Circolari

Circ. n. 54 - 2022

Relazione annuale sulla situazione energetica Italia

lunedì 5 settembre 2022

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La seconda parte è dedicata alle monografie di approfondimento dedicate ai seguenti argomenti:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le scorte petrolifere di sicurezza

 

 

 

 

 

Semplificare per accelerare la transizione energetica: il ruolo delle autorizzazioni negli investimenti in

rinnovabili

 

 

 

 

 

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Evoluzione del mercato e delle infrastrutture del gas naturale in Italia

L’offerta di energia: disponibilità energetica per fonte e dipendenza energetica dalle importazioni

Le imprese “energivore a forte consumo elettrico” in Italia

 

 

 

 

 

Le materie prime critiche per la transizione energetica

 

 

 

 

 

La terza parte contiene alcune appendici:

  • l’appendice A), di tipo statistico, dedicata ai principali fenomeni inerenti l’energia in Italia;
  • l’appendice B) che riporta in un “box” il confronto tra produzione statistica ordinaria e il monitoraggio

degli obiettivi sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica.

Con riferimento ai dati, si riportano di seguito alcuni elementi di SINTESI.

Nel 2021, il settore energetico italiano ha registrato una reazione positiva allo shock pandemico dell’anno precedente: la domanda primaria di energia è stata pari a 153.024 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio (ktep), con un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente.

L’approvvigionamento energetico del Paese è costituito per il 40,9% dal gas naturale, per il 32,9% dal petrolio e per il 19,5% dalle fonti energetiche rinnovabili (FER).

Nel settore elettrico è stato registrato un significativo calo della fonte idroelettrica (- 5,9% rispetto al 2020, principalmente a causa della diminuzione delle precipitazioni), che ha comunque contribuito alla produzione totale per il 15,7%. Sostenuto incremento, invece, per la fonte eolica (+10,8%); questa, e la fonte fotovoltaica, insieme hanno raggiunto la copertura del 16,1% della produzione lorda. Inoltre, gli impieghi finali di energia aumentano dell’11,4%; in particolare i trasporti segnano un aumento del 22,1%, l’industria del 6,7% e altri settori 7,4%.

La dipendenza energetica dall’estero, calcolata come percentuale del fabbisogno energetico nazionale soddisfatto con le importazioni nette si attesta al 74,9%. La produzione nazionale di fonti energetiche, pari a 36.402 ktep, è diminuita del 3,4% rispetto all’anno precedente.

 

 

 

 

 

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Relativamente alle fonti rinnovabili di energia (FER), nel 2021 queste hanno trovato ampia diffusione in Italia sia per la produzione di energia elettrica, sia per la produzione di calore, sia in forma di biocarburanti; complessivamente, l’incidenza delle FER sui consumi finali lordi è stimata intorno al 19%.

 

 

 

 

 

 

 

Il sistema italiano di incentivazione delle energie rinnovabili, in particolare nel settore elettrico, ha giocato un ruolo determinante nell’ultimo decennio per la diffusione degli impianti sul territorio e per il raggiungimento di alti livelli di penetrazione delle rinnovabili nel settore elettrico. A fine 2021 il totale degli impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili incentivati ha raggiunto il milione di unità, per una potenza di circa 38 GW e un’energia rinnovabile incentivata di 65 TWh.

Nel 2021, le ricadute occupazionali legate alla costruzione e installazione degli impianti da FER si sono attestate intorno alle 14.000 Unità di Lavoro (ULA) per le FER elettriche e alle

29.300 ULA per le FER termiche. L’occupazione legata alla gestione e manutenzione degli impianti esistenti è dell’ordine delle 34.000 ULA per il settore elettrico e delle 28.000 ULA per il settore termico.

Per quanto riguarda l’efficienza energetica, i risparmi energetici conseguiti nel precedente ciclo di obiettivi 2014-2020 sono stati pari a un risparmio cumulato di 23.241 ktep, pari al 91% dell’obbligo stabilito dall’art. 7 della Direttiva Efficienza Energetica.

