Circolari

Circ. n. 46/2021

Mobilità sostenibile – Disciplina del Mobility manager ed adempimenti

giovedì 16 settembre 2021

Con il decreto interministeriale 4 agosto 2021 (in allegato 2) sono state approvate le Linee guida per la predisposizione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) a completamento della disciplina approvata con decreto 12 maggio 2021 che ha definito le funzioni del mobility manager, il soggetto individuato all’interno dell’azienda per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità delle persone.

In considerazione dell’evoluzione normativa e degli adempimenti connessi, sembra utile fornire uno schema di riferimento.

 

INDICE DEGLI ARGOMENTI

1. Riferimenti normativi 2

2. Oggetto della disciplina ed adempimenti 2

3.  Chi è e cosa fa il mobility manager  3

4. Cosa è il Piano degli spostamenti casa lavoro (PSCL) 4

5. Misure premianti e strumenti di agevolazione  6

 

1. Riferimenti normativi

(decreti e normativa indicata in allegato)

  • art. 229, comma 4, decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19) - Misure per incentivare la mobilità sostenibile

  • decreto del Ministro della transizione ecologica di concerto con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili 12 maggio 2021, Modalità attuative delle disposizioni relative alla figura del mobility manager

  • decreto dirett. 4 agosto 2021, Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)

     

2. Oggetto della disciplina ed adempimenti

Con l’art. 229, comma 4, del decreto-legge n.34 del 2020 sono stati previsti a carico di imprese e pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia ovvero in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti:

a) l’obbligo di nomina di un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile;

b) l’obbligo di adozione entro il 31 dicembre di ogni anno di un Piano degli spostamenti casa lavoro (PSCL) (per il primo anno, ai sensi dell’articolo 9 del DM 12 maggio 2021, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, vale a dire entro il 23 novembre 2021). Il PSCL deve essere adottato in ogni ente o azienda con apposito atto/provvedimento secondo le regole proprie di ciascuna unità organizzativa interessata e va trasmesso al comune territorialmente competente entro quindici giorni dall'adozione.

Per l’individuazione dei soggetti obbligati, ai fini della verifica del numero dei dipendenti in ogni singola unità locale, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto ministeriale 12 maggio 2021, si considerano come dipendenti le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro.

La finalità della nuova disciplina è quella di consentire la riduzione strutturale e permanente dell'impatto ambientale derivante dal traffico veicolare privato nelle aree urbane e metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità riducendo l'uso del veicolo privato individuale a motore negli spostamenti sistematici casa-lavoro e favorendo il decongestionamento del traffico veicolare.

 

 

3.  Chi è e cosa fa il mobility manager

Il mobility manager svolge funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile e viene nominato tra soggetti in possesso di un'elevata e riconosciuta competenza professionale o comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o della tutela dell'ambiente.

Il DM 12 maggio 2021 distingue il:

a) «mobility manager aziendale»: figura specializzata nel governo della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile nell'ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente;

b) «mobility manager d'area»: figura specializzata nel supporto al comune territorialmente competente, presso il quale è nominato nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile e nello svolgimento di attività di raccordo tra i mobility manager aziendali.

Il mobility manager aziendale svolge le seguenti funzioni:

a)  promozione, attraverso l'elaborazione del PSCL, della realizzazione di interventi per l'organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente;

b)  supporto all'adozione del PSCL, verifica dell'attuazione e dell’adeguamento del piano anche sulla base delle indicazioni ricevute dal comune;

c) cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente;

d)  attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile e promozione con il mobility manager d'area di azioni di formazione e indirizzo per incentivare l'uso della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi ad esso complementari e integrativi anche a carattere innovativo;

e)  supporto al mobility manager d'area nella promozione di interventi sul territorio.

Il mobility manager d'area svolge le seguenti funzioni:

a)  attività di raccordo tra i mobility manager aziendali del territorio;

b)  supporto al comune di riferimento nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile;

c)  acquisizione dei dati relativi all'origine/destinazione ed agli orari di ingresso e di uscita dei dipendenti e degli studenti forniti dai mobility manager aziendali e scolastici e trasferimento dei dati in argomento agli enti programmatori dei servizi pubblici di trasporto comunali e regionali.

