Circ. n. 22/2021
PIANO NAZIONALE PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA (PNRR)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente in data 29 aprile 2021, il
PIANO NAZIONALE PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA
(PNRR)
Insieme al via libera al PNRR, è stato altresì approvato anche il decreto sul Fondo complementare che
regola l’utilizzo di 70 miliardi di extradeficit fino al 2033.
Il PNRR sarà trasmesso alla Commissione UE entro la data odierna. Il rispetto della scadenza consentirà
all’Italia di ottenere un anticipo dei fondi fino a 27 miliardi. La Commissione avrà poi due mesi di tempo
per la valutazione. Successivamente dovrà essere approvato dal Consiglio europeo entro quattro
settimane, a maggioranza qualificata. 2
Non è stato invece ancora esaminato dal Consiglio dei Ministri il decreto sulla cd “governance del
PNRR”1
.
Nelle settimane scorse abbiamo espresso preoccupazioni sia in riferimento ad una maggiore
collaborazione tra Pubblico e Privato nella fase di attuazione, sia per un concreto coinvolgimento delle
Parti sociali nella governance del Piano, cruciale anche al fine di assicurare un impiego efficiente delle
risorse.
Quanto agli investimenti, siamo certi che essi costituiscano la strada maestra per la ricostruzione del
Paese e il riavvio di un ciclo di sviluppo che ne modernizzi le strutture, rispetto ai quali abbiamo
segnalato l’esigenza di significativi investimenti anche in infrastrutture sociali e culturali.
Nel corso delle audizioni e del confronto con il Presidente Draghi abbiamo evidenziato l’importanza
che nella valutazione dei progetti dovrà a nostro avviso essere assegnata anche all’elemento
Occupazione che i singoli progetti produrranno, visto anche l’allarmante livello di disoccupazione che
purtroppo crescerà ulteriormente quando nel Paese sarà superato il divieto di licenziamento .
Sul Mezzogiorno, registriamo positivamente l’aumento delle risorse, ma riteniamo essenziale che si
prenda consapevolezza a tutti i livelli del carattere prioritario della questione del riequilibrio
territoriale del Paese, anche per tutte le aree interne. Anche per questo, in sede di progettazione (e
controllo), auspichiamo che venga dettagliata la ricaduta territoriale degli investimenti.
Abbiamo inoltre richiamato l’esigenza che agli investimenti pubblici si accompagni un nuovo ciclo di
investimenti privati. Sosterremo pertanto tutte le proposte e i progetti orientati ad agevolare gli
investimenti nelle imprese, prime fra tutti gli investimenti nel capitale delle cooperative.
Si evidenzia inoltre che tra i filoni progettuali in questi mesi elaborati e discussi in seno a
Confcooperative e all’Alleanza delle Cooperative, alcuni di questi appaiono straordinariamente
coerenti con le indicazioni del Piano (specie i nostri progetti in tema di “mutualità digitale”,
valorizzazione del Patrimonio e lo sviluppo del sistema di impresa, comunità energetiche, economia
circolare, progetti di filiera, servizi per l’infanzia, “città accessibili”, “salute di comunità”) e
costituiranno il primo biglietto da visita della piattaforma iniziale delle già oltre quaranta proposte di
intervento che l’Alleanza avanzerà al Governo per l’attuazione del PNRR.
Il piano, anche per via della dotazione di risorse sul dispositivo di ripresa e resilienza europeo ridotta
di cinque miliardi, riformula, rispetto al Piano esaminato dal Parlamento e presentato dal precedente
Governo, alcuni progetti e voci di spesa. Nel complesso, leggiamo maggiore enfasi e indicazioni sulle
riforme, anche se nella sostanza sono rimandate a successiva definizione e relativi provvedimenti. Ad
1
L’impianto dovrebbe poggiare su una “cabina di regia” politica presso la Presidenza del Consiglio, nonché su un
“coordinamento centralizzato” al Ministero dell’Economia e delle Finanze con la struttura dedicata presso la
Ragioneria generale (che sarà il “punto di contatto” della Commissione UE nelle verifiche comunitarie
sull’attuazione del Piano). 3
esempio, sul fronte delle risorse, si segnalano l’aumento della dotazione degli Investimenti su 5g e
banda ultra larga, sull’agricoltura sostenibile, sulla filiera dell’idrogeno, sugli asili nido, sul diritto allo
studio e il trasferimento tecnologico verso le imprese, la rigenerazione urbana e sociale. Altri progetti
risultano con una dotazione di risorse inferiore, come per le aree interne o i servizi sociali o
l’efficientamento energetico, parzialmente compensati con le risorse del fondo complementare o con
le risorse derivanti da altri fondi in programmazione. Occorrerà perciò seguirne l’iter nella sua
applicazione amministrativa.
Infine, va da sé che saranno essenziali le cd grandi riforme di contesto quali quelle della pubblica
amministrazione (i), della giustizia (ii), della semplificazione (iii), del codice dei contratti pubblici (iv),
del fisco (v), degli ammortizzatori sociali (vi), delle politiche attive del lavoro (vii), del consumo di suolo
(viii). Su ciascuno di questi temi è già avviato il dibattito negli organi di Confcooperative, dell’Alleanza,
delle Federazioni e delle Unioni e ben presto si farà tesoro e sintesi dei risultati di questi confronti.
*
FONDO COMPLEMENTARE AL PNRR
Con l’occasione è stato anche approvato il decreto-legge che individua i programmi e ripartisce le
risorse del Piano nazionale per gli investimenti, integrando con risorse nazionali (30,62 miliardi di euro
per gli anni dal 2021 al 2026) il PNRR.
Questi i titoli degli interventi principali:
- servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma PagoPA e App “IO”;
- tecnologie satellitari ed economia spaziale;
- riqualificazione edilizia residenziale pubblica;
- interventi per le aree del terremoto;
- “Ecobonus e Sismabonus”;
- infrastrutture e mobilità sostenibili (rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi) per la sostenibilità
ambientale dei porti e il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade;
- investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali e per altri
interventi in materia;
- salute, ambiente e clima; ospedale sicuro e sostenibile; ecosistema innovativo della salute;
- Case dei servizi di cittadinanza digitale; transizione 4.0; accordi per l’innovazione;
- costruzione e miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti e
minori;
- contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura,
floricoltura e vivaismo;
- iniziative di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale.
Si incrementa la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), periodo di programmazione
2021-2027, per un importo di 15,5 miliardi di euro. 4
Si autorizza infine la spesa per tratti della linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria e per il 2° lotto
funzionale attraversamento di Vicenza.
*
Poiché ancora non è stata resa nota la versione definitiva del PNRR approvato ieri pomeriggio in
Consiglio dei Ministri preferiamo allegare, in attesa del testo che sarà inviato entro stasera alla
Commissione europea, la versione ufficiale trasmessa nei giorni scorsi dal Governo alle Camere pur
sapendo che essa ha subito in questi giorni ulteriori modifiche.
Il Piano dovrebbe essere pubblicato sul sito del Governo al link
https://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-16/16739; v. anche
https://www.governo.it/ .