Con il
decreto interministeriale 4 agosto 2021 (in allegato 2) sono state approvate le
Linee
guida per la predisposizione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) a
completamento della disciplina approvata con decreto 12 maggio 2021 che ha
definito le funzioni del mobility manager, il soggetto individuato all’interno
dell’azienda per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità delle
persone.
In considerazione
dell’evoluzione normativa e degli adempimenti connessi, sembra utile fornire
uno schema di riferimento.
INDICE DEGLI ARGOMENTI
1.
Riferimenti normativi 2
2. Oggetto della disciplina ed
adempimenti 2
3. Chi è e cosa fa il mobility manager 3
4. Cosa è il Piano degli
spostamenti casa lavoro (PSCL) 4
5. Misure premianti e
strumenti di agevolazione 6
(decreti e normativa indicata in
allegato)
-
art. 229, comma 4, decreto-legge 19
maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro
e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza
epidemiologica da COVID-19) - Misure per incentivare la mobilità
sostenibile
-
decreto del Ministro della transizione
ecologica di concerto con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità
sostenibili 12 maggio 2021, Modalità attuative delle disposizioni relative
alla figura del mobility manager
-
decreto dirett. 4 agosto 2021, Linee
guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti
casa-lavoro (PSCL)
Con l’art. 229, comma 4, del decreto-legge n.34 del
2020 sono stati previsti a carico di imprese e pubbliche amministrazioni con
singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un
capoluogo di provincia ovvero in un comune con popolazione superiore a 50.000
abitanti:
a) l’obbligo di nomina di un mobility
manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di
decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni
ottimali di mobilità sostenibile;
b) l’obbligo di
adozione entro il 31 dicembre di ogni anno di un Piano degli spostamenti
casa lavoro (PSCL) (per il primo anno, ai sensi dell’articolo 9 del DM 12
maggio 2021, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso,
vale a dire entro
il 23
novembre 2021). Il PSCL deve essere adottato in ogni
ente o azienda con apposito atto/provvedimento secondo le regole proprie di
ciascuna unità organizzativa interessata e va trasmesso al comune territorialmente competente entro quindici giorni
dall'adozione.
Per
l’individuazione dei soggetti obbligati, ai fini della verifica del numero dei dipendenti in ogni
singola unità locale, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto
ministeriale 12 maggio 2021, si considerano come dipendenti le persone che,
seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana
continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di
servizi o di forme quali distacco, comando o altro.
La finalità della nuova
disciplina è quella di consentire la riduzione strutturale e permanente dell'impatto ambientale
derivante dal traffico veicolare privato nelle aree urbane e
metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e
gestione della domanda di mobilità riducendo l'uso del veicolo privato
individuale a motore negli spostamenti sistematici casa-lavoro e favorendo il
decongestionamento del traffico veicolare.
Il mobility
manager svolge funzioni di supporto professionale continuativo alle
attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di
soluzioni ottimali di mobilità sostenibile e viene nominato tra soggetti in
possesso di un'elevata e riconosciuta competenza professionale o comprovata
esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela
dell'ambiente.
Il DM 12
maggio 2021 distingue il:
a) «mobility
manager aziendale»: figura specializzata nel governo
della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile
nell'ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente;
b) «mobility
manager d'area»: figura specializzata nel supporto al
comune territorialmente competente, presso il quale è nominato nella
definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile e nello
svolgimento di attività di raccordo tra i mobility manager aziendali.
Il mobility manager aziendale svolge le
seguenti funzioni:
a) promozione, attraverso l'elaborazione del
PSCL, della realizzazione di interventi per l'organizzazione e la gestione
della domanda di mobilità del personale dipendente;
b) supporto all'adozione del PSCL, verifica
dell'attuazione e dell’adeguamento del piano anche sulla base delle indicazioni
ricevute dal comune;
c) cura dei
rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione
degli spostamenti del personale dipendente;
d) attivazione di iniziative di informazione,
divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile e promozione
con il mobility manager d'area di azioni di formazione e indirizzo per
incentivare l'uso della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto
pubblico e dei servizi ad esso complementari e integrativi anche a carattere
innovativo;
e) supporto al mobility manager d'area
nella promozione di interventi sul territorio.
Il mobility manager d'area svolge le seguenti funzioni:
a) attività di raccordo tra i mobility
manager aziendali del territorio;
b) supporto al comune di riferimento nella
definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile;
c) acquisizione dei dati relativi
all'origine/destinazione ed agli orari di ingresso e di uscita dei dipendenti e
degli studenti forniti dai mobility manager aziendali e scolastici e
trasferimento dei dati in argomento agli enti programmatori dei servizi
pubblici di trasporto comunali e regionali.
Il PSCL
rappresenta lo strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici
casa-lavoro del personale dipendente di una singola unità locale lavorativa al
fine di ridurre il traffico veicolare privato. Il Piano individua:
a) le misure
utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso
forme di mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo
privato a motore, sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei
dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di
trasporto presente nel territorio interessato;
b) i
benefici conseguibili con l'attuazione delle misure previste, valutando i
vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento,
costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l'impresa o la pubblica
amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché
per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.
