Circolari

Circ. n.13/2021

AmbientEnergia NEWS 1/2021

Si trasmette il primo numero 2021 di AmbientEnergia NEWS (mesi dei gennaio – febbraio) che, nell’ambito delle attività svolte dal servizio Ambiente ed Energia della Confederazione, sintetizza le più recenti e più importanti novità, di possibile interesse per le Cooperative, intervenute nel settore ambientale e dell’energia.

Al riguardo, anche al fine di acquisire eventuali segnalazioni da parte delle Federazioni e dei territori su tematiche o questioni prioritarie, sono riportate, altresì, le informazioni sulle principali attività condotte dal Servizio - spesso con l’ausilio delle Federazioni di settore e dei tecnici territoriali - sui tavoli di lavoro avviati a livello nazionale e sui posizionamenti assunti dalla Confederazione in tali contesti. 

 

       



AMBIENTE

NORMATIVA AMBIENTE

RIFERIMENTI

OGGETTO

PROFILI DI INTERESSE

PRECEDENTI

Regolamento 10 febbraio 2021, n.2021/240/Ue

Regolamento che istituisce uno strumento di sostegno tecnico

(Guue 18 febbraio 2021 n. L 57)

 

Dispositivo di ripresa e resilienza - Fondi europei per la transizione verde e digitale

 

Istituzione di uno strumento di sostegno tecnico agli Stati membri per effettuare le riforme infrastrutturali e amministrative

il regolamento istituisce uno strumento di sostegno tecnico al fine di proseguire e rafforzare il sostegno agli Stati membri nell’attuazione delle riforme («strumento»).

Per sostegno tecnico si intendono le misure che aiutano le autorità nazionali ad attuare riforme istituzionali, amministrative e strutturali che siano sostenibili, rafforzino la resilienza, potenzino la coesione economica, sociale e territoriale e sostengano la pubblica amministrazione nella preparazione di investimenti sostenibili e capaci di rafforzare la resilienza.

Il Regolamento stabilisce l’obiettivo generale e gli obiettivi specifici dello strumento, il bilancio dello strumento per il periodo compreso tra il 10 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2027, le forme di finanziamento dell’Unione e le regole di erogazione dei finanziamenti.

La dotazione finanziaria per l’attuazione dello strumento per il periodo compreso tra il 10 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2027 è fissata a 864000 000 EUR a prezzi correnti.

L’obiettivo generale dello strumento è promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione sostenendo gli sforzi degli Stati membri volti ad attuare le riforme. Ciò è necessario per incoraggiare gli investimenti, aumentare la competitività e conseguire una convergenza economica e sociale sostenibile, la resilienza e la ripresa. Si tratta inoltre di una condizione necessaria per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento della loro capacità istituzionale e amministrativa, anche a livello regionale e locale, agevolare transizioni socialmente inclusive, verdi e digitali, rispondere efficacemente alle sfide individuate nell’ambito delle raccomandazioni specifiche per paese e dare attuazione al diritto dell’Unione.

Per conseguire l’obiettivo generale di cui all’articolo 3, lo strumento persegue obiettivi specifici che consistono nell’assistere le autorità nazionali nel miglioramento della loro capacità di:

a) concepire, elaborare e attuare le riforme;

b) preparare, modificare, attuare e rivedere i piani per la ripresa e la resilienza a norma del regolamento (UE) 2021/241.

Tali obiettivi specifici sono perseguiti in stretta collaborazione con gli Stati membri interessati, anche attraverso lo scambio di buone prassi, processi e metodi, il coinvolgimento dei portatori di interessi, ove del caso, e una gestione delle risorse umane più efficace ed efficiente.

Documento reperibile al link:

 

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0240&from=EN

Decreto 29 gennaio 2021

in G.U. 19 febbraio 2021

Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti

 

(CAM servizi di pulizia e sanificazione)

 

Con decreto 29 gennaio 2021 (in G.U. 18 febbraio 20219, sono stati adottati i criteri ambientali minimi per i seguenti servizi e forniture:

·         servizio di pulizia di edifici e di altri ambienti ad uso civile;

·         detergenti per le pulizie ordinarie delle superfici;

·         detergenti per le pulizie periodiche e straordinarie delle superfici;

·         detergenti per l'igiene personale;

·         prodotti in tessuto carta per l'igiene personale

Con separato allegato, quindi, sono stati altresì adottati i criteri ambientali minimi per

·             servizio di pulizia e sanificazione di edifici ed altri ambienti ad uso sanitario.

