Con decreto del Direttore
generale per gli incentivi alle imprese del MISE del 5 agosto 2020 (comunicato
in G.U. del 14 agosto u.s. – in Allegato 1) sono state
definite le modalità ed
i termini di apertura per la presentazione delle
domande di agevolazione previste dal decreto ministeriale 11 giugno 2020,
recante criteri, condizioni e procedure per
la concessione e
l'erogazione delle agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo
per la riconversione dei processi
produttivi nell'ambito dell'economia circolare (al riguardo, cfr. Circolare
P.E. n. 2424/RC del 17 luglio u.s. e Circolare Servizio Ambiente n.19/2020,
prot.2454/MAP del 22 luglio u.s.).
Il provvedimento, in particolare (che si
compone di 11 articoli e 23 allegati, consultabili all’indirizzo: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/r-s-economia-circolare),
definisce gli elementi, previsti dall’articolo 7, comma 2, del decreto 11
giugno 2020, di attuazione dell’intervento agevolativo a sostegno dei progetti
di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito
dell’economia circolare, attivato nell’ambito degli interventi per ricerca e
sviluppo del Fondo per la crescita sostenibile (DM 8 marzo 2013).
Il decreto in
oggetto fissa al 5 novembre 2020 il termine iniziale per la presentazione
delle domande di accesso alle agevolazioni, anche in forma congiunta. La
procedura di pre-compilazione delle domande e degli allegati sarà disponibile
dal 26 ottobre 2020. Le imprese dovranno allegare alla domanda, tra
l’altro, l’attestazione di disponibilità alla concessione del finanziamento,
prevista per l’accesso al FRI come specificato nel decreto direttoriale 5
agosto 2020.
RISORSE DISPONIBILI (articolo
2 del decreto direttoriale 5 agosto 2020)
Per l’agevolazione
dei progetti, che devono essere presentati secondo le modalità di cui all’articolo
3 del decreto direttoriale, sono disponibili le seguenti risorse:
a) 155 milioni di euro
per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul FRI;
b) 62 milioni di
euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui:
- 40
milioni a valere sulle disponibilità per il 2020 del FSC, dei quali:
-
20 milioni a
valere sulle disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai
progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
-
2 milioni a valere
sulle risorse rese disponibili dalla Regione Basilicata, per l’agevolazione di
progetti realizzati nel territorio regionale.
SOGGETTI BENEFICIARI
Ai sensi
dell’articolo 3 del DM 11 giugno 2020 (cfr. circolari richiamate in apertura),
possono beneficiare delle agevolazioni:
a) le imprese che esercitano in via prevalente
le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1) e 3)
(attività industriale di produzione di beni e servizi e attività di trasporto),
ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni di cui alla legge 8
agosto 1985, n. 443;
b) le imprese agro-industriali che svolgono
prevalentemente attività industriale;
c) le imprese che esercitano in via prevalente
le attività ausiliarie, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
d) i Centri di ricerca.
I soggetti indicati
possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con Organismi di
ricerca, previa indicazione del soggetto capofila.
Gli Organismi di
ricerca possono partecipare ai progetti realizzati congiuntamente e beneficiare
delle agevolazioni unicamente in qualità di co-proponenti.
I progetti
congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del
contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a
titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato.
Il contratto di
rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una
concreta collaborazione che sia stabile e coerente rispetto all’articolazione
delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto
proposto. In particolare, il contratto deve prevedere:
a) la suddivisione delle competenze, dei costi e
delle spese a carico di ciascun partecipante;
b) la definizione degli aspetti relativi alla
proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca
e sviluppo;
c) l’individuazione, nell’ambito dei soggetti,
del soggetto capofila, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti,
attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura
privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i
rapporti con il Ministero.
L’articolo 3 del
decreto 11 giugno 2020 elenca, quindi, i requisiti che devono sussistere alla
data di presentazione della domanda.