Nel contesto di decarbonizzazione dell’energia, si segnala l’utilizzo della rete gas come vettore di energia rinnovabile, per mezzo di crescenti iniezioni di biometano, la cui produzione nazionale è passata dai 99 milioni di metri cubi del 2020 ai 159 del 2021. Si evidenzia anche la crescita del GNL come carburante nei trasporti pesanti che nel 2021 è stata pari a circa 230 milioni di metri cubi (+66 milioni di metri cubi rispetto al 2020).

Nel 2021, nel settore dei trasporti, i prodotti petroliferi hanno ricoperto ancora un ruolo predominante, costituendo circa il 90% dei consumi complessivi per trasporto, e in particolare il diesel (60%).

Il 93% dell’energia venduta in Italia per finalità di trasporto è stata acquistata da italiani e la rimanente parte direttamente da non residenti; gli italiani, d’altronde hanno comprato circa l’8% dell’energia utilizzata per i propri spostamenti direttamente all’estero; il 39,2% del consumo dei residenti per trasporto è stato effettuato dalle famiglie.

Nel 2021 le famiglie italiane hanno consumato 49.479 ktep di energia (il 5,8% in più rispetto all’anno precedente) spendendo 75,9 miliardi di euro (+17,4%). Il 65,9% dell’energia usata è per usi domestici e il restante 34,1% per trasporto privato. In termini monetari, il 57,6% della spesa energetica complessiva delle famiglie è per uso domestico e la rimanente parte per il trasporto.

 

 

 

 

 

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La spesa energetica della famiglia tipo ammonta a 3.308 € (con un aumento di 462 € rispetto al 2020) ed è riconducibile per il 46% all’acquisto di carburanti (incremento spesa di 164 €), per il 34% alla bolletta per il gas (in incremento di 151 €) e per il 19% alla bolletta elettrica (incremento di 148 €). Nello stesso anno la famiglia tipo ha contribuito con 107 €, ovvero con il 3% della propria spesa energetica complessiva, a finanziare gli incentivi per la promozione della sostenibilità.

 

 

 

 

 

 

 

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Nel 2020, sono state poco più di 2 milioni le famiglie italiane a versare in condizione di povertà energetica, pari a circa all’8,0%. Per il secondo anno consecutivo si è registrata una riduzione di tale dato.

Anche nel 2021 le imprese produttrici di energia elettrica hanno beneficiato di incentivi connessi alla produzione di fonti rinnovabili e assimilate, per un ammontare stimato pari a 5,8 miliardi di euro, su un valore complessivo di incentivi erogati pari a 9,8 miliardi di euro.

Nel 2021 il gettito delle imposte sull’energia in Italia è stato circa 42 miliardi di euro (il 5,5% del totale imposte e contributi sociali e il 2,4% del PIL), il 4,6% in più rispetto al 2020. E’ aumentata la quota dell’imposta sugli oli minerali e derivati (da 53,1% a 58,0%) e quella dei proventi derivanti dai permessi di emissione (dal 3,2% al 6,0%) a fronte di una quota ridotta delle imposte gravanti sull’uso dell’energia elettrica (dal 33,5% al 26,0%).

Il differenziale fra i prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale italiani e quelli europei, nel 2021, è rimasto positivo nonostante la ripresa del processo di convergenza che si era interrotto nel 2018. Si conferma un significativo premio pagato dalle imprese italiane per l’energia elettrica (fatto pari a 100 il prezzo medio della UE, le imprese italiane hanno pagato un prezzo di 119 punti per la classe IC, con consumi compresi tra 500 e 2.000 MWh) e uno per il gas acquistato dalle famiglie che, sebbene in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, ha segnato 120 punti per la classe D2, con consumi compresi tra 20 e 200 GJ contro i 100 punti della media UE.

I prezzi dei carburanti, nel 2021, sono risultati significativamente in aumento rispetto all’anno precedente. I prezzi medi industriali di benzina e gasolio sono cresciuti rispettivamente del 35,5% e del 29,8%, mentre il GPL ha registrato un incremento del 21,2%. Anche i prezzi medi al consumo si sono attestati su valori superiori al 2020 (con aumenti compresi tra il 12,8% della benzina e il 13,5% del diesel, mentre il GPL è aumentato del 16,4% circa) risentendo dell’aumento della componente industriale e dell’incremento indotto sulla componente fiscale attraverso l’applicazione dell’IVA.

Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (ambiente@confcooperative.it), Capo Servizio Ambiente ed Energia.