Con la circolare in oggetto l’INPS comunica la possibile fruizione anche per il secondo semestre 2024 dello sgravio contributivo del 30% su rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato attivi in aree svantaggiate: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Su specifica indicazione del Ministero del Lavoro, il beneficio troverà applicazione esclusivamente rispetto a contratti di lavoro subordinati stipulati entro il 30 giugno 2024, ricomprendendo tuttavia anche quei contratti a tempo determinato instaurati entro tale data ma prorogati o trasformati a tempo indeterminato successivamente al 30 giugno u.s..
Ricordiamo che il beneficio è utilizzabile anche dalle Organizzazioni datoriali come Confcooperative, mentre invece risultano esclusi il settore agricolo (produzione primaria di prodotti agricoli), il lavoro domestico e il settore finanziario.
Come si ricorderà si tratta di un beneficio introdotto anni fa con la Legge n. 178/2020 (bilancio 2021) e la cui fruizione era stata resa operativa fino al primo semestre 2024.
Questa proroga a singhiozzo e vincolata, in quest’ultimo caso, a determinate condizioni (la stipula del contratto entro il 30 giugno u.s.) si spiega con il fatto che la misura è soggetta ad approvazione comunitaria, da ultimo intervenuta il 25 giugno u.s. per un’applicazione dell’esonero fino alla fine del 2024, in linea con quelle che sono le tempistiche e le regole legate alla vigente disciplina in materia di aiuti di Stato.
Rispetto a tale normativa non si riscontrano ulteriori variazioni con massimali di aiuto concedibili che, come segnala l’INPS, sono rimasti invariati: 335.000 euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell'acquacoltura e 2,25 milioni di euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuti esistente.
Ciò detto, la circolare fornisce ai datori di lavoro interessati le istruzioni operative per la compilazione dei flussi Uniemens e l’esposizione dei dati relativi alla decontribuzione a partire da quello di competenza del mese di luglio 2024.
Infine, ci preme ricordare come in realtà il legislatore italiano abbia stabilito l’applicazione di questa decontribuzione fino al 2029, mantenendo inalterato un regime di esonero pari al 30% fino al 2025, riducendolo poi al 20% fino al 2027 e abbassandolo ulteriormente al 10% fino al 2029 anno in cui, a legislazione vigente, l’agevolazione contributiva cesserà.
Tuttavia, essendo l’applicazione dell’esonero soggetta a preventiva autorizzazione in sede europea, nulla è per ora stabilito e indicato (tanto più nella circolare INPS) rispetto alla fruizione dello sgravio oltre il 2024, considerato anche che la disciplina del Temporary Crisis Framework definita a livello comunitario a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina lascia, col passare del tempo, sempre meno possibilità di manovra agli Stati Membri, come dimostra il faticoso negoziato che ha condotto alla proroga in oggetto.