MODALITÀ E TERMINI PER LA
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AGEVOLAZIONE (articolo 3 decreto
direttoriale 5 agosto 2020)
Ai fini
dell’accesso alle agevolazioni la domanda e la documentazione richiesta devono
essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00
alle ore 19.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire
dal 5 novembre 2020, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la
procedura informatica indicata nel sito internet del Ministero per la richiesta
delle agevolazioni a valere sull’intervento di agevolazioni per i “Progetti
di ricerca e sviluppo per l'economia circolare”.
Le attività
inerenti alla predisposizione della domanda di agevolazioni e della documentazione
da allegare possono essere svolte dai soggetti proponenti anche prima dell’apertura
del termine di presentazione delle domande indicato. A tal fine, la procedura
di compilazione guidata sarà resa disponibile nel sito internet a partire dalle
ore 12.00 del 26 ottobre 2020.
Il soggetto che
presenta domanda assolve l’obbligo relativo all’imposta di bollo provvedendo ad
annullare una marca da bollo di importo pari a 16,00 euro, come previsto dalla legge
n. 71/2013, articolo 1, commi 591 e 592, per le istanze presentate per via
telematica. L’annullamento della marca da bollo, in ottemperanza al disposto
dell’articolo 12 del D.P.R. n. 642/72, deve essere effettuato riportando il
numero identificativo della marca da bollo nell’apposita sezione del modulo di
domanda. Tale marca da bollo deve essere conservata in originale presso la sede
o gli uffici del soggetto richiedente per eventuali successivi controlli.
Con riferimento
alla documentazione da presentare, l’articolo 3 del decreto individua due
casistiche:
a) il caso in cui il
progetto di ricerca e sviluppo sia proposto da un unico soggetto
b) il caso in cui
il progetto di ricerca e sviluppo sia proposto congiuntamente da più soggetti.
Nel caso di progetto
di ricerca e sviluppo proposto da un unico soggetto, deve essere presentata
la seguente documentazione:
-
Domanda di agevolazione, contenente le informazioni
riportate nello schema di cui all’allegato 3
-
Scheda tecnica, contenente le informazioni
riportate nello schema di cui all’allegato 4
-
Piano di sviluppo, contenente le informazioni
riportate nello schema di cui all’allegato 5
-
Prospetto recante i dati per il calcolo della
dimensione d’impresa, redatto secondo quanto previsto nel decreto ministeriale
18 aprile 2005, utilizzando il “Prospetto per il calcolo dei parametri
dimensionali” di cui all’allegato 6, nel caso in cui il soggetto proponente sia
associato o collegato
-
Attestazione,
resa dalla Banca finanziatrice di disponibilità a concedere il Finanziamento
bancario, firmata digitalmente (nel caso di costituzione, ai fini del
finanziamento del progetto, di un pool di banche senza rilevanza esterna,
l’attestazione deve essere predisposta dalla Banca finanziatrice che svolge il
ruolo di capofila nell’ambito del pool stesso, con la quale ciascun
partecipante stipulerà il relativo contratto di Finanziamento)
-
Dichiarazione
sostitutiva d'atto notorio relativa alle spese di sviluppo sostenute in Italia
e al fatturato, redatta secondo lo schema di cui all’allegato 10
-
Copia del
bilancio relativo all’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato precedentemente
la data di sottoscrizione della domanda di agevolazione ovvero, per le imprese esonerate
dalla redazione del bilancio, copia dell’ultima dichiarazione dei redditi
presentata e del prospetto delle attività e delle passività, ivi compresi
quelli delle eventuali imprese collegato e/o associate
-
Copia del
libro unico del lavoro (LUL) relativo all’ultimo esercizio chiuso precedentemente
la data di sottoscrizione della domanda di agevolazione, ivi compresi quelli delle
eventuali imprese collegato e/o associate.
