Il 16 marzo 2022, la Direzione generale per l’economia circolare presso il Ministero della transizione ecologica, ha trasmesso la documentazione per la consultazione pubblica, del Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR) che costituisce uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti. Tale strumento è previsto e definito dall’articolo 198- bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dal decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116.
La proposta di Programma, il Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica del Rapporto ambientale sono disponibili sul portale delle Valutazioni ambientali del MiTE al link:
https://va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/8199/12062
La consultazione avrà una durata di 45 giorni a partire dal 16 marzo 2022 (data di pubblicazione dell'avviso al pubblico).
Le osservazioni alla documentazione pubblicata dovranno essere inviate all’Autorità competente per la Valutazione ambientale strategica all'indirizzo VA@PEC.mite.gov.it.
Il Programma è in sede di prima applicazione e costituisce una riforma strutturale necessaria per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), prevista nella relativa Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile, il cui ambito d’intervento è finalizzato a:
- migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e l’economia circolare;
- rafforzare le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernando o sviluppando nuovi impianti di trattamento dei rifiuti;
- colmare il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud e realizzando progetti flagship altamente innovativi per filiere strategiche, quali rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), industria della carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche.
Il Programma, pertanto, è preordinato ad orientare le politiche pubbliche e ad incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare, a beneficio della società e della qualità dell’ambiente. Inoltre, il PNRG presenta anche alcuni target volti a colmare i divari impiantistici collegati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e agli obiettivi al 2035 ai quali i Piani regionali dovranno contribuire.
GLI OBIETTIVI, LE AZIONI E I TARGET DEL PNGR
Il Programma ha un orizzonte temporale di sei anni (2022-2028) e fissa i macro-obiettivi, definisce i criteri e le linee strategiche a cui le Regioni e le Province autonome dovranno attenersi nella elaborazione dei Piani di gestione dei rifiuti offrendo, contestualmente, una ricognizione nazionale dell’impiantistica, suddivisa per tipologia di impianti e per regione, al fine di fornire, in primis, indirizzi atti a colmare i gap impiantistici presenti nel territorio.
Gli obiettivi generali del Piano possono sono sinteticamente riassumersi nei seguenti:
I. Contribuire alla sostenibilità nell’uso delle risorse e ridurre i potenziali impatti ambientali negativi del ciclo dei rifiuti;
II. Progressivo riequilibrio dei divari socio-economici, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti;
III. Rafforzare la consapevolezza e i comportamenti virtuosi degli attori economici e dei cittadini per la riduzione e la valorizzazione dei rifiuti; e
IV. Promuovere una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.
Tali obiettivi possono essere raggiunti attraverso la realizzazione dei macro-obiettivi individuati sono:
A. ridurre il divario di pianificazione e di dotazione impiantistica tra le diverse regioni, perseguendo il progressivo riequilibrio socio-economico e la razionalizzazione del sistema impiantistico e infrastrutturale secondo criteri di sostenibilità, efficienza, efficacia, ed economicità per corrispondere ai principi di autosufficienza e prossimità;
B. garantire il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti e di riduzione dello smaltimento, tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) per i rifiuti prodotti;
C. razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico e infrastrutturale attraverso una pianificazione regionale basata sulla completa tracciabilità dei rifiuti e la individuazione di percorsi che portino nel breve termine a colmare il gap impiantistico mediante la descrizione dei sistemi esistenti con l'analisi dei flussi dei rifiuti; sostenere la contestuale riduzione dei potenziali impatti ambientali, da valutare anche mediante l'adozione dell'analisi del ciclo di vita (LCA-Life Cycle Assesment) di sistemi integrati di gestione rifiuti;
D. garantire una dotazione impiantistica con elevati standard qualitativi di tipo gestionale e tecnologico;
E. promuovere una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica;
F. definire le azioni prioritarie per promuovere la comunicazione e la conoscenza ambientale in tema di rifiuti ed economia circolare.
La realizzazione dei summenzionati macro-obiettivi è attuabile con l’adozione delle seguenti macro-azioni:
1. Promuovere l’adozione dell’approccio basato sulla analisi dei flussi per l'applicazione del LCA
2. Individuare e colmare i gap gestionali e impiantistici
3. Verificare che la pianificazione delle Regioni sia conforme agli indirizzi e ai metodi del PNRG
4. Promuovere la comunicazione e la conoscenza ambientale in tema di rifiuti ed economia circolare
5. Promuovere l’attuazione delle componenti rilevanti del PNRR e di altre politiche incentivanti
6. Minimizzare il ricorso alla pianificazione per macroaree
7. Assicurare un adeguato monitoraggio dell’attuazione del PNRG e dei suoi impatti
I flussi strategici indentificati sono i seguenti:
- rifiuti urbani indifferenziati
- rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani
- scarti derivanti dai trattamenti
- delle frazioni secche da raccolta differenziata
- del trattamento delle frazioni organiche
- rifiuti organici
- rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
- rifiuti inerti da costruzione e demolizione
- rifiuti tessili
- rifiuti in plastica
- rifiuti contenenti amianto
- veicoli fuori uso
- rifiuti sanitari a rischio infettivo
Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (ambiente@confcooperative.it), Capo Servizio Ambiente ed Energia.