Nell’ambito del Tavolo tecnico aperto con le rappresentanze di CGIL, CISL e UIL per dare attuazione ai punti individuati nell’Accordo Interconfederale 12 dicembre 2018 “Linee guida per la Riforma delle Relazioni Industriali” in allegato, è stato deciso di dare specifica attenzione, attraverso un Avviso Comune, all’impegno preso con la firma del Protocollo sicurezza 24 aprile 2020.
Ci riferiamo, in particolare, al punto 13 che stabilisce:
13-AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE
- È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.
- Laddove, per la particolare tipologia di impresa e per il sistema delle relazioni sindacali, non si desse luogo alla costituzione di comitati aziendali, verrà istituito, un Comitato Territoriale composto dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza, laddove costituiti, con il coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.
- Potranno essere costituiti, a livello territoriale o settoriale, ad iniziativa dei soggetti firmatari del presente Protocollo, comitati per le finalità del Protocollo, anche con il coinvolgimento delle autorità sanitaria locali e degli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il contrasto della diffusione del COVID19.
Nello specifico, oltre a richiamare gli impegni già presi nel 2018 con l’Accordo già richiamato proprio in materia di sicurezza sul lavoro, c’è l’esplicitazione della responsabilità comune nel promuove attraverso le strutture territoriali i COMITATI PARITETICI TERRITORIALI dedicati specificatamente alla verifica del rispetto delle regole stabilite dal Protocollo sicurezza nazionale.
Come noto, i Comitati territoriali andranno costituiti qualora non si desse luogo ai Comitati aziendali con le rappresentanze sindacali presenti in azienda.
La scelta di come strutturare il Comitato è stata volutamente lasciata alla valutazione dei territori interessati, per cui potrà essere sia di carattere provinciale, interprovinciale o regionale.
Segnatamente, il Comitato dovrà:
- Monitorare sull’applicazione e sulla verifica delle regole previste dal summenzionato Protocollo nelle cooperative del territorio interessato nelle quali non sia già stato costituito un comitato aziendale;
- Fornire supporto alle cooperative attraverso indicazioni operative e materiale informativo per l’applicazione del Protocollo di Sicurezza anti-contagio;
- Ulteriori compiti che le parti possono condividere a livello territoriale.
Per quanto riguarda i Comitati aziendali già costituiti, si auspica la predisposizione di un accordo interno anti-contagio, salvaguardando quanto già applicato in azienda e che faccia salvi tutti i comportamenti più virtuosi messi in atto dalle cooperative che, per esempio, abbiano adottato o adotteranno il Protocollo CONFCOOPERATIVE.
Sono parimenti salvaguardati tutti i protocolli di settore e territoriali esistenti in materia o che verranno stipulati da qui in avanti.
Infine, ricordiamo che la corretta applicazione del Protocollo nazionale 24 aprile, delle intese settoriali e degli accordi regionali sono il discrimine per adempiere all’obbligo di quanto indicato dall’articolo 2087 del codice civile che dice:
“L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro [Cost. 37, 41].”
Pertanto, il datore di lavoro deve adottare tutte le misure idonee a prevenire sia i rischi insiti all'ambiente di lavoro, sia quelli derivanti da fattori esterni e inerenti al luogo in cui tale ambiente si trova, atteso che la sicurezza del lavoratore è un bene di rilevanza costituzionale.
Infatti, la responsabilità del datore di lavoro è ipotizzabile solo in caso di violazione della legge o di obblighi derivanti dalle conoscenze sperimentali o tecniche che, nel caso dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, si possono identificare nei protocolli e nelle linee guida governativi e regionali.
Si allega alla presente il testo dell’Avviso Comune e si resta a disposizione per ogni ulteriore supporto.