Come ogni anno, il Governo si accinge a varare il provvedimento
che stabilisce le quote di ingresso per
lavoratori extracomunitari stagionali e non stagionali.
In attesa dell’emanazione dello specifico decreto per
il 2020, siamo in grado di darvi alcune anticipazioni emerse durante il confronto
con i Ministeri competenti (Lavoro e Interno) al quale abbiamo partecipato insieme
alle principali parti sociali.
Sarà confermata
la quota complessiva di 30.850 unità stabilita anche per gli anni precedenti(1). Inoltre, per l’anno 2020 sono emerse 2 SIGNIFICATIVE NOVITA’ che dovrebbero essere
contenute nel prossimo decreto:
-
una diversa distribuzione delle quote prevedendo
l’attribuzione di circa 5.000/6.000
unità legate a nuovi ingressi per lavoro subordinato non stagionale in
determinati settori ben precisi (es. autotrasporto, turismo, edilizia, altro);
-
l’introduzione di una quota riservata per le richieste gestite dagli operatori
(sportelli SUI) riconducibili alle associazioni più rappresentative nel
comparto agricolo relativamente ad ingressi per lavoro subordinato stagionale.
Rispetto al primo punto sottolineiamo come
negli ultimi anni gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale sono stati
interamente rappresentati in realtà da conversioni di permessi di soggiorno
posseduti ad altro titolo (es. studio/tirocinio/formazione) da cittadini non
comunitari già presenti sul territorio nazionale. La novità consisterebbe
quindi nell’introdurre una vera quota di nuovi ingressi, riducendo quelle
sotto-categorie di quote presenti in passato che hanno dimostrato di essere
poco utilizzate (es. ingressi/conversioni per lavoro autonomo).
In merito alla seconda novità prospettata
durante la riunione, l’idea – tutta da confermare – riguarda la possibilità che
nell’ambito della quota complessiva destinata agli ingressi per lavoro
subordinato stagionale una parte della stessa venga riservata unicamente alle
richieste che saranno avanzate dai SUI accreditati
(sportello unico immigrazione) riconducibili alle organizzazioni più
rappresentative del settore agricolo, introducendo pertanto una sorta di corsia
preferenziale per queste associazioni che hanno dimostrato negli anni di ben
operare su questo fronte.
A livello tecnico-operativo non sappiamo ancora come dovrebbe
funzionare questo canale riservato per l’ingresso dei lavoratori stagionali, ma
certamente questo meccanismo riguarderà
anche il sistema Confcooperative e i nostri operatori accreditati come SUI.
Infine, abbiamo sollecitato l’emanazione del decreto
in tempi brevi stante la necessità per le cooperative di programmare in maniera
congrua e tempestiva il ricorso a lavoratori extracomunitari, in particolare
stagionali.
(1)
Da
ultimo, nostra circolare n. 12 del 10 aprile 2019 - prot. n. 1670.