Circolari

Circ. n. 45 - 2022

Agrivoltaico – Linee guida ed apertura consultazione – scadenza 12 luglio 2022 ore 12.00

Nell’ambito del gruppo di lavoro composto da CREA, GSE, Ministero della transizione ecologica e RSE, sono state ultimate le linee guida in materia di impianti agrivoltaici, su cui il Ministero ha aperto una consultazione (scadenza fissata il 12 luglio 2022 ore 12.00).

La consultazione mira a verificare se, rispetto a quanto indicato nel documento di consultazione e nelle linee guida (in allegato) vi siano altri requisiti che potrebbero essere inclusi al fine di sviluppare soluzioni impiantistiche che siano adatte anche agli sviluppi tecnologici previsti nei prossimi anni in questo settore e capaci di rispondere alla necessità di ottimizzare la coesistenza dell’attività agricola e della generazione di energia rinnovabile.

Le parti interessate sono invitate a rispondere entro il 12 luglio 2022 p.v. inviando le proprie osservazioni all’indirizzo di posta elettronica PEC cee@pec.mite.gov.it. utilizzando il Modulo di adesione alla consultazione allegato e come oggetto alla mail “Consultazione M2C2 investimento 1.1 Agro-voltaico.

La modulistica ed il materiale di riferimento sono disponibili all’indirizzo: https://www.mite.gov.it/notizie/impianti-agri-voltaici-al-la-consultazione-sulla-misura-pnrr.

Si riportano di seguito alcuni elementi di interesse.

 

 

PREMESSE

Nel documento è evidenziato come occorra considerare che un sistema agrivoltaico è un sistema complesso, essendo allo stesso tempo un sistema energetico ed agronomico e che, in via generale, la prestazione legata al fotovoltaico e quella legata alle attività agricole risultano in opposizione. 

È dunque importante fissare dei parametri e definire requisiti volti a conseguire prestazioni ottimizzate sul sistema complessivo, considerando sia la dimensione energetica sia quella agronomica.

 

OBIETTIVO DELLE LINEE GUIDA

L’obiettivo delle linee guida è quello di definire le caratteristiche minime ed i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico, sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere agli incentivi PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici, al fine di garantire un’interazione più sostenibile fra produzione energetica e produzione agricola.

Al riguardo, si ricorda che le risorse finanziarie disponibili per la misura a valere sul PNRR sono pari a circa 1,1 Miliardi di € e sono destinate a finanziare a fondo perduto una parte dei costi di realizzazione degli impianti agrivoltaici.  All’incentivo a fondo perduto a valere sulle risorse del PNRR, è affiancato un incentivo tariffario, definito sulla base di procedure competitive al ribasso rispetto a una tariffa posta a base d’asta. In base a tale indicatore è formata la graduatoria che permette l’accesso al beneficio.

Le risorse saranno pertanto assegnate mediante procedure competitive, prevedendo un bando l’anno nel periodo 2022-2023 ed un eventuale bando nel 2024 per impiegare contingenti di potenza o risorse economiche non assegnate nei precedenti.

Il primo bando è previsto entro dicembre 2022 con un periodo di apertura di 60 giorni.

 

OGEETTO DELLA CONSULTAZIONE

È previsto che il finanziamento di impianti agrivoltaici possa essere riconosciuto ad impianti che rispettino i seguenti requisiti minimi.

Requisiti impiantistici

  • potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW;
  • superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento;
  • superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico (LAOR) non è superiore al 40%;
  • altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole (o zootecniche) anche sotto ai moduli fotovoltaici e rispetta, in ogni caso, i valori minimi di seguito riportati:
  • 1,3 metri nel caso di attività zootecnica e impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli in posizione verticale fissa (altezza minima per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame);
  • 2,1 metri nel caso di attività colturale (altezza minima per consentire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione).

- rispetto dei requisiti previsti dalle linee guida CREA-GSE relativi al sistema di monitoraggio.

 

Requisiti di esercizio:

Sul terreno oggetto dell’intervento deve essere garantita la continuità dell’attività agricola e pastorale. Il rispetto di tale condizione è verificato con le modalità stabilite dalle linee guida CREA-GSE.

La produzione elettrica specifica dell’impianto agrivoltaico non deve essere inferiore al 60% della producibilità elettrica attesa di un impianto fotovoltaico di riferimento, costituito da un impianto costruito a terra.

 

NOZIONE DI IMPIANTO AGRIVOLTAICO

Nel dettaglio, le linee guida distinguono:

  • impianto agrivoltaico (o agrovoltaico, o agro-fotovoltaico): impianto fotovoltaico che adotta soluzioni volte a preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale sul sito di installazione;
  • impianto agrivoltaico avanzato: impianto agrivoltaico che, in conformità a quanto stabilito dall'articolo 65, comma 1-quater e 1-quinquies, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, e ss. mm.:
  1. adotta soluzioni integrative innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
  2. prevede la contestuale realizzazione di sistemi di monitoraggio che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate, il recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici.
  • Sistema agrivoltaico avanzato: sistema complesso composto dalle opere necessarie per lo svolgimento di attività agricole in una data area e da un impianto agrivoltaico installato su quest’ultima che, attraverso una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, integri attività agricola e produzione elettrica, e che ha lo scopo di valorizzare il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi, garantendo comunque la continuità delle attività agricole proprie dell'area.

