Come è noto, gli importi massimi dei prestiti sociali, per ciascun socio persona fisica, sono rivalutati con decreto ministeriale con cadenza triennale, ex art. 21, comma 6, legge n. 59/92, in base ai dati Istat.
L’ultima rivalutazione ufficiale, tuttavia, è avvenuta con D.M. del 1° aprile 2005.
Dopo tale data nessun decreto è stato emanato.
Nell’assenza pluriennale dell’apposito provvedimento ministeriale si tiene conto della risposta fornita alle Associazioni di categoria dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Direzione Generale della cooperazione, in data 14 maggio 1996 (allegata), in cui si afferma che “nonostante l’iter procedurale dei decreti ha comportato un ritardo nella loro emanazione, la decorrenza degli adeguamenti del capitale non può che essere individuata nell’inizio del nuovo triennio”.
Conseguentemente, essendo note le percentuali “delle variazioni dell’indice nazionale generale annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati, calcolate dall’ISTAT, si comunicano i nuovi limiti per il triennio 2025 – 2026 – 2027, applicabili dal 1° gennaio 2025 ai soci persone fisiche, che sono i seguenti:
- per i soci delle cooperative di manipolazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per quelle di produzione e lavoro e per le cooperative edilizie di abitazione: € 87.473,25 (nel triennio 2022-2024, pari a € 76.163,77);
- per i soci delle altre cooperative:
€ 43.736,62 (nel triennio 2022-2024, pari a € 38.081,88).