Con il nuovo decreto si è proceduto alla revisione dei decreti 24 maggio 2012 (Criteri ambientali minimi per il servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l'igiene) e 18 ottobre 2016 (Criteri ambientali minimi per il servizio di sanificazione per le strutture sanitarie e per la fornitura di prodotti detergenti) in ragione del progresso tecnico e dell'evoluzione dei mercati di riferimento, che consentono di migliorare i requisiti di qualità ambientale dei servizi di pulizia e sanificazione nonché dei prodotti utilizzati per eseguire tali servizi e di perseguire pertanto, con maggiore efficacia, gli obiettivi ambientali connessi ai contratti pubblici relativi a tali categorie di forniture ed affidamenti.   Entrambi i decreti citati, quindi, sono abrogati a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto in commento.

Il decreto si compone di due separati allegati:

Allegato 1, che reca

- criteri ambientali minimi per l’affidamento dei servizi di pulizia di edifici ed altri ambienti ad uso civile

- criteri ambientali minimi per le forniture di:

ü detergenti per le pulizie ordinarie delle superfici;

ü detergenti per le pulizie periodiche e straordinarie delle superfici;

ü detergenti e prodotti in carta tessuto per l’igiene personale

Allegato 2, che reca

-  criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici ed ambienti ad uso sanitario

Nell’ambito della disciplina predisposta, sono definiti i criteri per la Selezione dei candidati; le specifiche tecniche dei materiali impiegati, le clausole contrattuali ed i criteri premianti.

Cfr. circolare Servizio Ambiente ed Energia n.12 del 23/2/2021

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2020

in G.U. 16 febbraio 2021

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD)

Comunicazione al catasto dei rifiuti

Dichiarazione ambientale per l’anno 2021

 

Sul Supplemento Ordinario n. 10 alla G.U. n. 39 del 16 febbraio 2021 è stato pubblicato il nuovo modello per la comunicazione al catasto dei rifiuti (modello unico di dichiarazione ambientale – MUD), adottato con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 dicembre 2020, "Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2021".

Il nuovo decreto, che sostituisce integralmente quello del 24 dicembre 2018, disciplina i modelli utilizzabili per la dichiarazione riferita all’anno 2020.

In considerazione della tardiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per l’anno in corso la dichiarazione dovrà essere presentata entro il 16 giugno 2021 e non entro il 30 aprile, secondo il termine ordinario.

Cfr. circolare Servizio Ambiente ed Energia n.11 del 23/2/2021

Decreto 22 settembre 2020, n. 188

in GU n.33 del 9 febbraio 2021

Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone, ai sensi dell'articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

CAM carta e cartone 

Sono stati definiti i criteri specifici nel rispetto dei quali i rifiuti di carta e cartone cessano di essere qualificati come tali ai sensi e per gli effetti dell'articolo 184-ter del codice ambientale (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).

In estrema sintesi, il decreto si applica ai “rifiuti di carta e cartone”, inclusi i poliaccoppiati, anche di imballaggi, provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti urbani e speciali. I rifiuti indicati possono essere considerati recuperati e gestiti come prodotti se, all’esito delle attività di recupero, risultano conformi ai requisiti tecnici indicati nell’allegato 1 al decreto.  L’Allegato 1 contiene anche la descrizione delle procedure che il sistema di controllo dei rifiuti in ingresso deve garantire nonché i rifiuti che sono ammessi e che non sono ammessi ai fini delle attività di recupero descritte.

La carta e cartone recuperati, quindi, sono utilizzabili nella manifattura di carta e cartone ad opera dell'industria cartaria oppure in altre industrie che li utilizzano come materia prima.

Cfr. circolare Servizio Ambiente ed Energia n.10 del 11/2/2021

Decreto Ministero dell’Ambiente 27 novembre 2020

GU. n. 11 del 15 gennaio 2021

Sostegno alle zone economiche ambientali

Il decreto definisce le modalità per il riconoscimento di un contributo straordinario (cfr. art. 227 del DL 19 maggio 2020, n. 34, c.d. Decreto Rilancio)  alle micro e piccole imprese così come definite dall'Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 che svolgono attività ecocompatibile, che hanno sede nelle ZEA (zone economiche ambientali, che coincidono con i parchi nazionali) o nelle aree marine protette e che hanno subito un calo di fatturato a causa della pandemia da Covid19.