 

REQUISITI

Nelle Linee guida vengono definiti ed analizzati i seguenti requisiti:

  • REQUISITO A: Il sistema è progettato e realizzato in modo da adottare una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, tali da consentire l’integrazione fra attività agricola e produzione elettrica e valorizzare il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi;
  • REQUISITO B: Il sistema agrivoltaico è esercito, nel corso della vita tecnica, in maniera da garantire la produzione sinergica di energia elettrica e prodotti agricoli e non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale;
  • REQUISITO C: L’impianto agrivoltaico adotta soluzioni integrate innovative con moduli elevati da terra, volte a ottimizzare le prestazioni del sistema agrivoltaico sia in termini energetici che agricoli;
  • REQUISITO D: Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio che consenta di verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate;
  • REQUISITO E: Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio che, oltre a rispettare il requisito D, consenta di verificare il recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici.

Il rispetto dei requisiti A, B è necessario per definire un impianto fotovoltaico realizzato in area agricola come “agrivoltaico”.

Il rispetto dei requisiti A, B, C e D è necessario per soddisfare la definizione di “impianto agrivoltaico avanzato” e, in conformità a quanto stabilito dall'articolo 65, comma 1-quater e 1-quinquies, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, classificare l’impianto come meritevole dell’accesso agli incentivi statali a valere sulle tariffe elettriche.

Il rispetto dei A, B, C, D ed E sono pre-condizione per l’accesso ai contributi del PNRR, fermo restando che, nell’ambito dell’attuazione della misura Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1 “Sviluppo del sistema agrivoltaico”, come previsto dall’articolo 12, comma 1, lettera f) del decreto legislativo n. 199 del 2021, potranno essere definiti ulteriori criteri in termini di requisiti soggettivi o tecnici, fattori premiali o criteri di priorità.

 

CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI SISTEMI AGRIVOLTAICI E DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO

I sistemi agrivoltaici possono essere caratterizzati da diverse configurazioni spaziali (più o meno dense) e gradi di integrazione ed innovazione differenti, al fine di massimizzare le sinergie produttive tra i due sottosistemi (fotovoltaico e colturale), e garantire funzioni aggiuntive alla sola produzione energetica e agricola, finalizzate al miglioramento delle qualità ecosistemiche dei siti.

 

Superficie minima per l’attività agricola Un parametro fondamentale ai fini della qualifica di un sistema agrivoltaico è la continuità dell’attività agricola, In quest’ottica le linee guida precisano che si dovrebbe garantire sugli appezzamenti oggetto di intervento (superficie totale del sistema agrivoltaico, Stot) che almeno il 70% della superficie sia destinata all’attività agricola, nel rispetto delle Buone Pratiche Agricole (BPA).

 

Continuità dell’attività agricola

Gli elementi da valutare nel corso dell’esercizio dell’impianto, volti a comprovare la continuità dell’attività agricola, sono:

  1. l’esistenza e la resa della coltivazione
  2. il mantenimento dell’indirizzo produttivo
  3. producibilità elettrica minima

 

Alcuni requisiti ai fini dell’accesso agli incentivi

il DL 77/2021 ha previsto che, ai fini della fruizione di incentivi statali, sia installato un adeguato sistema di monitoraggio che permetta di verificare le prestazioni del sistema agrivoltaico con particolare riferimento alle seguenti condizioni di esercizio (REQUISITO D):

D.1) il risparmio idrico;

D.2) la continuità dell’attività agricola, ovvero: l’impatto sulle colture, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture o allevamenti e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.

Il PNRR prevede quindi il monitoraggio dei seguenti ulteriori parametri (REQUISITO E):

E.1) il recupero della fertilità del suolo;

E.2) il microclima;

E.3) la resilienza ai cambiamenti climatici.

Infine, per monitorare il buon funzionamento dell’impianto fotovoltaico e, dunque, in ultima analisi la virtuosità della produzione sinergica di energia e prodotti agricoli, è importante la misurazione della produzione di energia elettrica.

 

Caratteristiche del soggetto che realizza il progetto

Una delle opzioni da prendere in considerazione è quella di individuare un perimetro di soggetti che meglio si adattano a realizzare la produzione combinata di energia e prodotti agricoli. In tal senso possono essere considerati come possibili beneficiari, uno o più dei soggetti indicati nel seguito:

  • Soggetto A: Impresa agricola (singola o associata), che realizza il progetto al fine di contenere i propri costi di produzione, utilizzando terreni agricoli di proprietà. In tal caso, è ipotizzabile il mantenimento dell’attività agricola prevalente ai fini PAC
  • Soggetto B: Associazione Temporanea di Imprese (ATI), formata da imprese del settore energia e da una o più imprese agricole che, mediante specifico accordo, mettono a disposizione i propri terreni per la realizzazione dell’impianto agrivoltaico. Le imprese agricole saranno interessate a utilizzare quota parte dell’energia elettrica prodotta per i propri cicli produttivi agricoli, anche tramite realizzazione di comunità energetiche.