Circolari

Circ. n. 2/2021

Piano d'Azione economico

La Commissione europea ha presentato il 9 dicembre 2021 un Piano d’Azione sull’Economia Sociale volto a contribuire al successo di questo importante ecosistema imprenditoriale in Europa, sfruttandone il potenziale economico e occupazionale, nonché il contributo a una ripresa equa e inclusiva e alle transizioni verde e digitale.

Il piano d'azione definisce un quadro europeo fino al 2030 per sostenere ulteriormente lo sviluppo dell'economia sociale e stabilisce una serie di azioni da mettere in atto insieme all'attuazione del piano d'azione del Pilastro Europeo dei diritti sociali e al raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e di riduzione della povertà. La Commissione farà il punto sull'attuazione del piano d'azione nel 2025 e pubblicherà una relazione che indichi i progressi e i nuovi sviluppi.

L'Europa conta 2,8 milioni di soggetti dell'economia sociale, i quali danno lavoro a 13,6 milioni di persone e offrono soluzioni a sfide importanti che le nostre società si trovano ad affrontare.

La Commissione propone di agire principalmente nelle seguenti 3 aree di intervento:

Creare le giuste condizioni per il successo dell'economia sociale

Offrire alle organizzazioni dell'economia sociale opportunità per avviare ed espandere le loro attività

Garantire il riconoscimento dell'economia sociale e del suo potenziale

Nella Comunicazione in oggetto la Commissione ha trattato innanzitutto il problema della definizione dell’economia sociale.

Il termine economia sociale si riferisce a quattro tipi principali di organizzazioni: cooperative (in tutti i settori di attività), società di mutuo soccorso, associazioni (compresi gli enti di beneficenza) e fondazioni. La Commissione cercherà di mantenere una definizione ampia e inclusiva dell'economia sociale, che rispetti le tradizioni eterogenee degli Stati membri. Il fatto che ci siano tradizioni e definizioni molto diverse significa che una definizione molto precisa (e quindi un po' ristretta) di economia sociale probabilmente escluderebbe alcune organizzazioni e quindi non si può ritenere che sia nel migliore interesse dell'economia sociale in Europa.

Nel contesto di questo piano d'azione e delle relative iniziative dell'UE, l'economia sociale comprende entità che condividono i seguenti principi e caratteristiche comuni: il primato delle persone e degli scopi sociali e/o ambientali sul profitto, il reinvestimento della maggior parte dei profitti e delle eccedenze per svolgere attività nell'interesse dei membri/utenti ("interesse collettivo") o della società in generale ("interesse generale") e una governance democratica e/o partecipativa.

In riferimento alle cooperative la Commissione sottolinea come esse abbiano spesso dimostrato la capacità di creare lavoro e prosperità a lungo termine. Offrono soluzioni innovative per la crescita verde come l'energia rinnovabile, così come per le numerose sfide sociali. Vi sono espliciti riferimenti alle cooperative di piattaforma che offrono un potenziale percorso verso un'economia digitale più equa che genera condizioni di lavoro di qualità e altri vantaggi tangibili sia per i lavoratori che per i consumatori e aiuta a trattenere le entrate e le tasse a livello locale. Vi è inoltre un richiamo ai WBO e al fatto che le cooperative forniscono una soluzione per i lavoratori che desiderano acquistare congiuntamente la loro azienda.

Ø  Prima area di intervento: nell'elaborare un quadro politico e giuridico appropriato, le autorità pubbliche devono tenere conto della diversità delle forme giuridiche dell'economia sociale. La diversità dei punti di partenza significa che un approccio "unico per tutti" non è opportuno e il sostegno all'economia sociale richiederà approcci diversi.

-        Per affrontare questi aspetti, nel 2023 la Commissione proporrà una raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell'economia sociale;

-        La Commissione faciliterà quindi l'accesso agli orientamenti pertinenti sugli aiuti di Stato;

-        Saranno pubblicati orientamenti per gli Stati membri sui quadri fiscali per le organizzazioni dell'economia sociale;

-        Il piano d'azione mira, inoltre, a migliorare le buone pratiche in materia di appalti pubblici, la Commissione lancerà una nuova iniziativa nell'ambito del programma per il mercato unico nel 2022 per sostenere la creazione di partenariati locali e regionali tra entità dell'economia sociale e imprese tradizionali, consentendo un mercato "buy social" da impresa a impresa.