Documento reperibile al seguente link: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-01-15&atto.codiceRedazionale=21A00124&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario

Decreto Direttoriale Ministero Ambiente

Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti non rientranti nelle

categorie già servite da consorzi di filiera, all’ecodesign dei prodotti ed alla corretta gestione dei relativi rifiuti.

Pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente il “Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti non rientranti nelle categorie già servite da consorzi di filiera, all’ecodesign dei prodotti ed alla corretta gestione dei relativi rifiuti" e il relativo Decreto direttoriale di approvazione.

Il Bando si rivolge ad organismi di ricerca singoli o associati, anche in forma temporanea, con altri soggetti pubblici o privati.

Data di scadenza del bando: 19/04/2021 ore 23.59

https://www.minambiente.it/bandi/bando-il-cofinanziamento-di-progetti-di-ricerca

Legge 18 dicembre 2020, n. 176,

in G.U. 24 dicembre 2020, n. 319, S.O.

Conversione in legge del DL “Ristori”

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19

Nella Gazzetta ufficiale del 24 dicembre 2020 è stata pubblicata la legge di conversione del cd DL Ristori (decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137) che contiene alcune disposizioni di interesse per il settore ambientale e dell’energia.

Nel rinviare alla lettura delle norme di interesse, si riportano di seguito le principali novità.

§ Superbonus: Disposizioni urgenti in materia di equo compenso per le prestazioni professionali - (articolo 17-ter)

§ Utilizzo dei materiali legnosi provenienti dalla manutenzione dei corsi d'acqua - (articolo 31-duodecies)

Cfr Circolare Servizio Ambiente ed energia n.4/2021 del 13 gennaio 2021

Legge 30 dicembre 2020, n. 178

in GU n.322 del 30 dicembre 2020 - Suppl. Ordinario n. 46

Legge Bilancio 2021 –Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023,

Tra le norme di maggiore interesse si segnalano, in particolare, le disposizioni di proroga o di integrazione delle agevolazioni nel settore edilizio (ad es. efficienza energetica, bonus facciate, bonus mobili, superbonus 110 – commi 58-60 e 66-75).

Risulta di particolare interesse anche la proroga della plastic tax e della sugar tax (commi 1084-1086) e la modifica di alcune delle previsioni di riferimento.

Si segnalano, inoltre, le seguenti disposizioni:

-          Proroga detrazioni per le spese di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia        

-          Bonus idrico    

-          Superbonus 110

-          Proroga bonus verde         

-          Acquisto di veicoli alimentati esclusivamente ad energia elettrica     

-          Destinazione dei proventi delle aste delle quote di emissioni di gas-serra           

-          Fondo d’investimento per lo sviluppo delle PMI del settore aeronautico e della green economy   

-          Garanzie sui finanziamenti a favore di progetti del Green new deal    

-          Azioni per il rimboschimento delle città   1

-          Incentivo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di Co2 e “ecotassa” – proroga e modifiche  

-          Misure per la promozione della mobilità sostenibile 

-          Sistema nazionale delle aree protette    

-          Potenziamento delle misure di tutela ambientale

-          Fondo per la promozione dell'uso consapevole della risorsa idrica          

-          Fondo per il recupero della fauna selvatica    

-          Progetti pilota di educazione ambientale

-          Vuoto a rendere nelle zone economiche ambientali 

-          Incentivo per la misurazione puntuale dei rifiuti nelle zone economiche ambientali 

-          Misure finalizzate all'acquisto del compost nelle zone economiche ambientali 

-          Plastic Tax e disposizioni per favorire il riciclaggio di imballaggi per alimenti      

-          Rinvio e modifiche Sugar Tax              

Cfr Circolare Servizio Ambiente ed energia n.3/2021 del 13 gennaio 2021

Delibera Albo nazionale gestori ambientali n. 4 del 22 dicembre 2020

Trasporto rifiuti urbani

Applicazione articolo 183, comma 1, lettera b-ter), del decreto legislativo3 aprile 2006, n. 152

 

Con la delibera n. 4 del 22 dicembre 2020 (in Allegato 1), l’Albo nazionale gestori ambientali ha chiarito le modalità da applicare fino alla definizione delle modalità di adeguamento dei provvedimenti d’iscrizione delle imprese di trasporto, per la movimentazione dei rifiuti speciali da classificare come urbani a seguito delle modifiche apportate alla definizione di rifiuto urbano dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116.

