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Confcooperative Lavoro e Servizi: bene i ringraziamenti, ma su logistica e trasporti serve un piano

Confcooperative Lavoro e Servizi: bene i ringraziamenti, ma su logistica e trasporti serve un piano

Il presidente della Federazione Stronati chiede un intervento deciso per un settore strategico anche durante l'emergenza Covid

mercoledì 23 dicembre 2020

«Abbiamo apprezzato il riconoscimento dal Governo che, con uno spot TV, ha ringraziato il settore della logistica e dei trasporti, che, anche nella fase più acuta della pandemia, non si è mai fermato e continua a svolgere un ruolo fondamentale per il Paese». È quanto afferma Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi. 

«Un grazie – spiega Stronati – che il ministero ha voluto ribadire a tutte le donne e agli uomini, soprattutto del mondo della cooperative, che muovono le merci nel nostro Paese e che da marzo ad oggi ci hanno consentito di continuare a fare la spesa, hanno assicurato che farmacie e ospedali potessero continuare a prestare le cure ai pazienti e hanno permesso all’Italia di andare avanti, nonostante le difficoltà». 

«Ora però è il momento di ripartire sul serio. Basta interventi a pioggia. Occorre – aggiunge il presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi – offrire alle imprese gli strumenti e le risorse necessarie per un vero rilancio attraverso investimenti e acquisti qualificati da parte dell’amministrazione pubblica». 

 «Non convince affatto la statalizzazione dell’economia – continua Stronati – e chiediamo che vengano finanziati progetti di valore elevato in base alla qualità dimostrabile in termini sociali, di crescita e di produttività. La qualità dei progetti specifici è dunque la frontiera sulla quale il Recovery Fund può fallire o invece segnare una svolta in positivo». 

«Chiediamo pertanto al Governo – conclude Stronati – un piano di public procurement non frammentario che sostenga e qualifichi le imprese per assicurare un imponente piano globale di logistica, trasporti e servizi innovativi senza precedenti, valorizzando gli autotrasportatori, i magazzinieri, i dipendenti delle imprese, le cooperative di trasporto per il loro ruolo strategico. La rinascita del Paese dipenderà dalla ripresa del mercato del lavoro e dalla capacità del Recovery Fund di individuare progetti che possano trasformarsi in fattori produttivi».