Sulla G.U del 16 febbraio u.s. è stata data comunicazione della pubblicazione del decreto del Ministro della transizione ecologica del 23 dicembre 2021, adottato per l’attuazione dell'investimento 3.5 «Ricerca e sviluppo sull'idrogeno», previsto nell'ambito della Missione 2 «Rivoluzione verde e transizione ecologica», Componente 2 «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile» del PNRR (documenti in allegato 1 e 2).
In particolare, al fine di dare attuazione all’investimento indicato, il decreto prevede quanto segue:
1) il Ministero della Transizione Ecologica provvederà alla stipula di un Accordo di programma con ENEA affinché svolga nelle annualità 2022-2025 le attività di ricerca dettagliate nel “Piano Operativo di 4 Ricerca” (POR) che verrà predisposto da ENEA per un contributo massimo pari a 110 milioni di euro.
L’investimento mira a sostenere le attività di ricerca e sviluppo incentrate sull'idrogeno nelle seguenti tematiche:
- produzione di idrogeno clean e green;
- tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;
- celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;
- sistemi integrati di gestione intelligente per aumentare lahttps://www.gmail.com/ resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti a idrogeno.
L’ENEA ha il compito di svolgere le attività di ricerca, di cui al comma 2, così come verranno individuate nel POR, in collaborazione con i seguenti co-beneficiari:
- Consiglio Nazionale delle Ricerche
- CNR
- Ricerca sul Sistema Energetico RSE S.p.A.
L’importo di 110 milioni di euro sarà così ripartito: ENEA: 75 milioni di euro; CNR: 20 milioni di euro; RSE: 15 milioni di euro.
2) al fine di dare ulteriore attuazione all'investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull'idrogeno”, previsto nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del PNRR, il Ministero della Transizione Ecologica provvederà, altresì, alla pubblicazione di bandi di gara che si articoleranno in due tipologie:
a) bandi rivolti a enti di ricerca e università, finanziati al 100% con fondi pubblici, per un importo complessivo massimo pari a 20 milioni di euro; ai suddetti bandi possono partecipare le imprese con una percentuale di partecipazione non inferiore al 5% e non superiore al 15% del costo complessivo del progetto;
b) bandi rivolti a soggetti privati, in qualità di capofila, per attività di ricerca suddivisa in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, nel rispetto della disciplina unionale degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, per un importo complessivo massimo pari a 30 milioni di euro.
Il bando può prevedere la partecipazione di organismi di ricerca.