L’Albo ha ritenuto pertanto opportuno, al fine di garantire la continuità del servizio nell’attesa dei tempi necessari per l’adeguamento dei singoli provvedimenti d’iscrizione, riconoscere ai soggetti attualmente iscritti nelle categorie 4 e 2-bis dell’Albo per i codici dell’Elenco Europeo dei Rifiuti indicati nell’allegato L-quater la possibilità di raccogliere e trasportare i rifiuti identificati da detti codici provenienti dalle attività riportate nell'allegato L-quinquies. La possibilità riconosciuta nella Delibera va intesa come riferita anche alle imprese iscritte in categoria 5 (trasporto di rifiuti speciali pericolosi) quando abbiano richiesto l’estensione alla categoria 4 per il trasporto dei rifiuti speciali non pericolosi.

Cfr Circolare Servizio Ambiente ed energia n.2/2021 del 8 gennaio 2021

Decreto - legge 31 dicembre 2020, n. 183 in G.U. 31 dicembre 2020, n. 323

DL “Milleproroghe” - Proroga termini

Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea

Con il decreto-legge 31 dicembre 2020, n.183 (in G.U. 31 dicembre 2020, n.323 – in Allegato 1), sono state approvate diverse disposizioni di proroga di termini, alcuni delle quali di interesse per il settore ambientale.

Nel rinviare alla lettura del provvedimento nella versione integrale, si segnala, in particolare, la sospensione dell’obbligo etichettatura ambientale degli imballaggi di cui all’articolo 219, comma 5 del codice ambientale.

Cfr. Circolare Servizio ambiente energia n.1/2021 del 8 gennaio 2021

Decreto Ministro Ambiente 29 dicembre 2020

in G.U. n.24 del 30 gennaio 2021

Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani

Con decreto del 29 dicembre 2020 (in G.U. 30 gennaio 2021), sono stati definiti i criteri e le modalità di trasferimento ai soggetti beneficiari delle risorse per l'attuazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani.

Il finanziamento disposto risulta di fondamentale importanza per poter effettuare le necessarie azioni di ripristino, in alcune aree in cui le bonifiche risultano bloccate da anni per l’impossibilità di individuare il responsabile dell’inquinamento, per l’inerzia di quest’ultimo o contenziosi in atto.

Cfr Circolare Servizio ambiente energia n.7/2021 del 2 febbraio 2021



 

DOCUMENTAZIONE COMPLEMENTARE AMBIENTE

RIFERIMENTI

OGGETTO

PROFILI DI INTERESSE

COLLEGAMENTI

Guida Agenzia delle Entrate

Guida sul bonus mobili ed elettrodomestici

L’Agenzia delle entrate ha provveduto ad aggiornare la guida sul bonus mobili ed elettrodomestici, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2021.

In particolare, la legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2021) ha tra le altre cose disposto una proroga annuale, al 31 dicembre 2021, della scadenza del cosiddetto "Bonus mobili ed elettrodomestici".  Il bonus prevede che, in abbinamento alla detrazione del 50% per ristrutturazione edilizia e limitatamente agli interventi avviati dal 1° gennaio 2020, sia riconosciuta una detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2020, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato non prima del 1° gennaio 2019.

La detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16mila euro (tetto ora innalzato rispetto ai precedenti 10mila euro) riferito, complessivamente, alle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Documento reperibile al seguente link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_Bonus_Mobili_012021.pdf/08565088-428b-ba64-1ce9-1823d86cbef4

Sistema VI.VI.FIR

Vidimazione Virtuale dei Formulari di identificazione dei rifiuti

Unioncamere ha presentato alle Organizzazioni il servizio di vidimazione virtuale dei formulari di identificazione dei rifiuti (Vi.Vi.FIR), che sarà operativo a decorrere dal mese di marzo,

In particolare, in alternativa alla ordinaria vidimazione dei formulari di identificazione dei rifiuti (che attualmente viene effettuata, normalmente, presso le Camere di commercio), in attuazione di quanto disposto dall’articolo 193 del codice ambientale, in via transitoria, sarà possibile acquisire da un apposito portale, il file del formulario già vidimato.

La semplificazione è notevole, non essendo più necessario acquistare i formulari di trasporto e recarsi fisicamente allo sportello per la vidimazione.

