Nei giorni
scorsi Confcooperative Lavoro e Servizi ha sottoscritto il CCNL dedicato ai
servizi ambientali che, di derivazione dal contratto Fise ambiente, ha raccolto
tutte le sigle datoriali del settore in un unico testo contrattuale. Il sistema
cooperativo da tempo usava quel contratto pur non essendone parte contraente. In
attesa di un commento più complessivo del CCNL in questione da parte della
Federazione e alla luce di alcuni comunicati sindacali che stanno girando sul
territorio in queste ore, si ritiene opportuno affrontare il tema dei perimetri
contrattuali derivanti dalle sfere di applicazione. Infatti, con riferimento al
nuovo CCNL servizi ambientali, l’ambito di applicazione, da tempo noto, è il
seguente:
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È di
tutta evidenza che molte delle attività elencate sono presenti anche in altri
CCNL firmati dalla cooperazione (ad es. servizi di pulizia) ma questo non
comporta la migrazione forzata delle cooperative verso il contratto in
questione. Stessa cosa dicasi per le cooperative sociali di tipo b) che sono
impegnate in attività ricomprese nelle sfere di applicazione di numerosi nostri
contratti.
La loro
peculiarità presente nel CCNL dedicato (cooperative sociali) permette di
scegliere se utilizzare il contratto nazionale del settore in cui svolgono
l’attività o utilizzare il contratto nazionale dedicato alle cooperative sociali.
La
cosiddetta finestra contrattuale presente nell’articolo 1 del CCNL richiamato,
consente loro di valutare ed operare una scelta orientata alla mission mutualistica principale
dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.
Questo
principio non viene messo in discussione dalla sottoscrizione del CCNL servizi
ambientali e, dunque, qualunque interpretazione forzata ad opera del sindacato
di categoria è da ricondurre nella corretta interpretazione dei testi.
Peraltro,
vale segnalare che lo stesso CCNL servizi ambientali all’articolo 8, lettera b,
punto 6 richiama le cooperative sociali di tipo b) all’applicazione delle
condizioni previste DA UN CCNL
STIPULATO CON LE OOSS COMPARATIVAMENTE PIU’ RAPPRESENTATIVE. Si riporta il
passaggio del testo.
Infatti,
il testo richiamato non nasce nel 2018 con il nuovo CCNL, ma era già presente
nel contratto Fise ambiente che a sua volta ha dato origine al nuovo contratto.
Ne
consegue che il dettato contrattuale non ha subito modifiche o variazioni a
quanto già in uso fino a questo momento. È di tutta evidenza che le categorie
sindacali firmatarie cercano di dare al nuovo contratto una valenza innovativa che,
sull’argomento specifico, non c’è.
Si
rimane a disposizione per qualunque approfondimento si rendesse necessario e, a
tal fine, s’invia in allegato il testo del CCNL servizi ambientali.