Con il messaggio in
oggetto l’INPS comunica di aver terminato la prima elaborazione massiva
delle domande inviate nei mesi scorsi per fruire del Bonus Sud.
I datori di lavoro interessati sono pertanto chiamati a
confermare a pena di decadenza entro 10 giorni di calendario dalla data
di accoglimento dell’istanza (il termine è perentorio) l’avvenuta assunzione
per cui si riconosce l’incentivo - regola valida in generale anche per domande
presentate dopo questa prima elaborazione.
Ciò ai sensi di quanto previsto dall’art. 9,
comma 3, del decreto direttoriale ANPAL n. 178/2019 e, come già chiarito dall’INPS
nella sua precedente circolare n. 102 del 16 luglio u.s. (allegata), recante le
indicazioni operative su come fare domanda per richiedere l’incentivo.
Contestualmente, a parziale
modifica di quanto indicato in circolare, per il recupero del Bonus Sud arretrato di competenza dei precedenti
mesi gennaio-luglio i datori di lavoro interessati potranno indicare gli importi spettanti fino al
flusso Uniemens del mese di ottobre - non più quindi solo fino al flusso di
settembre.
Ci preme ricordare
che il Bonus Sud (art. 1, comma 247, Legge di bilancio 2019(1)) consiste nella
possibilità per le imprese di fruire nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania,
Basilicata, Sicilia, Puglia Calabria e Sardegna di un esonero contributivo al
100% al massimo per 12 mesi, ma fino ad un tetto di 8.060 € annuo, con
riferimento ad assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato di under 35
oppure di over 35 purché privi di un impiego regolarmente retribuito da 6 mesi.
Altrettanto
importante è ricordare che l’incentivo è riconoscibile per assunzioni
effettuate durante tutto il 2019, anche se le determinazioni dell’ANPAL in un
primo tempo hanno messo in discussione la sua fruizione per il periodo
gennaio-aprile 2019.
In questo senso, come
noto(2), è intervenuto
positivamente l’art. 39 ter della legge 58/2019 di conversione del D.L.
Crescita, rendendo praticabile l’incentivo in questione a partire da gennaio e
per tutto il corrente anno grazie ad una nuova copertura di 200 milioni attinti
dal POC SPAO per i primi 4 mesi del 2019.
E’ evidente che
l’ampliamento dei termini concessi dall’Istituto per poter valorizzare in
Uniemens le somme di bonus arretrato spettanti, trova una spiegazione anche in
questa iniziale criticità che si era venuta a creare ma risolta a livello
normativo solo pochi mesi fa.
Nel rinviare alla
documentazione allegata per eventuali approfondimenti, inviamo cordiali saluti.
(1)
Nostra
circolare n. 1 del 10 gennaio 2019 – prot. n. 58.
(2) Nostra circolare n. 20 dell’11 luglio 2019 – prot. n.
3153.