Rinviando alla Circolare del Servizio Legislativo- Legale- Fiscale per una disamina complessiva del provvedimento in oggetto in vigore da oggi, approfondiamo alcune misure di nostro specifico interesse così riassumibili.
- Art. 1. Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione e per sostenere il potere di acquisto dei trattamenti pensionistici, anticipo in via eccezionale nel mese di dicembre del conguaglio di perequazione per l’anno 2023: a inizio anno si è assistito a una rivalutazione provvisoria del 7,3% mentre quella definitiva per cui si procederà al conguaglio è pari all’8,1%, fatto salvo che la stessa in base alle norme vigenti è piena per importi fino a 4 volte il minimo, con un décalage per importi via via crescenti.
- Art. 18. In considerazione delle risorse già stanziate con la legge di bilancio 2022 (30 milioni/anno) anche per quest’anno, viene prorogato per il 2023 il riconoscimento dell’indennità tantum di 550 € a tutti i lavoratori dipendenti titolari di un contratto part-time ciclico verticale, vale a dire per quei lavoratori in part-time per cui la prestazione lavorativa si è articolata nel 2022 solo su alcuni giorni del mese o su alcuni mesi dell'anno. Si tratta di una misura già applicata nel 2022 per la quale si ribadisce che risultano interessati coloro con periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane.
- Art. 19. Si concede un mese di tempo in più ai servizi sociali dei Comuni, cioè fino al 30 novembre (in luogo del precedente termine del 30 ottobre), per comunicare all’Inps la presa in carico di ex percettori del Reddito di Cittadinanza, determinando in questo modo un’erogazione del sussidio a loro vantaggio fino a fine anno sempre che venga rispettato il già menzionato termine del 30 novembre per la comunicazione. Ricordiamo che la legge di bilancio 2023 ha stabilito che, nel 2023, il RdC possa spettare in via generale al massimo per 7 mesi, ad eccezione di quei nuclei familiari con al loro interno disabili, minorenni e over 60 o di quei soggetti non attivabili al lavoro per i quali appunto sia comunicata la presa in carico da parte dei servizi sociali.
Nel rinviare per ulteriori dettagli al decreto allegato, si rimane a disposizione per ogni eventuale necessità.