Nella Gazzetta
ufficiale 1° marzo 2021, n. 22 è stato pubblicato il decreto-legge che
istituisce il nuovo Ministero della transizione ecologica (MITE) ed
un Comitato
interministeriale per la transizione ecologica (CITE), presso la
Presidenza del Consiglio dei ministri, con il compito di assicurare il
coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la
relativa programmazione (decreto in Allegato 1).
Con particolare
riferimento Ministero della transizione ecologica, questo sostituisce il Ministero
dell'ambiente, assorbendo anche alcune competenze di altri Ministeri, come, ad
esempio, quelle in materia di energia, fino ad ora attribuite al Ministero dello
sviluppo economico.
Nel rinviare alla
lettura del decreto legge in allegato, si segnalano di seguito le principali
novità.
MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
(MITE)
In via generale, il
MITE svolge le funzioni relative allo sviluppo sostenibile, alla tutela ed alla
valorizzazione dell'ambiente, del territorio e dell'ecosistema.
Tra i principali
compiti assegnati al nuovo Ministero si segnalano:
a) individuazione,
conservazione e valorizzazione delle aree naturali protette, tutela della biodiversità
e della biosicurezza, della fauna e della flora, difesa del mare e dell'ambiente costiero e comunicazione ambientale;
b) politica energetica e mineraria nazionale e provvedimenti ad essi inerenti; autorizzazione
di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili di competenza statale; liberalizzazione dei mercati energetici e promozione della concorrenza nei mercati
dell'energia; reti nazionali di trasporto dell'energia elettrica e del gas naturale; politiche di ricerca, incentivazione
e interventi nei settori dell'energia e delle miniere; ricerca e coltivazione di
idrocarburi e risorse
geotermiche; normativa tecnica, area chimica, sicurezza mineraria; vigilanza su
enti strumentali e collegamento con le società e gli istituti operanti nei
settori dell'energia; gestione delle scorte energetiche e piani di
emergenza energetica; sicurezza nucleare e sistemi di stoccaggio del
combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi; agro-energie, ecc;
c) combustibili alternativi e relative reti e strutture di distribuzione per
la ricarica dei veicoli elettrici, qualità dell'aria, politiche di contrasto ai cambiamenti
climatici e per la finanza
climatica e sostenibile, riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra;
d) pianificazione in materia di emissioni nei diversi settori dell'attività economica, ivi
compreso quello dei trasporti;
e) rifiuti ed economia circolare;
f) tutela e gestione delle risorse idriche;
g) promozione di
politiche di sviluppo
sostenibile, nazionali e internazionali;
h) promozione di politiche per l'economia
circolare e l'uso efficiente delle risorse;
i) danno ambientale, bonifica e di ripristino
in sicurezza dei siti inquinati;
l) riduzione dell'impatto delle attività umane
sull'ambiente, prevenzione e protezione dall'inquinamento
atmosferico, acustico ed elettromagnetico e dai rischi industriali;
m) difesa e assetto del territorio con riferimento ai valori naturali e
ambientali.»;
Nell'ambito delle
competenze rientrano anche le competenze a qualunque titolo inerenti all'attività
delle società operanti nei settori di riferimento, ivi compreso il potere di
emanare indirizzi nei confronti di tali società; l'esercizio dei diritti di
azionista allo stato esercitati dal Ministero dello sviluppo economico nei
confronti di GSE
s.p.a. - Gestore Servizi Energetici; l'approvazione della disciplina del mercato elettrico e
del mercato del gas naturale e dei criteri per l'incentivazione dell'energia elettrica da
fonte rinnovabile.
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA
TRANSIZIONE ECOLOGICA (CITE)
Il Comitato, presieduto
dal Presidente del Consiglio dei ministri, o, in sua vece, dal Ministro della
transizione ecologica, è composto, dai Ministri della transizione ecologica,
dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e
della mobilità sostenibili, del lavoro e delle politiche sociali e delle
politiche agricole, alimentari e forestali.
Ad esso partecipano, altresì,
gli altri Ministri o loro delegati aventi competenza nelle materie oggetto dei
provvedimenti e delle tematiche poste all'ordine del giorno.
Al nuovo CITE è
attribuito, tra l’altro, il compito di approvare, entro il prossimo 2 giugno,
il Piano per
la transizione ecologica, con l'obiettivo di coordinare le politiche
nazionali in materia di riduzione delle emissioni di gas climalteranti,
mobilità sostenibile, contrasto al dissesto idrogeologico e al consumo del
suolo, risorse idriche e relative infrastrutture, qualità dell'aria, economia
circolare.
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA
MOBILITÀ SOSTENIBILI
Si segnala, da ultimo
che, tra le varie modifiche apportate dal nuovo decreto, è previsto un cambio
di nome anche per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che assume
la denominazione di "Ministero delle infrastrutture e della mobilità
sostenibili".