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"La Rubrica": Isolare chi danneggia la cooperazione

"La Rubrica": Isolare chi danneggia la cooperazione

La denuncia di Federabitazione. L'Alleanza a confronto con gli europarlamentari a Bruxelles. Analisi congiunturale

venerdì 26 febbraio 2016

Federabitazione-Confcooperative, Maggioni: «Al fianco dei soci truffati e delle istituzioni per isolare chi delinque fingendosi cooperatore»

«Dal sogno della casa all’incubo della truffa. È inaccettabile. Esprimiamo una grande amarezza per fatti che danneggiano la vera cooperazione e soprattutto chi ha la sfortuna di imbattersi in delinquenti mascherati da cooperatori. Noi siamo al fianco dei soci truffati per provare a risolvere casi tristi e dolorosi. Incoraggiamo le autorità inquirenti a fare pulizia e a isolare chi fa scempio nel nome della cooperazione per organizzare frodi».

Così Alessandro Maggioni presidente di Federabitazione Confcooperative commenta i casi di truffa di alcune cooperative edilizie che stanno emergendo a Roma e nel Lazio.

«Questi casi – aggiunge Maggioni – evidenziano una dinamica di sistema illegale dove imprese criminali utilizzano lo strumento cooperativo per fare malaffare. Se così fosse potrebbero esserci altri casi non ancora venuti alla luce. Con i controlli sulle cooperative aderenti e il commissariamento degli organi di Federabitazione Lazio cerchiamo discongiurare queste azioni delinquenziali. È chiaro però che emerge un quadro inquietante, che porta a un ampio allarme sociale; non si tratta più di casi isolati, ma di una sorta di “modello operativo di truffa” che deve vedere, al nostro fianco, anche una forte responsabilizzazione delle Istituzioni. Non possiamo più assistere a questa vergogna. Per i soci, per le loro famiglie e per la cooperazione autentica».

L’Alleanza delle Cooperative incontra una delegazione di europarlamentari italiani a Bruxelles: «No all’impresa a taglia unica»

«Portiamo in Europa la cultura del pluralismo di impresa. L’abito a taglia unica non è la strada giusta». È questo l’invito dell’Alleanza delle Cooperative Italiane intervenuta, a Bruxelles, con il presidente Rosario Altieri e i copresidenti Maurizio Gardini e Mauro Lusetti, all’incontro organizzato dal Vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e dall’On. Patrizia Toia con circa trenta europarlamentari italiani, espressione di alcuni dei più rappresentativi gruppi politici europei (Socialisti&Democratici, Gruppo Popolare PPE e M5S).

«Le cooperative sono fondamentali per il nostro modo di essere impresa e rappresentano l'opportunità di crescita per la nostra società – ha detto Antonio Tajani –  non un atto di cortesia, ma un sentire diffuso nella delegazione degli eurodeputati italiani». «Continuiamo a coltivare un rapporto aperto e sempre fruttuoso» ha detto Patrizia Toia, esprimendo piena condivisione e supporto al consolidamento delle relazioni con il Parlamento Europeo che l’Alleanza ha voluto testimoniare con questa iniziativa.

«È necessaria una continuità di dialogo e di confronto sui principali dossier comunitari per cucire e costruire una politica cooperativa, perché troppo spesso – conclude la nota dell’Alleanza – siamo impegnati a correggere misure omologatrici che arrivano dall’Europa in tutti settori: nel welfare, nel credito, nel fisco, nel lavoro, nel commercio internazionale, nel fare impresa in generale e nella valorizzazione di giovani e donne».

VII Congiunturale Alleanza delle Cooperative, le cooperative credono nella ripresa: nei primi 4 mesi del 2016 1 su 4 pronta a fare nuovi investimenti, 1 su 10 a creare nuova occupazione

Le cooperative sono ottimiste, ma non si fanno illusioni, sanno che la strada è ancora in salita, ma per lo meno iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel. È il quadro che emerge dalla settima indagine congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative italiane che traccia un bilancio dell’ultimo quadrimestre 2015 e le previsioni per i tre mesi del 2016.

Occupazione Le cooperative, in particolare quelle sociali, e in misura ridotta quelle dei servizi, confermano la capacità, mai venuta meno nemmeno negli anni più bui della crisi, di creare occupazione a tassi che riescono a bilanciare le perdite che invece si registrano nelle costruzioni e nell’industria. Complessivamente l’84% delle cooperative ha mantenuto stabili o aumentato i livelli occupazionali, in particolare il 18% ha visto crescere la forza lavoro contro un 16% che invece ha ridotto l’occupazione Fatturato Negli ultimi 4 mesi del 2015 la componente stagionale ha contribuito nell’80% delle cooperative a mantenere stabile o addirittura in crescita il volume di affari. In particolare l’andamento della domanda nelle ultime settimane del 2015 ha garantito la stabilità del fatturato di una cooperativa su due (52%), mentre sono è stata decisiva per la crescita dei ricavi di oltre una cooperativa su quattro (26,5%).

Credito e liquidità Restano sempre tesi i rapporti tra cooperative e banche. Nell’ultimo quadrimestre 2015 una coop su 4 tra quelle che si sono rivolte agli istituti di credito per ottenere un fido sono rimaste a bocca asciutta (14,4%) o si sono viste accordare un credito inferiore a quello richiesto (9,6%). Non va meglio sul fronte dei pagamenti, sia dal pubblico che da privato. A fronte di un 10% di cooperative che ha registrato un miglioramento dei tempi di pagamento della Pa, fa il paio un 12% che invece ha riscontrato un peggioramento delle condizioni. Va peggio con i debitori privati. Una cooperativa su 5 lamenta un allungamento dei tempi entro cui vengono pagate le fatture mentre solo l’8% delle imprese intervistate fa segnare un miglioramento nei tempi di incasso dei crediti.

Ostacoli alla crescita Per una cooperativa su due è la stazionarietà della domanda il principale impedimento all’attività. Il 13% punta l’indice invece contro la concorrenza sleale e il fenomeno delle cooperative spurie e poco più del 10% vede nella burocrazia, nell’imposizione fiscale, nella corruzione e nei ritardati pagamenti un significativo ostacolo allo sviluppo.

Previsioni Cooperative pronte a investire e a continuare a creare occupazione, nonostante nei primi 4 mesi del 2016 non si prevedano significative variazioni positive nello scenario economico nazionale. È un ottimismo della volontà quello che prevale tra le cooperative. Una su 4 ha messo in cantiere nuovi investimenti per migliorare il proprio posizionamento sul mercato, in particolare nelle cooperative sociali e quelle attive nell’agroalimentare.  L’11% prevede un aumento dell’occupazione. Una su 5 si aspetta nel primo quadrimestre del 2016 una crescita del fatturato. Pochi dubbi invece su quale sia la strada da percorrere per accrescere la competitività: il 20% è pronta a seguire progetti di aggregazione con altre cooperative per dare vita a imprese più solide in grado di reggere il confronto con la concorrenza e conquistare nuovi mercati.