Nel caso in cui di
progetto di ricerca e sviluppo proposto congiuntamente da più soggetti:
1) Domanda di
agevolazione, contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato
7
2) Scheda tecnica,
una per ciascuno dei soggetti proponenti, contenente le informazioni riportate
nello schema di cui all’allegato 4, in quanto compatibili con la natura dell'ente
co-proponente nel caso degli Organismi di ricerca;
3) Piano di
sviluppo, contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato
5
4) Prospetto
recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa, utilizzando il
“Prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali” di cui all’allegato 6 per
ciascuno dei soggetti proponenti ad eccezione degli Organismi di ricerca, nel caso
in cui il soggetto sia associato o collegato
5) Dichiarazione
sostitutiva d’atto notorio, una per ciascuno dei soggetti proponenti, relativa
ai requisiti di accesso previsti dall’articolo 3 del decreto 11 giugno 2020,
contenente le informazioni riportate nello schema di cui all’allegato 8 ovvero,
per gli Organismi di ricerca, nello schema di cui all’allegato 9;
6) Attestazione,
resa dalla Banca finanziatrice di disponibilità a concedere il Finanziamento
bancario, firmata digitalmente per ciascuno dei soggetti proponenti ad
eccezione degli Organismi di ricerca. Nel caso di costituzione, ai fini del
finanziamento del progetto, di un pool di banche senza rilevanza esterna,
l’attestazione deve essere predisposta dalla Banca finanziatrice che svolge il
ruolo di capofila nell’ambito del pool stesso, con la quale ciascun partecipante
stipulerà il relativo contratto di Finanziamento;
7) Dichiarazione
sostitutiva d'atto notorio, una per ciascuno dei soggetti proponenti, relativa
alle spese di sviluppo sostenute in Italia e al fatturato, redatta secondo lo
schema di cui all’allegato 10
8) Copia del
contratto di rete o di altra forma contrattuale di collaborazione volta a definire
una collaborazione stabile e coerente tra tutti i soggetti
9) Copia del
bilancio relativo all’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato
precedentemente la data di sottoscrizione della domanda di agevolazione ovvero,
per le imprese esonerate dalla redazione del bilancio, copia dell’ultima
dichiarazione dei redditi presentata e del prospetto delle attività e delle
passività, ivi compresi quelli delle eventuali imprese collegato e/o associate,
con riferimento a ciascuno dei soggetti proponenti ad eccezione degli Organismi
di ricerca
10) Copia del
libro unico del lavoro (LUL) relativo all’ultimo esercizio chiuso
precedentemente la data di sottoscrizione della domanda di agevolazione, ivi
compresi quelli delle eventuali imprese collegato e/o associate, con
riferimento a ciascuno dei soggetti proponenti ad eccezione degli Organismi di
ricerca.
ATTIVITÀ ISTRUTTORIA E
VALUTAZIONE DEI PROGETTI (articoli 4 e 5 decreto direttoriale 5 agosto
2020)
Nell’ambito
dell’attività istruttoria, svolta con le modalità indicate nell’articolo 4 del
decreto, la valutazione delle domande tramite l’attribuzione di punteggi (secondo
quanto previsto nella tabella riportata nell’allegato 11), viene effettuata in
relazione ai criteri di fattibilità tecnico-organizzativa, qualità tecnica ed
impatto del progetto di ricerca e sviluppo. La valutazione avviene sulla base
dei criteri di cui all’articolo 10 del decreto 11 giugno 2020, determinati in
relazione agli specifici elementi secondo le seguenti indicazioni:
a) fattibilità tecnico-organizzativa (da 0 a 25
punti), valutata sulla base dei seguenti elementi:
1) capacità e
competenze: capacità di realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo con
risorse interne, da valutare sulla base delle competenze e delle esperienze del
proponente rispetto al settore/ambito in cui il progetto ricade
2) qualità delle collaborazioni:
da valutare sulla base delle collaborazioni con Organismi di ricerca, sia in
qualità di co-proponenti che in qualità di prestatori di servizi di consulenza
che collaborino al progetto per almeno il 10 per cento dei costi ammissibili di