Il servizio sarà accessibile dal portale www.ecocamere.it e sarà raggiungibile, all’indirizzo https://vivifir.ecocamere.it dai siti delle Camere di commercio, a partire (secondo quanto comunicato, dal mese di marzo

Cfr. Circolare Servizio Ambiente ed Energia n.5/2021 del 16 gennaio 2021

Superbonus 110

Sito internet realizzato dal Governo dedicato al Superbonus

raggiungibile all’indirizzo www.governo.it/superbonus

Il portale rappresenta un importante strumento di informazione su tutte le questioni legate all’applicazione della nuova misura fiscale.

Nel dettaglio, oltre ad una presentazione delle disposizioni e del regime di riferimento, dal nuovo sito sarà possibile inviare i propri quesiti, ottenere indicazioni sulla misura e consultare le risposte alle domande più frequenti (http://www.governo.it/it/articolo/superbonus-110-invia-qui-le-tue-domande/15980).

Una sezione risulta, quindi, espressamente dedicata alla raccolta di tutta la documentazione di riferimento comprensiva, oltre che della normativa, anche delle circolari, delle guide e delle risposte agli interpelli formulati dell’Agenzia delle entrate (http://www.governo.it/it/articolo/superbonus-la-guida-e-i-documenti/15955).

Cfr. Circolare Servizio Ambiente ed Energia n.6/2021 del 19 gennaio 2021

Alleanza globale sull’Economia circolare e l’efficienza delle risorse

 

Economia circolare

L’Unione europea, in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente e con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo industriale, ha lanciato l'Alleanza globale sull'economia circolare e l'efficienza delle risorse (GACERE), uno dei risultati del Piano d'Azione per l'economia circolare adottato dalla Commissione europea nell'ambito del Green Deal europeo.

L’Alleanza riunisce governi, network ed organizzazioni e mira a fornire un impulso a livello globale ad iniziative legate alla transizione all'economia circolare, all'efficienza delle risorse e al consumo e alla produzione sostenibili.

GACERE si baserà su risorse dispiegate a livello internazionale mettendo l'UE in prima linea nella transizione verde. Undici paesi (Canada, Cile, Colombia, Giappone, Kenya, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Perù, Ruanda e Sud Africa) e l'UE hanno già aderito all'Alleanza

Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina internet dedicata all’Alleanza e disponibile al seguente link: https://ec.europa.eu/environment/international_issues/gacere.html.

 

Risoluzione del Parlamento europeo del 10 febbraio 2021 sul nuovo piano d'azione per l'economia circolare

Piano d’azione per l’economia circolare

Il Parlamento europeo ha approvato la relazione, predisposta dalla Commissione ambiente del Parlamento, sul Piano d’Azione per l’Economia Circolare adottato dalla Commissione europea a marzo 2020.

Nella risoluzione approvata, il Parlamento europeo ha formulato oltre 130 tra raccomandazioni ed osservazioni che la Commissione europea dovrà ora prendere in considerazione in vista dell’aggiornamento del Piano d’azione per l’economia circolare.

Tra le segnalazioni formulate, il Parlamento ha chiesto alla Commissione europea l’adozione di iniziative legislative di maggior coraggio e la definizione di strumenti innovativi a supporto della transizione circolare: nuovi obiettivi vincolanti in tema di impronta ambientale dei materiali e dei prodotti, ma anche misure di contrasto all’obsolescenza programmata e a favore della riparazione e della manutenzione, così come l’estensione della Direttiva per la progettazione ecocompatibile anche ai prodotti non connessi all’energia.

Documento reperibile al seguente link:  https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2021-0040_IT.html

 

Studio EEA sulle fibre tessili sintetiche

 

Fibre tessili sintetiche – impatti ambientali

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato un briefing intitolato "Plastic in textiles: towards a circular economy for synthetic textiles in Europe" che fornisce una panoramica sulla produzione di tessile sintetico in Europa, analizza gli impatti ambientali e indica alcuni ambiti su cui puntare maggiormente per trasformare il settore, rendendolo più sostenibile e circolare.

La produzione di fibre sintetiche richiede grandi quantità di energia e contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico e all'esaurimento delle risorse di combustibili fossili. Facendo un confronto tra poliestere e cotone, si stima che l'intero ciclo di vita di 1 kg di tessuto in poliestere sia responsabile del rilascio di più di 30 kg di anidride carbonica equivalente, mentre il cotone ne rilascia circa 20 kg.

Ai problemi indicati si aggiunge quello delle microplastiche che vengono rilasciate dai tessuti sintetici durante tutto il loro ciclo di vita e si stima che ogni anno entrino nell'ambiente marino tra le 200 000 e le 500 000 t di microplastiche provenienti dai tessuti.

