Con le linee
guida in allegato, pubblicate il 26 maggio u.s., il Gestore dei Servizi
Energetici (GSE) ha aggiornato le indicazioni per la gestione e lo smaltimento dei
pannelli fotovoltaici incentivati che, a fine vita, si configurano come rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE). La nuova versione delle Linee guida tiene
conto delle modifiche apportate all’articolo 40 del D.lgs. 49/2014 dall’articolo
1 del D.lgs. 118/2020 in sede di recepimento del pacchetto di direttive in
materia di economia circolare che ha introdotto modalità alternative per la gestione
delle trattenute sui pannelli ai fini della gestione finale.
Si segnala che
le Istruzioni Operative si applicano solo ai rifiuti provenienti dagli impianti
fotovoltaici incentivati, ammessi ai meccanismi incentivanti del Conto Energia[1].
La gestione dei
pannelli fotovoltaici installati in impianti o sezioni di impianto non
incentivati non è trattata nel documento. Per gli impianti che usufruiscono dei
meccanismi incentivanti del Conto Energia e che non rientrano nelle fattispecie
sopra indicate, è prevista una diversa gestione, regolamentata dal Disciplinare
Tecnico pubblicato dal GSE nel dicembre 2012.
Di seguito si
riportano alcuni elementi di sintesi:
TIPOLOGIA DEI
PANNELLI
I pannelli
vengono distinti in due diverse categorie, in relazione alla potenza nominale
dell’impianto. Nel calcolo della potenza dell’impianto finalizzato a stabilire
se il RAEE è domestico o professionale, il GSE fa riferimento esclusivamente
alla potenza incentivata dell’impianto, così come qualificata in fase di
ammissione alle tariffe incentivanti.
Si distinguono, quindi i:
-
pannelli installati in impianti con potenza nominale inferiore a 10 kW: sono considerati domestici.
-
pannelli installati in impianti con potenza nominale superiore a 10 kW: sono considerati professionali.
CONFERIMENTO DEI
PANNELLI
-
PANNELLI DOMESTICI (impianti inferiori a 10 KW)
Il pannello
fotovoltaico domestico dismesso va conferito al Centro di Raccolta, in
applicazione delle Procedure “Impianti fotovoltaici in esercizio - Interventi
di manutenzione e ammodernamento tecnologico” previste dal D.M. 23 giugno 2016.
Questi pannelli
vanno conferiti ai "Centri di Raccolta" nel raggruppamento n. 4
dell'Allegato 1 del decreto 25 settembre 2007, n. 185. Il finanziamento dei RAEE fotovoltaici domestici
conferiti ai Centri di Raccolta, nonché delle operazioni di trattamento
adeguato, di recupero e di smaltimento “ambientalmente compatibile” dei
medesimi è a carico dei produttori presenti sul mercato nello stesso anno in cui
si verificano i rispettivi costi, in proporzione alla rispettiva quota di
mercato nell’anno solare di riferimento. Pertanto, il
conferimento dei RAEE domestici
ai Centri di Raccolta, ai sensi della normativa vigente, è gratuito.
Va trasmessa al GSE la
seguente documentazione:
· dichiarazione di avvenuta consegna del RAEE derivante
dal pannello fotovoltaico incentivato in Conto Energia compilata e firmata
(cfr. Allegato 8.1), allegandola alla documentazione inerente all’intervento di
manutenzione e ammodernamento, ai sensi delle Procedure;
· eventuale altra documentazione prevista dalla
normativa di riferimento.
Il Soggetto
Responsabile, per fornire opportuna comunicazione al GSE, deve accedere all’applicativo informatico “SIAD” (Sistema
Informativo per l’Acquisizione Dati) e compilare il questionario GEI-FTV, in
cui è necessario riportare tutti i dati relativi al nuovo pannello installato
e/o a quello dismesso/sostituito, secondo le modalità dettagliate nella guida
specifica alla compilazione, disponibile sul sito istituzionale del GSE.
-
PANNELLI PROFESSIONALI (impianti uguali o
superiori a 10 KW)
In caso di dismissione, i rifiuti di pannelli professionali, vale a dire i pannelli installati o in impianti di potenza
nominale uguale o superiore a 10 kW, sono conferiti dal soggetto responsabile, presso un impianto
autorizzato, procedendo autonomamente o per il tramite di un Consorzio (individuale o
collettivo), di soggetti autorizzati per la gestione dei CER specifici o di un
trasportatore iscritto all’Albo.
In caso di sostituzione durante il periodo di incentivazione il soggetto responsabile può anche
richiedere all’installatore/distributore in ritiro uno contro uno, che sarà
gratuito per i pannelli domestici. Solo per i professionali, è possibile anche
richiedere la completa gestione del rifiuto al GSE.
Il Soggetto
Responsabile deve trasmettere al GSE, entro 6 mesi dalla consegna del RAEE
all’impianto di trattamento o al sistema individuale/collettivo:
-
dichiarazione di
avvenuta consegna del RAEE derivante dal pannello fotovoltaico
incentivato in Conto Energia;
-
copia del formulario di identificazione dei rifiuti
(FIR) - quarta copia;
-
certificato di avvenuto trattamento/recupero
rilasciato dall’impianto di trattamento.
