Con la circolare in
oggetto l’INPS emana ulteriori indicazioni sull’operatività del FIS (fondo
d’integrazione salariale) fornendo una disamina complessiva del nuovo strumento
che, come noto, è dedicato a tutte quelle imprese cooperative che non sono
ricomprese nel campo di applicazione degli ammortizzatori ordinari.
Frutto della riforma
complessiva degli ammortizzatori sociali attuata dal Jobs Act con il decreto
legislativo n. 148/2015, con questo Fondo è stato introdotto un nuovo strumento
di ammortizzazione che, pagato dalle imprese, rende generale e universale la
copertura sociale delle forme di sostegno al reddito in caso di necessità.
Trattandosi di un
tema particolarmente tecnico, si ritiene
più produttivo valorizzare quanto elaborato congiuntamente con ICN allegando alla presente la loro
circolare.
In questa sede preme
evidenziare che la circolare INPS fornisce un riepilogo della normativa e degli
interventi che si sono susseguiti dal 2014 ad oggi. Il FIS infatti, costituisce
la prosecuzione del Fondo di solidarietà residuale per il quale le imprese
hanno versato i contributi dal 2014 e ricevuto prestazioni soltanto dal 18-12-2015,
data di costituzione del Comitato amministratore.
Ricordiamo che
inizialmente il Fondo residuale era rivolto alle sole imprese. Il Dlgs. n.148/2015
prende invece a riferimento i “datori di lavoro” (anche non organizzati in
forma di impresa) demandando ad un successivo decreto l’entrata a regime del FIS.
Con il DM n. 94343 (in vigore da marzo 2016) ufficializzando la platea dei
datori di lavoro destinatari, si stabilisce per i datori di lavoro “non
imprese” con più di 15 dipendenti la decorrenza della contribuzione
dall’1-1-2016 e la decorrenza delle prestazioni (non essendoci stata alcuna contribuzione
nel 2014/2015) dall’entrata in vigore del decreto.
Infatti, la circolare
affronta in modo esplicito il tema dell'estensione dell'operatività
alla fascia +5/15 dipendenti, ai datori di lavoro in generale e i datori di
lavoro “non imprese” con più di 15 dipendenti.
Ricordiamo che tra le
“nuove entrate” nel FIS ci sono le Associazioni di categoria. Tra queste
ovviamente ci sono anche le strutture di Confcooperative sia regionali che
territoriali che, quindi, dall'1-1-2016 hanno un aumento di costo del lavoro.
Segnaliamo la
questione perché, per molti mesi, il tema non è stato esaminato da alcuna circolare.
E, comunque, il quadro non è ancora completo perché non sono ancora disponibili
le nuove Tabelle contributive che dovrebbero aiutare a fare chiarezza.
Si rimanda ai
documenti allegati per gli ulteriori approfondimenti.