Nella Gazzetta Ufficiale del 10 giugno u.s. è stato pubblicato l’avviso di avvenuta comunicazione del regolamento del Fondo nazionale reddito energetico (approvato con decreto del Capo del Dipartimento energia del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, n. 242 del 27 maggio 2024), che sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici a servizio di unità immobiliari residenziali di famiglie in condizione di disagio economico, al fine di contrastare la povertà energetica.
Il testo integrale del decreto e dei relativi allegati è consultabile sul sito del Ministero dell'ambiente (https://www.mase.gov.it/comunicati/energia-il-mase-approva-il-regolamento-del-fondo-nazionale-reddito-energetico)
Il Reddito Energetico Nazionale è un finanziamento in conto capitale finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici a uso domestico, di potenza non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW, a servizio di unità immobiliari di tipo residenziale nella titolarità di nuclei familiari in condizione di disagio economico, con l'obiettivo di sostenere l'autoconsumo energetico e di favorire la diffusione delle energie rinnovabili.
Possono accedere al Reddito Energetico le persone appartenenti a nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
Il “Fondo Nazionale Reddito Energetico" consente quindi a coloro che presentano domanda, cioè i Soggetti Beneficiari, di realizzare impianti fotovoltaici e utilizzare l'energia prodotta per l'autoconsumo.
L'eventuale quota di energia eccedente, prodotta e non autoconsumata dal cittadino, è resa disponibile per 20 anni al GSE, che la utilizzerà per finanziare il “Fondo Nazionale Reddito Energetico".
Il GSE è il soggetto gestore del “Fondo Nazionale Reddito Energetico", istituito con il Decreto Ministeriale 8 agosto 2023 (DM REN).
Le risorse finanziarie rese disponibili per gli anni 2024 e 2025 sono complessivamente pari a 200 milioni di euro, e, per ciascuna annualità, così ripartite:
- 80 milioni di euro alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- 20 milioni di euro alle restanti Regioni o Province Autonome.
Il “Fondo Nazionale Reddito Energetico" può essere alimentato mediante un versamento volontario da parte di Amministrazioni centrali, Regioni, Province autonome, altri enti e organismi pubblici e organizzazioni no-profit, ma anche con risorse derivanti dalla programmazione di fondi strutturali e di investimento europei.
Il contributo economico è riconosciuto a copertura dei costi di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, secondo la formula “chiavi in mano” comprensiva dei seguenti servizi per un periodo di almeno 10 anni: polizza multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.
Gli impianti che possono accedere al contributo economico sono da realizzare su coperture, superfici, aree e pertinenze per le quali il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale, devono avere potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW e, comunque, essere di potenza non superiore a quella impegnata in prelievo sul punto di connessione.
I sistemi di accumulo e le colonnine di ricarica elettrica, anche se asservite all’impianto fotovoltaico, non costituiscono voce di spesa ammissibile a valere della presente misura, ma è tuttavia facoltà del Soggetto Beneficiario procedere all’acquisto e all’installazione degli stessi con spese a proprio carico.
Il contributo in conto capitale è erogato direttamente al Soggetto Realizzatore in misura pari ai costi corrispondenti alle spese ammissibili effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi e alla fornitura dei servizi indicati nel Regolamento, entro il limite massimo di cui alla tabella di seguito riportata.
Il GSE renderà disponibile un Registro che consentirà, ai realizzatori di impianti fotovoltaici che intendano iscriversi, di essere visualizzati su una Mappa digitale, uno strumento che agevolerà i cittadini nell'individuazione dei soggetti installatori.
All'apertura del portale per la richiesta di accesso al contributo, sarà disponibile anche un contatore delle risorse aggiornato in tempo reale, per monitorare le richieste e le risorse finanziarie a disposizione.
Per ulteriori dettagli, si rinvia ai documenti allegati.
Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (ambiente@confcooperative.it), Capo Servizio Ambiente ed Energia.