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Fon.Coop: dieci anni di formazione cooperativa

Fon.Coop: dieci anni di formazione cooperativa

Poletti «Legge di Stabilità promuova impresa e lavoro». Gardini «Più politiche attive»

mercoledì 15 ottobre 2014
Fon.Coop taglia il traguardo dei dieci anni di formazione delle imprese cooperative.  L'ente bilaterale delle centrali cooperative (Confcooperative, Legacoop e Agci) e dei sindacati (Cgil Cisl e Uil) ha organizzato un workshop che non è stato solo il bilancio delle attività svolte, ma un momento di analisi, riflessioni e confronto sui temi della formazione tra mondo dell'impresa e sindacato.

«Foncoop in 10 anni ha finanziato 6.200 cooperative, formato 235mila lavoratori in 7 milioni di ore/persona per un investimento complessivo di 146 milioni di euro». Numeri importanti che danno il senso dell’investimento sostenuto per il know how dei lavoratori ed è quanto emerso dalla relazione del presidente di Foncoop Scarzanella.

«È molto importante che la Legge di Stabilità promuova l’impresa e il lavoro» lo ha detto il ministro del Lavoro Poletti intervenendo ai lavori per il decennale di Foncoop. Poletti si è soffermato sulla necessità di «promuovere e sostenere la partecipazione responsabile dei cittadini alla vita economica e sociale del paese superando dualismo Stato – Mercato. Tecnologia e cambiamenti – ha aggiunto e concluso Poletti – sono sfide che il nostro Paese deve essere in grado di raccogliere»

«Il decennale di Fon Coop è un compleanno importante perché il lavoro è la mission delle cooperative e Fon.Coop, in questi dieci anni, è diventato uno strumento importante proprio per il lavoro, cioè per formare sempre meglio i lavoratori. Dieci anni fa quella di creare Fon.Coop fu un’utile e fruttuosa intuizione, ma il suo compito non si è esaurito. Anzi c’è sempre più bisogno di formazione ed è per questo che fin d’ora possiamo augurarci di essere qui, tra altri dieci anni, a festeggiarne il ventesimo compleanno». Così Mauro Lusetti, presidente dell'Alleanza Cooperative Italiane e di Legacoop.

«La formazione è fondamentale. Dalla scuola alle politiche attive del lavoro – ha detto Maurizio Gardini, copresidente dell’Alleanza delle Cooperative e presidente di Confcooperative – dobbiamo immaginare e mettere in atto risposte nuove rispetto alle esigenze del mondo del lavoro. Occorre un’assunzione di responsabilità. Dobbiamo trasferire più risorse sulle politiche attive. Abbiamo un macigno che si chiama politiche passive per il lavoro. Se non invertiamo la tendenza continueremo a fare politiche che condannano le imprese, i giovani e i meno giovani a condizioni più difficili».

«Occorre coerenza - ha dichiarato Rosario Altieri copresidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane e presidente Agci tra le dichiarazioni del Governo e le azioni che vengono poi realizzate . Non va nella giusta direzione l'abitudine di distrarre fondi dalle politiche attive del lavoro a quelle passive. Riguardo all'Agenzia per il lavoro, concordiamo che il mercato del lavoro debba far capo ad un unico soggetto, a condizione che le Associazioni di rappresentanza abbiano un ruolo effettivo e siano poste nelle condizioni di poterlo esercitare».

I lavori si sono tenuti a Roma, al Palazzo della Cooperazione di Via Torino e sono stati aperti da Carlo Scarzanella, presidente di Fon.Coop. A seguire gli interventi del direttore Francesco Agostino e Paolo Venturi di Aiccon moderati da Marco Ruffino docente dell'Università di Bologna. Sono, poi, intervenuti Serena Sorrentino (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Guglielmo Loy (Uil).

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