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Ue, Gardini: «Il piano della Commissione una minaccia per il nostro agroalimentare»

Ue, Gardini: «Il piano della Commissione una minaccia per il nostro agroalimentare»

L'incontro sulla Pac a Roma

venerdì 5 settembre 2025

«Oggi discutiamo di Politica Agricola Comune. Il piano della Commissione Europea ha tradito le aspettative e minaccia di compromettere il nostro sistema agroalimentare, italiano ed europeo». Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, intervenendo a “Quale futuro per la politica agricola comune”.

«La delusione si presenta con numeri importanti – aggiunge Gardini – il quadro che emerge è preoccupante: 80 miliardi di euro di tagli previsti sulle politiche agricole, mentre un’inflazione a due cifre, negli ultimi sei anni, ha spinto spesso in rosso i conti del settore primario; la pesca devastata con tagli pari ai due terzi dei fondi».

«Questi tagli non sono semplici numeri su un bilancio. Significano: Abbandono dei terreni agricoli, soprattutto nelle aree più fragili. Rischio concreto per la sicurezza alimentare europea, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Erosione delle politiche di coesione che hanno sostenuto lo sviluppo delle aree rurali e periferiche»

«La PAC del futuro – conclude Gardini – non può essere costruita sui tagli. Il Piano Ursula, così com’è, non è la risposta alle sfide del futuro. Attraverso il Parlamento Europeo è nostro dovere costruire un’alternativa che metta al centro le persone, i territori e un modello di sviluppo davvero sostenibile».