A distanza di poco più di un mese dall’entrata in vigore
della Legge di Bilancio 2020 il Governo con il decreto-legge in oggetto ha
provveduto a disciplinare le modalità
attuative della riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente, a
partire dal 1° LUGLIO 2020.
Come noto(1), era stata appunto la legge 160/2019 (art. 1, comma
7) ad aver previsto la costituzione del “Fondo
per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti” con una
dotazione di risorse di 3 miliardi di euro per il 2020 e di 5 miliardi a
decorrere dal 2021.
Ricordiamo che la misura andrà ad impattare,
restringendolo, sul cuneo fiscale solo del singolo lavoratore (non direttamente
per l’impresa). Inoltre, il decreto-legge emanato è suscettibile di eventuali
modifiche in sede di conversione parlamentare.
Il provvedimento individua puntualmente le platee di lavoratori e le entità, oltre che le
modalità tecniche, di tale riduzione fiscale.
In
realtà il provvedimento incide sia (art.
1) mediante il rafforzamento e l’estensione dal secondo
semestre 2020 di una misura strutturale già presente da anni nel nostro
ordinamento quale il bonus IRPEF 80 € sia (art. 2) attraverso l’introduzione
– in questo caso non a regime, ma valida e limitata solo al periodo 1 luglio/31
dicembre 2020 – di detrazioni fiscali a beneficio di lavoratori cui non spetta
il bonus Irpef, ma comunque fino ad un massimo di reddito pari a 40 mila euro.
Complessivamente lo schema di riduzione articolato per fasce di reddito che si viene a
determinare dal 1° luglio è così riassumibile:
-
per chi ha un reddito annuo fino
a 26.600 euro lordi il bonus IRPEF di 80 euro già in vigore aumenta a 100 euro mensili – riduzione
strutturale;
-
coloro che percepiscono un
reddito da 26.600 euro a 28.000 euro, beneficeranno per la prima volta interamente
del bonus IRPEF con un incremento di 100 euro al mese in busta paga – riduzione
strutturale;
-
per i redditi a partire da 28.000
euro, si introduce una detrazione fiscale equivalente di 100 euro che decresce
fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000
euro – riduzione solo su secondo semestre 2020;
-
oltre la soglia di 35 mila euro,
l’importo della detrazione continua a decrescere fino ad azzerarsi al
raggiungimento dei 40.000 euro di reddito - riduzione solo su secondo
semestre 2020.
A livello pratico-operativo in entrambi i primi due
articoli vengono indicate le modalità con cui i sostituti d’imposta saranno
chiamati a gestire i relativi adempimenti.
Vale infine sottolineare che sia l’art. 1 sia l’art. 2
del provvedimento richiamano che tali novità sono introdotte rispettivamente “Nelle more di una revisione
degli strumenti di
sostegno al reddito ..” e “In
vista di una
revisione strutturale del
sistema delle detrazioni fiscali…”,
a testimonianza di come l’insieme degli interventi varati potrebbe essere in
seguito incardinato nel quadro complessivo di una riforma fiscale che il
Governo sta dichiarando di voler affrontare a breve.
(1)
Si
veda circolare del Dipartimento Politico Sindacale n. 1 del 20 gennaio 2020 -
prot. n. 163.