Circ. n. 9/2022
Caro prezzi energia – documento analisi e proposte
mercoledì 26 gennaio 2022
Come noto, Il prezzo dell’energia e del gas naturale rappresenta un fattore strategico per la crescita e per gli equilibri economici di famiglie e delle imprese.
In considerazione della significativa impennata dei prezzi dell'energia, fonte di grande preoccupazione per i cittadini, per le imprese e per le istituzioni, Confcooperative ha ritenuto opportuno predisporre un documento finalizzato ad individuare alcune proposte di intervento.
Il documento, in corso di condivisione anche con Alleanza delle cooperative per la successiva trasmissione alle Forze Politiche, al Governo ed ai Ministeri competenti, può costituire uno strumento a disposizione delle FederazionI e delle Unioni territoriali ai fini delle opportune interlocuzioni a livello politico-istituzionale e per le conseguenti iniziative.
In via generale, il caro prezzi dell'energia elettrica è trainato per lo più dalla domanda mondiale di gas, in forte crescita anche in considerazione della ripresa economica in corso, non accompagnata da un congruente aumento dell'offerta. A ciò si aggiunge la forte dipendenza dall'estero: l'Italia importa circa il 93% del gas necessario e oltre il 10% dell'energia elettrica (dati ARERA 2020).
Una prima considerazione sulle ripercussioni a livello nazionale è che una rapida analisi dei dati porta a stimare ad oltre 80 Miliardi di aumenti energetici che il Paese dovrà pagare nel 2022 (considerando un consumo elettrico 300 TWh ed un consumo di gas non destinato alla produzione elettrica - solo per uso industriale, riscaldamento e trasporti - pari a 50 miliardi mc, a cui si aggiunge l’aumento dei costi dell’anidride carbonica).
Per le cooperative, con una spesa elettrica media che incide per il 3% del fatturato, aumenti doppi della stessa, un tasso di crescita ottimista e prudente rispetto agli aumenti ad oggi, possono significare oltre 4 miliardi di costi in più, con rilevanti ricadute sui margini e i conti economici delle stesse.
In tale contesto, sebbene i mercati prevedano che i prezzi del gas all'ingrosso si stabilizzeranno su livelli più contenuti entro l’estate 2022, nel documento si sottolinea come sia necessario disporre misure di intervento che agiscano con una risposta rapida e coordinata, oltre che a livello emergenziale e di breve periodo, anche con misure di carattere strutturale di medio-lungo periodo, garantendo lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili, la sicurezza degli approvvigionamenti, adeguati strumenti di stoccaggio, ma anche strumenti per garantire il controllo e la stabilità dei mercati dell’energia e del gas.
Si tratta, quindi, di affiancare alle misure congiunturali strumenti finalizzati a rendere il sistema di approvvigionamento energetico più resiliente alle fluttuazioni dei prezzi, in modo da offrire ai consumatori finali energia sostenibile a prezzi accessibili.
Per maggiori dettagli, si rinvia alla lettura del documento allegato.