Irecoop e le Agenzie formative territoriali, ICN e il Consorzio Nazionale delle Agenzie formative, nonché il rapporto con il mondo della ricerca e le Università
- I servizi finanziari e assicurativi che coinvolgono in primo luogo Fondosviluppo, Federcasse e il Credito Cooperativo con i Gruppi bancari di riferimento, Cooperfidi Italia, CFI, Assimoco e CIBA Brokers
- I servizi tecnologici e informatici che riguardano NODE e le Società di servizi informatici territoriali
- I servizi ai soci, asse che comprende la mutua nazionale Cooperazione Salute, UNICAA e gli uffici CAA territoriali, il Patronato e NODE per l’APP confederale.
I Centri Servizi dell'Organizzazione, che pesano in modo significativo in termini di apporto economico al sistema, costituiscono il terzo pilastro della rappresentanza di Confcooperative, insieme al livello politico sindacale e alla revisione, perché svolgere servizi per Confcooperative significa da sempre prendersi cura delle imprese associate ed affiancarle nei processi di sviluppo.
Si è quindi lavorato per sviluppare un’azione di sistema sinergica ed integrata di tutta l’Associazione mettendo insieme la rappresentanza politica, i centri servizi, la revisione, gli enti di formazione, gli strumenti finanziari, il credito cooperativo e le società di sistema in una unica visione, dove ciascuno dovrà svolgere il proprio ruolo a favore delle imprese associate, creando un ecosistema generativo per la cooperazione e l’economia sociale.
In quest’ottica generativa, è stato obiettivo della Conferenza dei Servizi, garantire a ciascuna cooperativa, indipendentemente dal territorio in cui si trova, il diritto di usufruire di analoghe opportunità di crescita e di poter accedere a tutta l’ampia gamma di servizi esistenti e di nuova generazione che il sistema può erogare.
Svolgere queste azioni significa in primo luogo decidere come guardare al futuro dell’Associazione, sia a livello territoriale che nazionale, valorizzando anche la presenza della Confederazione presso le istituzioni europee, e definire il livello di ingaggio, responsabilità, coordinamento e controllo di cui l’organizzazione ha bisogno.
Le scelte compiute con la Conferenza coinvolgeranno, pertanto, i livelli territoriali e regionali, che dovranno applicare le linee individuate e compiere la loro messa in atto finalizzata a rafforzare l’azione della rappresentanza su scala locale.
La Conferenza si è anche impegnata ad agire per ridurre gli squilibri territoriali rafforzando le condizioni di sostenibilità dei territori più fragili attraverso idonee soluzioni organizzative, azioni di rete e collaborazioni inter-cooperative.