In linea con il piano d'azione per l'economia circolare del 2020 lo studio evidenzia alcuni ambiti su cui lavorare per rendere la produzione e il consumo di tessuti sintetici più circolare e sostenibile:

ž   scelta di fibre sostenibili;

ž   controllo del rilascio di microplastiche;

ž   miglioramento della raccolta differenziata, riutilizzo e riciclaggio.

https://www.eea.europa.eu/themes/waste/resource-efficiency/plastic-in-textiles-towards-a

Report Fondazione Ellen MacArthur

COVID-19 ed economia circolare

 

La Fondazione Ellen MacArthur, impegnata nella transizione verso un'economia circolare, ha pubblicato un report su economia circolare e Covid-19 dove fornisce spunti per uscire dalla crisi pandemica rimodulando l'economia da lineare in circolare.

Cinque i settori chiave su cui indirizzare gli investimenti: edilizia e costruzioni; imballaggi in plastica; mobilità; tessile e moda; agricoltura e produzione di cibo.

Ancora più importante, la pandemia ha messo in luce i limiti del nostro sistema economico basato sul modello lineare, che estrae risorse e crea rifiuti per produrre beni, creando degrado ambientale, cambiamento del clima, perdita di biodiversità e varie altre forme di inquinamento.

 

La Fondazione Ellen MacArthur ritiene che per uscire dalla crisi post pandemica sia necessario indirizzare gli investimenti nei cinque settori chiave sopra richiamati, che si mostrano più pronti a cogliere la sfida dell’economia circolare e in grado di rispondere sia agli obiettivi di resilienza e rigenerazione a breve e a lungo termine sia del settore pubblico che privato.

La Fondazione prevede per ogni investimento in circolarità due diversi piani:

-        il primo si sviluppa nell’ottimizzare l’uso di risorse, materiali e nutrienti

-        il secondo presenta il modo per garantire che i materiali e le sostanze nutritive possano essere rimesse in circolare per mantenere il loro valore, come richiesto dall’economia rigenerativa.

Documento reperibile al seguente link: https://www.ellenmacarthurfoundation.org/assets/downloads/The-circular-economy-a-transformative-Covid19-recovery-strategy.pdf

Nuovi rifiuti urbani e TARI

Chiarimenti del MEF

In occasione del Telefisco 2021, il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha risposto ad una serie di importanti quesiti proposti dagli esperti e dai lettori del Sole 24 Ore, tra cui alcuni riguardanti le modifiche apportate al D.Lgs 152/2006 dal D.lgs. 116/2020 in materia di rifiuti urbani e TARI.

Le imprese industriali, secondo MEF, devono continuare a pagare la Tari sulle aree diverse da quelle di lavorazione, anche dopo l’entrata in vigore della disciplina di cui al Dlgs 116/2020.

Al momento si è in attesa di una circolare di chiarimento del Ministero dell’ambiente

 

Nota esplicativa Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 10249 del 2 febbraio 2021

Rifiuti da costruzione e demolizione prodotti da utenze domestiche – qualifica come rifiuti urbani

 

In data 2 febbraio, il Ministero dell’ambiente ha ufficializzato una nota di chiarimento sulla corretta qualifica dei rifiuti da costruzione e demolizione prodotti nell’ambito delle attività domestiche, precisando che tali rifiuti possono essere gestiti alla stregua dei rifiuti urbani ai sensi dell’articolo 184, comma 1, del d.lgs. 152/2006 e, pertanto, potranno continuare ad essere conferiti presso i centri di raccolta comunali.

Cfr. Circolare Servizio Ambiente ed Energia, n.9/2021 del 3 febbraio 2021



 

ATTIVITÀ IN CORSO - AMBIENTE

OGGETTO

DESCRIZIONE

INTERLOCUTORI

ATTIVITÀ E POSIZIONAMENTO

Classificazione dei rifiuti urbani e speciali – qualificazione dei rifiuti derivanti da attività agricola ed agroindustriale

Lettera alla Direzione ECI per richiesta apertura gruppo di lavoro e richiesta di chiarimenti

Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Confcooperative ha scritto al Ministero dell’ambiente in vista dell’emanazione di una apposita circolare di chiarimento sulla qualificazione dei rifiuti derivanti da attività agricola ed agroindustriale come rifiuti urbani o speciali, anche in funzione dell’applicazione della relativa tariffa e delle modalità di conferimento e avvio a gestione.

