Come anticipato con nostra circolare n. 58 del 5 novembre u.s. (prot. n. 4718), il Ministero del Lavoro ha emanato l’atteso Interpello con cui, su apposita istanza di Confcooperative, insieme a Legacoop e AGCI, chiarisce che
il contributo dello 0,50% da versare al Fondo di solidarietà INPS NON è dovuto dalle cooperative sociali tipo b) per tutti i lavoratori svantaggiati di cui alla legge n. 381/1991, articolo 4, comma 3.
Con l’Interpello il Ministero, sentito anche il parere dell’INPS, condivide pienamente le argomentazioni prodotte da Confcooperative, nonché il fatto che il Fondo INPS, basandosi proprio su un principio di solidarietà, debba comunque garantire, non appena operativo e qualora richieste, le relative prestazioni a tali lavoratori.
Bisogna evidenziare che l’esclusione dal versamento NON riguarda persone detenute o internate negli istituti penitenziari, ex degenti di ospedali psichiatrici giudiziari e persone condannate e internate ammesse al lavoro esterno ai sensi dell’articolo 21 della legge 26 luglio 1975, n. 354, in quanto per tali categorie di soggetti svantaggiati l’art. 4-comma 3-bis della legge 381/91 non individua un azzeramento di tutte le aliquote e quindi una totale esenzione contributiva.
Nel rimandare al testo dell’Interpello in allegato, di agevole lettura e che ricalca sostanzialmente la nostra precedente circolare, preghiamo tutti gli Enti in indirizzo di dare la massima diffusione del corretto comportamento da attuare, in particolare a tutti i Responsabili lavoro dei nostri Centri servizi che devono rispettare le scadenze di pagamento al Fondo INPS.
Infine, in attesa di possibili indicazioni da parte dell’INPS, invitiamo coloro che hanno erroneamente provveduto a versare il contributo dello 0,50% anche per i soggetti ora espressamente esclusi a chiedere la ripetizione/compensazione di quanto versato o a segnalarci, in presenza di criticità, tali situazioni.