 

4. Cosa è il Piano degli spostamenti casa lavoro (PSCL)

Il PSCL rappresenta lo strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici casa-lavoro del personale dipendente di una singola unità locale lavorativa al fine di ridurre il traffico veicolare privato. Il Piano individua:

a) le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presente nel territorio interessato;

b) i benefici conseguibili con l'attuazione delle misure previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l'impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

I contenuti minimi di un PSCL sono riportati nell’allegato 1 delle Linee guida adottate con il decreto del 4 agosto 2021. In particolare, il Piano si compone di:

a) una parte informativa e di analisi, in cui sono riportate

  • l’analisi delle condizioni strutturali dell’azienda

  • l’analisi dell’offerta di trasporto

  • l’analisi degli spostamenti casa-lavoro

  • l’analisi della propensione al cambiamento negli spostamenti casa-lavoro

    b) una parte progettuale in cui sono riportate:

  • la progettazione e la descrizione delle misure

  • la definizione dei benefici conseguibili con l’attuazione delle misure (secondo la metodologia indicata nell’allegato 4 delle Linee guida)

    c) il programma di implementazione ed il programma di monitoraggio

    Al fine di predisporre la parte informativa e di analisi, per ciascuna sede di lavoro, con più di 100 dipendenti, è necessario rilevare le condizioni strutturali ed organizzative dell’azienda ed analizzare l’offerta di trasporto, al fine di comprendere i principali elementi qualitativi e quantitativi riferiti a servizi, infrastrutture e risorse dedicate alla mobilità dei dipendenti. È necessario rilevare, inoltre, attraverso una specifica campagna di indagine, gli elementi utili a comprendere le abitudini e le esigenze di spostamento dei dipendenti e la loro propensione al cambiamento verso forme di mobilità sostenibili.

    Gli allegati 2 e 3 delle Linee guida adottate con decreto 4 agosto 2021 definiscono una scheda informativa sulle condizioni strutturali aziendali e sull’offerta di trasporto ed una scheda informativa sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.

    Con riferimento alla Parte progettuale, le misure da proporre devono scaturire dall’incrocio tra la domanda di trasporto analizzata attraverso il questionario ai dipendenti e l’offerta di servizi aziendali e pubblici, tenendo opportunamente in conto la propensione al cambiamento dichiarata dai dipendenti, nonché le risorse aziendali disponibili. L’obiettivo deve essere quello di incentivare comportamenti virtuosi e di orientare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato, contribuendo al decongestionamento del traffico.

    Le linee guida suggeriscono alcune possibili misure:

    a) al fine di disincentivare l’uso individuale dell’auto privata:

  • introduzione di un servizio di navetta aziendale

  • auto aziendali su prenotazione

  • razionalizzazione nell’uso dei parcheggi auto/moto interni favorendo l’uso di mezzi condivisi

  • tariffazione delle aree di sosta aziendali

  • predisposizione di parcheggi aziendali gratuiti per i dipendenti che condividono l’auto

  • creazione di app e/o spazi dedicati su intranet per la gestione del carpooling aziendale

  • istituzione di "buoni mobilità" per i dipendenti che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’autovettura privata.

    b) al fine di favorire l’uso del trasporto pubblico:

  • richiesta di miglioramento delle linee TPL che effettuano servizio nei pressi dell’azienda

  • richiesta di nuove linee o nuove fermate di collegamento tra i principali snodi del TPL e la sede dell’azienda

  • convenzioni con le aziende di TPL al fine di fornire abbonamenti gratuiti o a prezzi agevolati per i dipendenti

    c) al fine di favorire la mobilità ciclabile o la micromobilità:

  • realizzazione di stalli per biciclette custoditi o videosorvegliati, di spazi dedicati ai monopattini elettrici, di stazioni di ricarica elettrica per e-bike e monopattini

  • realizzazione di spogliatoi con docce per i dipendenti

  • acquisto di bici aziendali per utilizzo su prenotazione

  • convenzioni con aziende di bikesharing e micromobilità condivisa al fine di fornire servizi di bikesharing o micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti

  • richieste di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali

    d) al fine di ridurre la domanda di mobilità:

  • redazione di un piano per favorire lo smart working o per favorire il co-working in sedi di prossimità a residenze/domicili dei dipendenti.

    e) al fine di sensibilizzare i dipendenti:

  • corsi di formazione e iniziative di sensibilizzazione

  • incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti

 

5. Misure premianti e strumenti di agevolazione

Nell'ambito dei programmi di finanziamento per la realizzazione di interventi di mobilità sostenibile promossi dal Ministero della transizione ecologica, dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ovvero congiuntamente, può essere assegnata una premialità ai comuni che presentano un progetto derivante dalla integrazione e dal coordinamento di più PSCL relativi al proprio territorio.

Inoltre, al fine di ottimizzare le politiche locali di mobilità sostenibile, il Comune, con il supporto del mobility manager d'area, può stipulare con l'impresa o la pubblica amministrazione che ha adottato il PSCL, intese e accordi per una migliore implementazione del Piano.

 

 Nel rinviare alla lettura della documentazione allegata per maggiori dettagli, si segnala che per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (prosperoni.m@confcooperative.it), Capo Servizio Ambiente ed Energia.