In particolare, si è chiesto di voler chiarire che, se, da un lato, è chiara l’esclusione dei rifiuti derivanti da attività agricola e connessa e della pesca dall’ambito di applicazione dell’articolo 183, comma 1, lettera b-sexies, per espressa previsione normativa, dall’altro lato è opportuno chiarire come tale esclusione operi, evidentemente, anche per i rifiuti agroindustriali in quanto classificati, analogamente a quelli agricoli, come speciali nell’articolo 184, comma 3, lettera a). Occorre far salva, comunque, la possibilità di aderire volontariamente al servizio pubblico di raccolta.

Residui di potatura e di manutenzione del verde – classificazione ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152

Lettera alla Direzione ECI per richiesta apertura gruppo di lavoro

Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Confcooperative ha scritto alla Direzione Economia circolare del Ministero per chiedere l’apertura di un gruppo di lavoro e confronto in modo da poter chiarire la corretta classificazione dei materiali vegetali derivanti da attività agricola e dalle attività di manutenzione del verde pubblico e privato.

Tracciabilità dei rifiuti

Incontri con

Unioncamere

Albo nazionale gestori

Unioncamere

Albo nazionale

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Il Servizio ha partecipato a diversi incontri, anche con Unioncamere, per la presentazione di alcuni nuovi strumenti di tracciabilità (vidimazione online dei formulari di trasporto) e per la definizione delle modalità di sperimentazione per la costituzione del nuovo sistema di tracciabilità elettronica (Registro elettronico nazionale)

Rifiuti portuali e rifiuti accidentalmente pescati

Attuazione della Direttiva 2019/883

Incontro con Ministero dell’ambiente

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Confcooperative ha partecipato ad un incontro di confronto con l’Ufficio Legislativo  del Ministero dell’ambiente.

Nel corso dell’incontro sono state sottolineate in particolare le seguenti questioni:

-   necessità di assicurare il coordinamento tra la disciplina in esame ed i disegni di legge cd “Salvamare”, soprattutto con riferimento alle definizioni ed alla disciplina dei rifiuti accidentalmente pescati dai pescatori, da classificare come rifiuti urbani e non come rifiuti speciali.

Etichettatura ambientale imballaggi

Obblighi introdotti con il d.lgs. n.116/2020 (art.219, comma 5 del d.lgs.152 del 2006 – codice ambientale)

CONAI

Il Servizio ha preso contatti con il Consorzio CONAI per la verifica delle modalità di etichettatura ambientale degli imballaggi che potrebbe avere pesanti ripercussioni su alcuni settori, con riferimento, ad esempio, a tutto il settore agroalimentare e del vino.

Decreti end of waste

Olio vegetale esausto da avviare al biodiesel ed all’oleochimica

                PHA (polimero in plastica) derivante dal recupero dei fanghi di depurazione

Ministero dell’ambiente

Consorzio CONOE

Il servizio sta lavorando con il Ministero dell’ambiente alla definizione di due decreti end of waste:

-              olio vegetale esausto da avviare al biodiesel ed all’oleochimica

-              PHA (polimero in plastica) derivante dal recupero dei fanghi di depurazione

Patto per l’acqua

Tutela della risorsa idrica

ž Gruppo di lavoro con Fondo ambiente italiano (FAI) ed altre organizzazioni

Confcooperative partecipa ai lavori del gruppo “Patto per l’acqua”. Il gruppo sta attualmente lavorando alla definizione di un “libro blu”, per la condivisione di obiettivi strategici ed operativi a tutela della risorsa idrica.

Confcooperative ha elaborato una scheda da inserire nel Libro blu

 

 



ENERGIA E CLIMA

NORMATIVA ENERGIA e CLIMA

RIFERIMENTI

OGGETTO

PROFILI DI INTERESSE

PRECEDENTI O RIFERIMENTI

Regolamenti 2021/340/ue e 2021/341/Ue

Regolamenti su etichettatura energetica e progettazione ecocompatibile

Risultano aggiornate le modalità di etichettatura e di progettazione ecocompatibile di una serie di prodotti.