I contenuti
minimi di un PSCL sono riportati nell’allegato 1 delle Linee guida adottate con
il decreto del 4 agosto 2021. In particolare, il Piano si compone di:
a) una parte informativa e di analisi, in cui sono
riportate
-
l’analisi delle condizioni strutturali
dell’azienda
-
l’analisi dell’offerta di trasporto
-
l’analisi degli spostamenti casa-lavoro
-
l’analisi della propensione al cambiamento negli
spostamenti casa-lavoro
b) una parte progettuale in
cui sono riportate:
-
la definizione dei benefici conseguibili con l’attuazione
delle misure (secondo la metodologia indicata nell’allegato 4 delle Linee
guida)
c) il programma di implementazione ed il programma
di monitoraggio
Al fine di
predisporre la parte informativa e di
analisi, per ciascuna sede di lavoro, con più di 100 dipendenti, è necessario
rilevare le condizioni strutturali ed organizzative dell’azienda ed analizzare
l’offerta di trasporto, al fine di comprendere i principali elementi
qualitativi e quantitativi riferiti a servizi, infrastrutture e risorse
dedicate alla mobilità dei dipendenti. È necessario rilevare, inoltre,
attraverso una specifica campagna di indagine, gli elementi utili a comprendere
le abitudini e le esigenze di spostamento dei dipendenti e la loro propensione
al cambiamento verso forme di mobilità sostenibili.
Gli allegati
2 e 3 delle Linee guida adottate con decreto 4 agosto 2021 definiscono una scheda
informativa sulle condizioni strutturali aziendali e sull’offerta di trasporto
ed una scheda informativa sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.
Con riferimento
alla Parte progettuale, le misure da proporre devono scaturire dall’incrocio
tra la domanda di trasporto analizzata attraverso il questionario ai dipendenti
e l’offerta di servizi aziendali e pubblici, tenendo opportunamente in conto la
propensione al cambiamento dichiarata dai dipendenti, nonché le risorse
aziendali disponibili. L’obiettivo deve essere quello di incentivare
comportamenti virtuosi e di orientare gli spostamenti casa-lavoro dei
dipendenti verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale
del veicolo privato, contribuendo al decongestionamento del traffico.
Le linee guida
suggeriscono alcune possibili misure:
a) al fine di disincentivare l’uso individuale dell’auto privata:
-
introduzione di un servizio di navetta aziendale
-
auto aziendali su prenotazione
-
razionalizzazione nell’uso dei parcheggi
auto/moto interni favorendo l’uso di mezzi condivisi
-
tariffazione delle aree di sosta aziendali
-
predisposizione di parcheggi aziendali gratuiti
per i dipendenti che condividono l’auto
-
creazione di app e/o spazi dedicati su intranet
per la gestione del carpooling aziendale
-
istituzione di "buoni mobilità" per i dipendenti
che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative
all’uso dell’autovettura privata.
b) al fine di favorire l’uso del trasporto pubblico:
-
richiesta di miglioramento delle linee TPL che
effettuano servizio nei pressi dell’azienda
-
richiesta di nuove linee o nuove fermate di
collegamento tra i principali snodi del TPL e la sede dell’azienda
-
convenzioni con le aziende di TPL al fine di
fornire abbonamenti gratuiti o a prezzi agevolati per i dipendenti
c) al fine di favorire la mobilità ciclabile o la micromobilità:
-
realizzazione di stalli per biciclette custoditi
o videosorvegliati, di spazi dedicati ai monopattini elettrici, di stazioni di
ricarica elettrica per e-bike e monopattini
-
realizzazione di spogliatoi con docce per i
dipendenti
-
acquisto di bici aziendali per utilizzo su
prenotazione
-
convenzioni con aziende di bikesharing e
micromobilità condivisa al fine di fornire servizi di bikesharing o
micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti
-
richieste di interventi di messa in sicurezza
degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi
aziendali
d) al fine di ridurre la domanda di mobilità:
-
redazione di un piano per favorire lo smart
working o per favorire il co-working in sedi di prossimità a residenze/domicili
dei dipendenti.
e) al fine di sensibilizzare i dipendenti:
-
corsi di formazione e iniziative di
sensibilizzazione
-
incentivi all’utilizzo di app per il
monitoraggio degli spostamenti
Nell'ambito
dei programmi di finanziamento per la realizzazione di interventi di mobilità
sostenibile promossi dal Ministero della transizione ecologica, dal Ministero
delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ovvero congiuntamente, può
essere assegnata una premialità ai comuni che presentano un progetto derivante
dalla integrazione e dal coordinamento di più PSCL relativi al proprio
territorio.
Inoltre, al
fine di ottimizzare le politiche locali di mobilità sostenibile, il Comune, con
il supporto del mobility manager d'area, può stipulare con l'impresa o
la pubblica amministrazione che ha adottato il PSCL, intese e accordi per una
migliore implementazione del Piano.
Nel rinviare alla lettura della documentazione
allegata per maggiori dettagli, si segnala che per qualsiasi chiarimento o
informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (prosperoni.m@confcooperative.it), Capo
Servizio Ambiente ed Energia.