Il nuovo portale di Confcooperative vuole guidare il lettore a scoprire chi siamo, cosa facciamo per le cooperative, ma soprattutto cosa fanno le cooperative per il Paese: 17.400 imprese che danno lavoro a 530.000 persone. Un popolo, quello cooperativo, costruttore di bene comune dal welfare all’agroalimentare, dal credito all’abitazione, dalla produzione lavoro e servizi alla cultura turismo e sport, dal dettaglio al consumo all’utenza. Presente in tutti i settori dell’economia, dove legge prima d'altri i bisogni della comunità e del territorio e si fa mezzo attraverso cui dare risposte.
Un portale attraverso il quale ribadire i valori chiave della cooperazione, perché quando cresce il PIL di un paese, ma si allarga la forbice della diseguaglianza c’è qualcosa che si è inceppato nei meccanismi redistributivi.
Accanto al nuovo portale c’è Italia Cooperativa, l’unico quotidiano del nostro Paese dedicato alla cooperazione. È la nostra bandiera a cui diamo, e daremo, nuovo vigore e smalto, per dare maggiore forza alla voce dei cooperatori nel dibattito del Paese.
Portale e quotidiano, in modo innovativo, vogliono valorizzare quanto cooperatrici e cooperatori fanno per l’Italia. Con sezioni dedicate al lavoro che sia a livello nazionale sia territoriale svolgiamo in termini di rappresentanza per le nostre associate. Ma non solo. Spazio dedicato ai giovani, alle donne, alle cooperative di workers buyout, di comunità, di utenza. Alle imprese che accettano e vincono la sfida della sostenibilità sociale, economica, ambientale e ora anche digitale, perché è l’innovazione che va messa al servizio delle persone e non viceversa.
Tutto questo in un momento molto delicato per gli equilibri mondiali. Nonostante le difficoltà, le cooperative investono, non delocalizzano, mantengono l’occupazione, creano ricchezza sui territori. impegnandosi, così, in modo concreto all’economia reale del paese e tenendo in piedi il patto intergenerazionale che è la vera caratteristica della cooperazione: consegnare ai soci di domani e ai territori una cooperazione più forte di quella ereditata. È questo uno degli elementi caratterizzanti dell’impresa cooperativa che ha consentito di superare due guerre mondiali, i totalitarismi, la pandemia. “Il domani sarà nostro quando l’Italia, risanata e rifatta, potrà riprendere le tradizioni gloriose dei suoi primi cooperatori e dare al lavoro d’insieme, un impulso così largo da potere veramente realizzare il sogno di una Italia Cooperativa”. Parafrasando Don Sturzo, sfidiamo le difficoltà del tempo. Ce la faremo.
Maurizio Gardini