Come ogni anno, sul
sito www.lavoro.gov.it
è stato pubblicato il decreto interministeriale (Lavoro-MEF) che definisce per
il prossimo anno i settori e le professioni caratterizzati da un alto tasso di
disparità uomo-donna in termini occupazionali (i valori sono riferiti al 2018 e
il tasso si considera elevato se supera del 25% il valore medio registrato tra
tutti i settori e tra tutte le professioni).
Si tratta di un
provvedimento che conserva una certa importanza visto che, ai sensi dell’art.
4, commi 8-11, della legge 92/2012, per
le assunzioni di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da 6 mesi
effettuate da un datore di lavoro in tali settori e professioni è riconosciuta UNA
RIDUZIONE CONTRIBUTIVA PARI AL 50%, previo inoltro di apposita comunicazione
all’INPS secondo le procedure da tempo in uso.
Si ricorda che lo
sgravio spetta per un periodo di 18 mesi per un rapporto a tempo indeterminato
e di 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato (elevato a 18 in caso di
trasformazione a tempo indeterminato)
Nel rimandare alle
tabelle allegate al decreto per una disamina puntuale dei settori (ATECO) e
delle professioni (CP2011) cui sono dedicati tali benefici, evidenziamo tra i
primi la presenza dell’agricoltura, delle costruzioni, del trasporto/
magazzinaggio nonché dei servizi generali della PA, mentre invece tra le
seconde, sempre a titolo d’esempio, di professioni non qualificate
nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nella pesca oppure nel commercio
e nei servizi e di specialisti della salute.