Circolari

Circ. n. 20/2021

Accordi Ministero Lavoro e Salute PROTOCOLLO NAZIONALE VACCINAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO PROTOCOLLO NAZIONALE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO PRIME INDICAZIONI

Nella tarda serata di ieri sera, si è concluso il confronto aperto dal Ministro del Lavoro Orlando e della Salute Speranza sui temi in oggetto. In queste ore si sta procedendo alla firma ufficiale di tutte le Parti Sociali dei Protocolli in questione che, ad ogni buon conto, vi anticipiamo in allegato nella loro versione finale.

Con questa prima comunicazione prendiamo in analisi il PROTOCOLLO VACCINALE NEI LUOGHI DI LAVORO, rinviando ad apposita comunicazione un approfondimento sul Protocollo Sicurezza.

Nel merito, è stato chiesto a tutte le parti di contribuire alla campagna vaccinale coinvolgendo in modo volontario le aziende che si vorranno rendere disponibili a procedere alla vaccinazione dei loro lavoratori.

Questa attività, definita di sanità pubblica, si concretizza con una proposizione di PIANO AZIENDALE VACCINALE all’Azienda Sanitaria di riferimento sia direttamente sia per il tramite dell’Organizzazione di rappresentanza.

Questo nel rispetto delle Indicazioni ad interim allegate al Protocollo vaccinazioni.

L’obiettivo è quello di contribuire alla diffusione dei vaccini su tutto il territorio nazionale, come evento decisivo nella lotta al virus per la tutela dell’intera collettività, ma che assume un ruolo determinante per la ripresa delle attività sociali e lavorative in piena sicurezza.

In particolare, la vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori realizza il duplice obiettivo di concorrere ad accelerare e implementare a livello territoriale la capacità vaccinale e a rendere, nel contempo, più sicura la prosecuzione delle attività commerciali e produttive sull’intero territorio nazionale, accrescendo il livello di sicurezza degli ambienti di lavoro.

In questa prospettiva, tutte le Parti Sociali hanno avvertito la responsabilità di collaborare attivamente all’iniziativa, sia attraverso l’offerta di spazi aziendali di grandi dimensioni presenti nei diversi territori per l’utilizzo diretto da parte del sistema pubblico dell’emergenza come punti di vaccinazione aggiuntivi, sia attraverso l’impegno delle aziende e dei datori di lavoro alla vaccinazione diretta del proprio personale, nella convinzione che solamente un’azione generale e coordinata può abbattere i tempi della vaccinazione, ampliare la tutela e consentire di proteggere la salute collettiva.

Operativamente, il datore di lavoro organizza un Piano Vaccinale e raccoglie le adesioni volontarie di tutti i lavoratori interessati per poi comunicarlo all’Azienda Sanitaria per programmare la necessaria distribuzione.

Il datore di lavoro può organizzare il Piano Vaccinale in 3 modi:

·         dedicare uno spazio aziendale idoneo con la collaborazione del medico competente;

·         convenzionarsi con una struttura di sanità privata in possesso dei requisiti per la vaccinazione, anche nell’ambito della bilateralità esistente nel settore in cui operano;

·         avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL.

I costi per la realizzazione e la gestione dei Piani Aziendali, compresa la somministrazione del vaccino, sono a carico dell’impresa. Su questo onere a carico delle imprese abbiamo sollevato in modo molto fermo la questione con i Ministri presenti fino agli ultimi minuti dell’incontro. Ma nessun capitolo di spesa era stato previsto per questa eccezionale attività e, quindi, abbiamo aderito al Protocollo per profondo senso di responsabilità, con una decisione alla fine assunta pur con fatica.

La fornitura dei VACCINI e dei dispositivi per la somministrazione è a totale carico del Servizio Sanitario Regionale.

Richiamiamo l’attenzione sul documento Indicazioni ad interim allegato al Protocollo perché contiene tutte le indicazioni per l’organizzazione dell’attività vaccinale.

In particolare, sono dettagliatamente descritte le seguenti fasi:

1.      adesione dell’impresa

2.      requisiti preliminari

3.      equipaggiamento minimo per la vaccinazione in azienda

4.      formazione e informazione

5.      organizzazione della seduta vaccinale

6.      gestione del consenso

7.      registrazione della vaccinazione

8.      osservazione post vaccinazione

9.      programmazione della seconda dose

10.  monitoraggio e controllo

11.  oneri