Facendo seguito alla Circolare
a firma del Presidente del 24 febbraio, si forniscono ulteriori, urgenti
informazioni sui nuovi provvedimenti emanati e sulle azioni svolte da
Confcooperative nei confronti del Governo in tema di
EMERGENZA
EPIDEMIOLOGICA DA COVID-2019
(Nuove
informazioni)
Confcooperative ha partecipato
ad una serie di incontri, segnatamente con il Ministro dell’Agricoltura, il 24
febbraio, e con il Ministro del Lavoro e con il Ministro dello Sviluppo
economico, il 25.
All’incontro con il Ministro
dello Sviluppo economico (v. allegato),
abbiamo anzitutto esortato le istituzioni a valutare attentamente l’impatto
delle misure adottate sul sistema economico del Paese, “per non lasciare solo cenere una volta superata questa drammatica crisi”.
Il movimento cooperativo risente fortemente dell’emergenza e delle conseguenze
delle misure straordinarie (“l’impatto
occupazionale dell’emergenza sanitaria nei settori della cooperazione sociale,
delle attività culturali e del turismo, della ristorazione e dei servizi di
pulizia, logistica e trasporto agroalimentare è pari a tre volte quello
dell’Ilva”), con le cooperative del welfare che stanno affrontando gli
effetti della chiusura di asili e scuole per l’infanzia; le cooperative che
gestiscono servizi di pulizia e ristorazione; le cooperative impegnate nei
settori della logistica, del trasporto locale, fortemente danneggiate anche se
operanti in territori diversi da quelli colpiti dalle ordinanze; le cooperative
del settore agroalimentare, che subiscono per giunta l’aumento dei costi
logistici, il blocco degli ordini dall’estero e l’aumento improvviso (e in
parte artificioso) dei prezzi, oltre alla situazione gravissima dei lavoratori
delle imprese sospese o comunque danneggiate dall’emergenza; fino ad arrivare
al settore della cultura e del turismo, pressoché “in ginocchio”, con effetti “non misurabili solo in termini di impatti
diretti ma anche in termini di prospettive future”.
Abbiamo poi sostenuto o
avanzato proposte di sostegno alle
imprese e ai lavoratori delle zone colpite dai provvedimenti
restrittivi e a quelle che, pur non operando in tali territori, operano in
settori che maggiormente risentono delle conseguenze negative dell’emergenza (anche
attraverso indennizzi, contributi o misure fiscali alle
imprese che hanno subito danni indiretti, purché dimostrabili). Tali misure
dovranno essere accompagnate dalla rimeditazione dei divieti previsti per
l'autotrasporto merci (data l'eccezionalità del momento e la necessità di
approvvigionare gli esercizi commerciali) e dalla definizione di misure di
emergenza per l’accesso agevolato al credito per tutti i settori e la sospensione
del pagamento delle rate dei mutui. È stata infine rimarcata la necessità
che le misure in programma non si limitino alla sospensione dei versamenti
tributari; che tale sospensione non sia inferiore a dodici mesi (come già
avvenuto per gli eventi sismici); e che, in ogni caso, al termine del periodo
di sospensione, si prevedano ragionevoli dilazioni di pagamento.
Quanto al profilo
istituzionale di gestione dell’emergenza, l’Alleanza ha proposto l’istituzione
di una cabina di regia in cui coordinare e armonizzare le iniziative regionali
e locali.
Per le risultanze degli
incontri con il Ministro dell’Agricoltura e con il Ministro del lavoro, nonché
per proposte avanzate in tema di lavoro e di agroalimentare, si rinvia alla
Circolari del Servizio sindacale e alla Circolare di Confcooperative –
Fedagripesca, entrambe inviate nella giornate di ieri.
*
Quanto ai provvedimenti sinora
approvati a seguito del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, oltre
quelli già comunicati con Circolare del 24 marzo, si informa che sono stati emanati:
-
un
nuovo DPCM 25 febbraio 2020
(GU Serie Generale n.47 del 25-02-2020[1])
che, fra le altre cose, prevede:
-
la
sospensione degli eventi sportivi di ogni ordine e disciplina in tutti i comuni
delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria
e Piemonte;
-
la
sospensione dei viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le
visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle
istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado fino al 15 marzo 2020;
-
la
possibilità di attivare, nelle scuole e nelle Università la cui attività è
stata “sospesa”, forme di svolgimento dell’attività didattica a distanza;
-
l’applicazione
delle modalità di “lavoro agile” (disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge
22 maggio 2017, n. 81), in via provvisoria e temporanea (v. Circolare del
Servizio sindacale);
-
un
decreto del MEF 24 febbraio 2020
(GU SG n.48 del 26-02-2020)[2] che sospende versamenti e adempimenti
scadenti nel periodo compreso fra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020, per coloro
che avevano alla data del 21 febbraio 2020 la residenza o la sede legale o
operativa nel territorio degli undici comuni interessati dalle misure di
contenimento del contagio delle Regioni Lombardia e Veneto (cd zona rossa).
Nello specifico, sono sospesi i versamenti delle imposte, delle ritenute e gli
adempimenti tributari per i contribuenti e le imprese residenti o che operano. La
sospensione riguarda anche le cartelle di pagamento emesse dagli agenti della
riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi. Gli adempimenti e i
versamenti oggetto di sospensione devono essere effettuati in unica soluzione
entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione;
-
quanto
ai provvedimenti
regionali, hanno da ultimo adottato provvedimenti la Regione
Toscana[3],
la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Basilicata[4],
la Regione Sardegna[5], la
Regione Molise[6], la
Regione Campania[7], la
Regione Sicilia[8].
Durante gli incontri con i
vari esponenti del Governo è stato preannunciato l’imminente varo di 2 decreti, uno con misure relative ad
ammortizzatori per i lavoratori annunciato per il Consiglio dei Ministri di domani
e uno per la prossima settimana contenente misure di sostegno alle imprese.
*
Si ricorda infine che sul tema
dell’emergenza il Servizio revisione di Confcooperative è in costante
contatto con i territori interessati per il coordinamento dell’attività di
vigilanza.
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Il Servizio legislativo (servlegale@confcooperative.it)
resta a disposizione per ulteriori chiarimenti.