
In particolare, per agevolare gli investimenti di piccole e medie imprese della componentistica nella realizzazione e sviluppo di una filiera nazionale degli autobus elettrici, diventa operativa una nuova linea di intervento del Ministero dello sviluppo economico che riserva 80 dei 300 milioni di euro stanziati dal Pnrr per il settore.

Le imprese potranno infatti presentare richiesta di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per realizzare investimenti produttivi, compresi tra 1 milione e 20 milioni di euro, attraverso lo strumento dei contratti di sviluppo.
Alla produzione e assemblaggio di mezzi di autobus elettrici e connessi digitalmente potranno inoltre essere associati anche progetti per la ricerca e sperimentazione industriale nonché per la formazione del personale.
A CHI SI RIVOLGE
Il bando si rivolge ad Imprese di tutte le dimensioni e operanti su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della disciplina unionale in materia di aiuti di Stato applicabile.
In sede di presentazione dell’istanza di accesso, le imprese beneficiarie assumono l’impegno a garantire il rispetto degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH (“non arrecare un danno significativo”).
OBIETTIVO
Lo strumento sostiene la realizzazione di programmi di investimento funzionali alla trasformazione verde e digitale dell’industria degli autobus attraverso la produzione di veicoli elettrici e connessi, ad esclusione di quelli a trazione ibrida. In particolare, i programmi devono riguardare investimenti produttivi finalizzati:
- all’ottimizzazione e produzione di sistemi di trazione elettrica;
- alla produzione di nuove architetture di autobus, nell’ottica della migrazione verso sistemi di alimentazione elettrici, dell’alleggerimento dei veicoli, della digitalizzazione dei veicoli e dei loro componenti;
- alla produzione di componentistica per autoveicoli per il trasporto pubblico e di nuove tecnologie IoT applicate al trasporto pubblico;
- alla standardizzazione e l’industrializzazione di sistemi di rifornimento e di ricarica, nonché lo sviluppo di tecnologie finalizzate alla produzione di sistemi per la “smart charging” di autobus elettrici;
- alla produzione di sensori e sistemi digitali per la guida assistita, per la gestione delle flotte, per la sicurezza, anche integrati nei singoli componenti del veicolo per il monitoraggio continuo e la manutenzione predittiva.
All’investimento produttivo possono essere associati:
programmi di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale, fermo restando che, nell’ambito del complessivo piano di investimenti presentato, la componente relativa al programma di investimenti produttivo deve rivestire carattere preponderante rispetto a quella relativa al progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale;


- programmi di formazione del personale, per un ammontare non superiore al 10% del programma di investimento produttivo.
LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro.
L’importo delle agevolazioni concedibili è determinato, nel rispetto delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, in funzione della tipologia di progetto, della localizzazione dell’iniziativa e della dimensione d’impresa.
L’importo, in valore nominale, delle predette agevolazioni non può in ogni caso
eccedere, nel suo complesso, il limite massimo del 75% delle spese ammissibili.
A seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea del regime di aiuti Investments in favour of a sustainable recovery (SA.102702), le agevolazioni relative al programma di investimenti produttivi possono essere richieste con l’applicazione delle disposizioni previste dalla sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”.
Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (ambiente@confcooperative.it), Capo Servizio Ambiente ed Energia.