 

Ø  Seconda area di intervento: i soggetti dell'economia sociale dovrebbero beneficiare del sostegno allo sviluppo delle imprese per l'avvio e l'espansione delle loro attività, nonché per la riqualifica e l'aggiornamento delle competenze dei loro lavoratori. Per il periodo 2021-2027, la Commissione intende aumentare il proprio sostegno oltre i 2,5 miliardi di € stimati e destinati all'economia sociale nel precedente periodo di programmazione (2014-2020).

-        La Commissione costituirà un nuovo portale unico dell'economia sociale dell'UE nel 2023 per fornire un chiaro punto di ingresso per gli stakeholder dell'economia sociale, altri attori rilevanti e individui che cercano informazioni su finanziamenti, politiche, reti/piattaforme e iniziative dell'UE;

-        La Commissione lancerà una nuova Accademia per la politica dell'imprenditorialità giovanile nel 2022 nell'ambito del FSE+;

-        Nel 2022 lancerà inoltre nuovi prodotti finanziari nell'ambito del programma InvestEU e migliorerà l'accesso ai finanziamenti, includendo ad esempio il Fondo sociale europeo Plus, Horizon Europe, il programma per il mercato unico, Erasmus+, Corpo europeo di solidarietà, Europa Creativa e il programma LIFE;

-        Un nuovo "Centro di competenza europeo per l'innovazione sociale" sarà istituito nel 2022.

 

Ø  Terza area di intervento: la Commissione realizzerà attività di comunicazione regolari secondo un approccio di comunicazione a lungo termine sottolineando il ruolo e le specificità dell'economia sociale, anche in cooperazione con gli le parti interessate dell'economia sociale. I dati esistenti sull'economia sociale sono spesso scarsi, incompleti e difficili da confrontare. La Commissione lancerà un nuovo studio per raccogliere informazioni quantitative informazioni quantitative e qualitative sull'economia sociale che copra tutti gli Stati membri dell'UE.

Insieme al Piano d’Azione la Commissione ha presentato un documento di lavoro inerente alla strategia industriale dell'UE. L'aggiornamento della strategia industriale dell'UE, adottato il 5 maggio 2021, ha evidenziato la necessità di accelerare ulteriormente le transizioni verdi e digitali e di aumentare la resilienza dei 14 ecosistemi industriali dell'UE. La Commissione ha lanciato un percorso di transizione per l'ecosistema industriale dell'economia sociale e di prossimità che sarà definito nel corso del 2022, riassumendo il lavoro congiunto e mobilitando le parti interessate a presentare impegni e azioni comuni per aumentare la resilienza e accelerare la transizione verde e digitale di questo ecosistema industriale.

In questo contesto, è necessario uno sforzo di modernizzazione per raggiungere il pieno potenziale dei modelli di business dell'economia sociale come vettore di ripresa e garantire che i diversi sottoinsiemi di questo ecosistema industriale diventino più resistenti agli shock futuri. Il sostegno strategico e l'azione congiunta dovrebbero essere diretti a:

§  il rafforzamento della capacità operativa in termini di professionalizzazione imprenditoriale e commerciale e di preparazione agli investimenti;

§  l'accesso ai finanziamenti e agli investimenti, adattati alle specificità dei modelli di business dell'economia sociale;

§  l'accesso ai mercati e alle nuove catene di valore settoriali, soprattutto a livello locale e regionale;

§  l'adozione dell'innovazione e la capacità di rispondere alle tendenze del mercato (ad esempio, innovazione dei materiali, progettazione di prodotti sostenibili, innovazione dei servizi) 

§  l’adozione di nuovi modelli di business come il franchising sociale, le piattaforme cooperative, i cluster, i social-tech hubs e le piattaforme collaborative radicate nell'economia sociale.

L'ecosistema industriale dell'economia sociale e di prossimità ha bisogno di un quadro di sostegno a livello europeo, regionale e locale, e di un impegno condiviso da parte degli attori dell'ecosistema per la sua ripresa sostenibile, la resilienza a lungo termine e la doppia transizione. Questo prevede:

§  Competenze e sviluppo delle capacità: La Commissione ha proposto un "Patto per le competenze su Proximity & Social Economy", come parte dell'Agenda europea delle competenze;

§  Finanziamento UE di progetti e attività: Horizon Europe, FSE+, FESR, LIFE, DIGITAL;

§  Rafforzamento delle reti transnazionali e i partenariati intersettoriali: La Commissione facilita la creazione di reti tra regioni e città europee desiderose di condividere le loro buone pratiche e di cooperare con altre.

Per maggiori informazioni su tutti i documenti inerenti al Piano d’Azione sull’Economia Sociale potete fare riferimento a questo link: Piano d'azione per promuovere l'economia sociale e creare posti di lavoro (europa.eu).