domanda. La valutazione tiene conto ai fini del rispetto della predetta soglia
del 10 per cento dell’ammontare complessivo delle collaborazioni prestate da
uno o più Organismi di ricerca
3) risorse
tecniche e organizzative: tale elemento è valutato con riferimento all’adeguatezza
delle risorse strumentali e organizzative a disposizione del progetto, con particolare
riguardo alla dotazione delle risorse, alla tempistica prevista, alla coerenza
delle fasi ed alla pertinenza e congruità dei costi e delle attività in cui si
articola il progetto
b) qualità del progetto (da 0 a 50 punti), valutata sulla
base dei seguenti elementi:
1) validità
tecnica, misurata in termini di contenuti tecnico/scientifici e avanzamento
delle conoscenze nello specifico ambito di attività da valutare rispetto allo
stato dell’arte nazionale e internazionale
2) rilevanza dei
risultati attesi: tale elemento è valutato sulla base della rilevanza, utilità ed
originalità dei risultati attesi e sulla capacità del progetto di generare
miglioramenti tecnologici nel processo produttivo dei beneficiari. In
particolare, l’elemento di originalità è valutato rispetto al contesto
internazionale di riferimento, ovvero a quello nazionale per le piccole e medie
imprese, e, comunque, non può essere riconducibile a modifiche di routine o
modifiche periodiche apportate ai prodotti o ai processi di produzione, anche
se tali modifiche possono rappresentare miglioramenti per il soggetto
proponente
3) potenzialità di
sviluppo: da valutare in relazione al settore/ambito di riferimento e alla capacità
di generare ricadute positive anche in altri ambiti/settori nei quali la
tecnologia innovativa può essere utilizzata ovvero di contribuire allo sviluppo
di nuove filiere e/o catene del valore.
c) impatto del progetto (da 0 a 25 punti),
valutato sulla base dei seguenti elementi:
1) potenzialità
economica intesa come capacità del nuovo prodotto/processo/servizio di rispondere
alla domanda di mercato esistente o di aprire nuovi mercati, e di migliorare i
risultati economico/patrimoniali e finanziari della società
2) impatto
industriale, dato dall’aumento della capacità produttiva e dalla riduzione dei costi
di produzione veicolati dalle innovazioni oggetto del progetto
3) prossimità al
mercato degli obiettivi realizzativi, data dalla componente di sviluppo sperimentale
sul totale del progetto.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E
VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE DI EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI (articolo
8 del decreto direttoriale 5 agosto 2020)
Le richieste di
erogazione del finanziamento agevolato a titolo di anticipazione devono essere
presentate direttamente alla Banca finanziatrice, mentre quelle delle
agevolazioni per stato di avanzamento devono essere presentate secondo lo
schema di cui all’allegato 13, ovvero, nel caso di progetto proposto
congiuntamente da più soggetti, secondo lo schema di cui all’allegato 14.
Le richieste di
erogazione per stato di avanzamento devono essere presentate, unitamente alla
documentazione di cui all’allegato 15, in via esclusivamente telematica, utilizzando
la procedura disponibile sulla piattaforma dedicata disponibile nel sito
internet del Ministero per l’erogazione delle agevolazioni a valere
sull’intervento per i “Progetti di ricerca e sviluppo per l'economia
circolare”.
CONTATTI MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO
Per gli aggiornamenti si segnala la pagina web di
riferimento del Ministero dello sviluppo economico,
https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/r-s-economia-circolare,
che indica, tra l’altro, l'indirizzo di posta elettronica a cui è possibile
inviare richieste di chiarimenti ed eventuali quesiti di natura normativa:
INFO_RS-FCS@mise.gov.it.
L’Ufficio di riferimento competente è la Divisione
VII della Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle
sviluppo economico (Divisione Interventi per ricerca, innovazione e grandi
progetti di investimento).