Circolari

Circ. n. 12/2022

Fondo per la crescita sostenibile – Decreto Ministro dello Sviluppo economico 1 dicembre 2021 - Termini, condizioni e modalità di concessione dei contributi per il sostegno di programmi e iniziative destinatari del Fondo per la crescita sostenibile ammessi ai finanziamenti agevolati del FRI, finalizzati alla transizione ecologica e circolare negli ambiti del «Green New Deal italiano» in GU n.26 del 1 febbraio 2022

giovedì 3 febbraio 2022
Sulla Gazzetta Ufficiale del 1 febbraio u.s. è stato pubblicato il decreto del Ministero dello sviluppo economico che stanzia 750 milioni sotto forma di agevolazioni finanziarie e contributi a fondo perduto, a sostegno degli investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare coerenti con gli ambiti di interventi del Green new deal.
Si tratta di una misura agevolativa di sostegno ad iniziative che contribuiscano alla transizione ecologica e circolare aventi carattere innovativo, elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali.
Con successivo decreto saranno definite le modalità di presentazione delle domande.
La misura rappresenta attuazione di quanto previsto dall'articolo 1, comma 90, lettera a), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che prevede che, per le finalità di cui al comma 86 del medesimo articolo, possono essere destinate le risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (di cui all'art. 30, commi 2 e 3, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83), a supporto della realizzazione di progetti economicamente sostenibili e che abbiano come obiettivo la decarbonizzazione dell'economia, l'economia circolare, il supporto all'imprenditoria giovanile e femminile, la riduzione dell'uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l'adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico e, in generale, di programmi di investimento e progetti a carattere innovativo e ad elevata
sostenibilità ambientale e che tengano conto degli impatti sociali.
Più nel dettaglio, sono complessivamente rese disponibili, in sede di prima applicazione, le seguenti risorse finanziarie:
a) 600 (seicento) milioni di euro per la concessione delle agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato (a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) di cui all'art. 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, utilizzando le risorse di cui all'art. 30 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83;
b) 150 (centocinquanta) milioni di euro per la concessione delle agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto, a valere sulle disponibilità di cui all'art. 1, comma 90, lettera b), della legge 27 dicembre 2019, n. 160.
Nell'ambito dei programmi ammissibili (elencati nell’articolo 4), possono beneficiare delle agevolazioni:
a) le imprese che esercitano le attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi e di trasporto (art. 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni;
b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
d) i centri di ricerca.
I soggetti indicati possono presentare programmi anche congiuntamente tra loro, fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa partecipante di valore non inferiore a euro 3.000.000,00 (tremilioni/00).
Ai sensi dell’articolo 4 del decreto sono ammissibili al sostegno i programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l'industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo, che siano coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal con particolare riguardo agli obiettivi di:
a) decarbonizzazione dell'economia;
b) economia circolare;
c) riduzione dell'uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
d) rigenerazione urbana;
e) turismo sostenibile;
f) adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Potranno essere ammessi (articoli 5 e 6) spese e costi fra i 3 milioni e i 40 milioni di euro, realizzati in Italia, con durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi, avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Per qualsiasi chiarimento o informazione è possibile rivolgersi a Maria Adele Prosperoni (prosperoni.m@confcooperative.it), Capo Servizio Ambiente ed Energia.