Circolari

Circ. n. 35/2020

Statuto Biorepack - Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile – Decreto 16 ottobre 2020 (in G.U. 14 novembre 2020, n.284)

Con decreto ministeriale 16 ottobre 2020 (in G.U. 14 novembre 2020) è stato approvato lo Statuto di Biorepack, il Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile che diventa, ufficialmente, il settimo consorzio di filiera del Consorzio nazionale imballaggi (Conai).

Nel dettaglio, il Consorzio Biorepack è stato costituito il 26 novembre 2018 da alcuni tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche, con lo scopo di occuparsi della gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e di avviarli a riciclo con la raccolta della frazione organica dei rifiuti trasformandoli, con specifico trattamento industriale, in compost o biogas. Scopo delle attività del Consorzio è quello di assicurare adeguata considerazione alla specificità di imballaggi che presentano aspetti tutto peculiari rispetto a quelli oggetto dell’attività degli altri consorzi di filiera del Conai in un’ottica di bioeconomia circolare.

Sulla base dello Statuto di nuova approvazione, il Consorzio opera su tutto il territorio nazionale, garantendo il ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclaggio organico, assieme alla frazione organica dei rifiuti urbani, dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile, in via sussidiaria all’attività di altri operatori economici del settore, senza limitare, impedire o comunque condizionare direttamente né indirettamente il fondamentale diritto alla libertà d’iniziativa economica individuale.

Il Consorzio opera sotto la vigilanza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello sviluppo economico.

Con riferimento alla partecipazione al Consorzio, è prevista la partecipazione obbligatoria per i seguenti operatori:

a) Produttori, vale a dire fornitori di materiali di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile;

b) Trasformatori, vale a dire i fabbricanti e trasformatori di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e/o dei relativi semilavorati, certificati conformi alle norme armonizzate di settore, nonché gli importatori di imballaggi vuoti in plastica biodegradabile e compostabile e/o dei relativi semilavorati, certificati conformi alle predette norme armonizzate.

E’ prevista la partecipazione a titolo facoltativo dei seguenti operatori:

a) Utilizzatori, vale a dire i commercianti, distributori, addetti al riempimento, utenti dei predetti imballaggi, importatori di imballaggi pieni in plastica biodegradabile e compostabile e coloro che nell’esercizio della propria attività professionale utilizzano/forniscono ai propri clienti imballaggi, certificati conformi alle norme armonizzate;

b) Riciclatori, vale a dire le imprese che trattano a fine vita gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile assieme alla frazione organica dei rifiuti urbani.

I trasformatori di imballaggi in materiali compositi partecipano al Consorzio che ha per oggetto il materiale prevalente della tipologia di imballaggio da essi prodotta, secondo i criteri e le modalità che saranno determinate in apposito regolamento consortile.

Lo Statuto prevede che le imprese indicate possano partecipare al Consorzio tramite le proprie associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, secondo le modalità previste dal regolamento consortile. Tali associazioni aderiscono esclusivamente in nome e per conto delle imprese ad esse associate, pertanto tutte le conseguenze economiche e giuridiche gravano esclusivamente sulle imprese rappresentate.

Con specifico riferimento alle attività del Consorzio, il Consorzio razionalizza, organizza, garantisce, promuove e incentiva:

a) in via prioritaria, il ritiro/riciclo dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari, conferiti al servizio pubblico, con particolare riferimento a quello di raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti urbani su indicazione del Consorzio nazionale imballaggi;

b) la raccolta dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile secondari e terziari, e delle frazioni similari, su superfici private;

c) l’etichettatura degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari, nonché la loro riconoscibilità da parte dei cittadini/consumatori, ai fini della corretta gestione di tali materiali nell’ambito della raccolta differenziata della forsu, evitando così contaminazioni con altri flussi di rifiuti e contrastando le false dichiarazioni ambientali;

d) il riciclo organico ed il recupero dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari;

e) il sostegno all’utilizzo del compost, del biogas, del biometano e degli altri prodotti e materiali ottenuti dal riciclo organico dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari;

f) lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari nell’ambito del circuito della forsu;

g) il monitoraggio dell’immesso a consumo di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari, dei suoi flussi di destinazione e delle relative performance di intercettazione e riciclo;

h) la realizzazione di campagne di informazione dei cittadini e formazione degli addetti alla raccolta sulle corrette modalità di utilizzo, conferimento e gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari;

i) il contrasto dell’illegalità che riguardi, direttamente o indirettamente, gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e le frazioni similari, con particolare riferimento, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla commercializzazione di manufatti non rispondenti alle caratteristiche tecniche ed ambientali richieste dalla legge o con false dichiarazioni ambientali, ai fenomeni di evasione ed elusione della contribuzione ambientale, etc..

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