Nei casi di sostituzione di moduli fotovoltaici durante il
periodo di incentivazione, il Soggetto Responsabile può richiedere
all’installatore/distributore il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno,
del pannello sostituito. In tal caso, va inviata al GSE anche la copia dello
schedario di carico e scarico rilasciato dall’installatore/distributore.
In entrambi i
casi occorre accedere all’applicativo informatico “SIAD” (Sistema Informativo
per l’Acquisizione Dati) e compilare il questionario GEI-FTV, in cui è
necessario riportare tutti i dati relativi al nuovo pannello installato e/o a
quello dismesso/sostituito.
Nel solo caso
di RAEE fotovoltaico professionale e di completa dismissione dell’impianto a
fine vita il Soggetto Responsabile, in ultima istanza, potrà richiedere al GSE la completa gestione delle operazioni di raccolta, trasporto,
trattamento adeguato, recupero e smaltimento “ambientalmente compatibile” dei
rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici incentivati. Si precisa che il GSE
non agisce come operatore di mercato, ma garantisce il rispetto delle
operazioni sopraelencate utilizzando la quota trattenuta al Soggetto
Responsabile.
QUOTE
TRATTENUTE DAL GSE
La quota trattenuta dal
GSE, finalizzata a garantire la completa copertura dei costi di gestione
previsti per l’operazione di smaltimento dei moduli fotovoltaici a fine vita,
rappresenta una garanzia per la futura attuazione delle operazioni relative:
-
al ritiro del
pannello fotovoltaico dal sito di installazione
-
alla logistica per trasferire il RAEE fotovoltaico dal
sito produttivo all’impianto di trattamento (anche considerando eventuali
ulteriori costi dovuti allo stoccaggio);
-
al trattamento adeguato del RAEE;
-
al recupero e allo smaltimento “ambientalmente
compatibile” dei rifiuti prodotti dai pannelli fotovoltaici.
La quota trattenuta dal
GSE è pari a:
A margine di
specifiche casistiche, in generale il GSE trattiene la quota dalle tariffe
incentivanti con tali modalità:
-
per il pannello domestico (installato in impianti
con potenza < 10 kW): una tantum a valere sulla prima erogazione dell’anno,
a favore del Soggetto Responsabile, relativa al quindicesimo anno di
incentivazione;
-
per il pannello professionale (installato in
impianti con potenza ≥ 10 kW): a partire dall’undicesimo anno e per dieci anni,
a valere sulla prima erogazione dell’anno a favore del Soggetto Responsabile.
Gli importi a
garanzia verranno restituiti al Soggetto Responsabile esclusivamente al termine
della vita utile dell’intero impianto, una volta espletati tutti gli
adempimenti in materia di smaltimento di apparecchiature elettriche ed
elettroniche.
Non è prevista
la restituzione di quote attribuibili a moduli generati da sostituzioni
parziali nel corso dell’esercizio dell’impianto.
LE NOVITÀ
INTRODOTTE CON IL DECRETO LEGISLATIVO N.118 DEL 2020
Rispetto a quanto fin qui
descritto, il Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n.118, adottato in sede di
recepimento del pacchetto di direttive sull’economia circolare, ha apportato
alcune modifiche al Decreto 49/2014, introducendo la possibilità, per i
soggetti responsabili di impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia
(sia domestici che professionali), di decidere se prestare la garanzia
finanziaria, per le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato,
recupero e smaltimento, tramite il processo di trattenimento delle quote
attuato dal GSE, o, in alternativa, mediante l’adesione a un Sistema
Collettivo, identificato nell’elenco qualificato dal Ministero della
Transizione Ecologica ai sensi dell’art. 10 del D.lgs. 49/2014.
Laddove si intenda prestare
la garanzia finanziaria a un Sistema Collettivo, l’opzione deve essere riferita
alla totalità dei moduli installati presso l’impianto all’atto della
sottoscrizione della garanzia e per i quali non siano stati già attivati gli
strumenti di garanzia finanziaria.
Il Soggetto Responsabile
dovrà esercitare l’opzione inviando la documentazione richiesta dal GSE con le
seguenti tempistiche:
-
per impianti di tipologia domestica, entro l’ultimo trimestre del
quattordicesimo anno a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto;
-
per impianti di tipologia professionale, entro l’ultimo trimestre del
decimo anno a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto
Nel rinviare alla lettura del
documento in allegato per i dettagli delle procedure, si segnala che per
qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele
Prosperoni (prosperoni.m@confcooperative.it),
Capo Servizio Ambiente ed Energia.
[1] ‒ I
Conto Energia, DM 28 luglio 2005 e DM 6 febbraio 2006; ‒ II Conto Energia, DM 19 febbraio 2007; ‒ III Conto Energia, DM 6 agosto 2010; - IV
Conto Energia, DM 5 maggio 2011, con riferimento a impianti di cui al titolo II
- impianti solari fotovoltaici - e
titolo III - impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative
“BIPV” - entrati in esercizio fino al 30 giugno 2012 e tutti gli impianti
rientranti nel Titolo IV - impianti a concentrazione; ‒ V Conto Energia, DM 5
luglio 2012: gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative
“BIPV” e impianti a concentrazione, ivi inclusi gli impianti solari fotovoltaici entrati in esercizio fino
al 30 giugno 2012.