 

In particolare:

a) il regolamento 2021/340 modifica i regolamenti delegati (UE) 2019/2013, (UE) 2019/2014, (UE) 2019/2015, (UE) 2019/2016, (UE) 2019/2017 e (UE) 2019/2018 per quanto riguarda i requisiti di etichettatura energetica per i display elettronici, le lavatrici per uso domestico e le lavasciuga biancheria per uso domestico, le sorgenti luminose, gli apparecchi di refrigerazione, le lavastoviglie per uso domestico e gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta;

b) il regolamento 2021/341 modifica i regolamenti (UE) 2019/424, (UE) 2019/1781, (UE) 2019/2019, (UE) 2019/2020, (UE) 2019/2021, (UE) 2019/2022, (UE) 2019/2023 e (UE) 2019/2024 per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di server e prodotti di archiviazione dati, motori elettrici e variatori di velocità, apparecchi di refrigerazione, sorgenti luminose e unità di alimentazione separate, display elettronici, lavastoviglie per uso domestico, lavatrici per uso domestico e lavasciuga biancheria per uso domestico, e apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta

Documenti reperibili ai seguenti link:



https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0340&from=IT

 

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0341&from=IT

 

DOCUMENTAZIONE COMPLEMENTARE ENERGIA e CLIMA

RIFERIMENTI

OGGETTO

PROFILI DI INTERESSE

COLLEGAMENTI

CONTATORE FER - GSE

 

Aggiornamento del contatore delle fonti rinnovabili: al 31 dicembre 2020

 

 

   

 

Il 23 febbraio 2021 il GSE ha comunicato che il contatore delle fonti rinnovabili elettriche ha raggiunto, lo scorso 31 dicembre, un costo indicativo medio di 5,043 miliardi di euro.

Tale ammontare va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi di euro, ed è in diminuzione rispetto alla pubblicazione precedente di circa 230 mln€.

Tale contrazione è dovuta alla combinazione di molteplici elementi: in primo luogo ha inciso la ripresa del prezzo dell'energia negli ultimi mesi del 2020 cui consegue una riduzione del costo indicativo e del costo indicativo medio; in secondo luogo ha contribuito l'aggiornamento delle ore di producibilità utilizzate per la stima dell'energia incentivabile di impianti non aventi ancora un sufficiente storico di produzione.

Si ricorda che, così come nei due provvedimenti previgenti (Dm 6 luglio 2012 e Dm 23 giugno 2016), anche nel Dm 4 luglio 2019 è presente il riferimento al costo indicativo di 5,8 miliardi quale limite massimo del contatore, oltre il quale verrà decretato lo stop agli incentivi.

https://www.gse.it/servizi-per-te/news/contatore-fer-5043-miliardi-di-euro-al-31-dicembre-2020

 

Per maggiori informazioni è possibile consultare sul sito del GSE i documenti relativi alle modalità di calcolo e allo Scenario Evolutivo del contatore.

 

Dati Istat sulle emissioni atmosferiche dell’economia italiana

 

Emissioni

L’Istat ha reso disponibili i dati sulle emissioni atmosferiche dell’economia italiana riferiti agli anni 2008-2018.

La serie storica riguarda le emissioni in atmosfera generate dalle attività economiche – relative a tutte le attività produttive suddivise in 64 branche e a 3 tipologie di consumo finale delle famiglie – per 24 sostanze (climalteranti, acidificanti, precursori dell’ozono troposferico, polveri sottili, metalli pesanti). Le informazioni contenute nel database derivano dai dati derivanti dagli inventari delle emissioni atmosferiche, elaborati e forniti dall’ISPRA.

http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_CONTIEMATMREV2

Strategia italiana di lungo termine sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra

riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra

La proposta di Strategia nazionale di lungo termine individua i possibili percorsi per raggiungere, nel nostro Paese, al 2050, una condizione di “neutralità climatica”, le residue emissioni di gas a effetto serra che sono compensate dagli assorbimenti di CO2 e dall’eventuale ricorso a forme di stoccaggio geologico e riutilizzo della CO2 (CCS-CCU).

https://www.minambiente.it/sites/default/files/lts_gennaio_2021.pdf



 

ATTIVITÀ IN CORSO – ENERGIA e CLIMA

OGGETTO

DESCRIZIONE

INTERLOCUTORI

ATTIVITÀ E POSIZIONAMENTO

COMUNITA’ ENERGETICHE E AUTOCONSUMO

Recepimento direttive (UE) 2018/2001 e 944/2019

Associazioni ambientaliste

Associazioni promozione fonti rinnovabili

Ministero sviluppo economico

 

 

Confcooperative, con le Federazioni di settore, sta portando avanti le interlocuzioni con altre associazioni, finalizzate a condividere una proposta normativa da veicolare nell’ambito dei lavori di recepimento delle nuove direttive in materia di energia

 

Documenti da scaricare