L'associazione

La Confederazione Cooperative Italiane, Confcooperative, è la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza, tutela e vigilanza del movimento cooperativo e delle imprese sociali italiane per numero di imprese (16.500), persone occupate (540.000) e fatturato realizzato (82 miliardi di euro). I soci rappresentati sono oltre 3,2 milioni.

Costituita nel 1919 ispira la sua azione alla dottrina sociale della Chiesa (come si evince dall’articolo 1 dello STATUTO). In ragione della funzione sociale che la Costituzione italiana (art. 45) riconosce alla cooperazione, Confcooperative ne promuove lo sviluppo, la crescita e la diffusione.

Nel 2011 ha promosso la nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Confcooperative presta grande attenzione allo sviluppo delle relazioni con i movimenti cooperativi degli altri Paesi. Promuove la crescita del movimento cooperativo e delle cooperative nei Paesi in via di sviluppo e di recente ordinamento democratico.

È associata all’Alleanza Cooperativa Internazionale, a Cooperatives Europe e ai diversi organismi settoriali e di rappresentanza verso la Commissione Europea.

Confcooperative è articolata in strutture territoriali e settoriali. Sul territorio nazionale è presente:

Confcooperative si suddivide in 8 Federazioni di settore:

oltre al Segretariato Mutue.

La cooperativa è l’impresa che nasce sul territorio e per il territorio. Vi resta radicata per la vita. Non delocalizza. Valorizza le potenzialità e le risorse della comunità di riferimento secondo i valori della mutualità, della sussidiarietà e della democrazia economica.

Si supera l’impostazione dello schema d’impresa padrone – lavoratore, perché la cooperativa mette al centro del suo modello il lavoratore e il socio, imprenditore di se stesso.

Non è un caso se la cooperazione anche negli anni della crisi è riuscita non solo a difendere, ma anche a consolidare i livelli occupazionali. Sono ben 132mila i posti di lavoro tra quelli salvaguardati e quelli creati dall’intero movimento cooperativo nel corso della crisi. Dati ancor più significativi se consideriamo che tra il 2008 e il 2013 sono andati persi, in Italia, 1.000.000 di posti di lavoro.

A questo va aggiunta la funzione di integrazione socio – economica della cooperazione che agisce da vero ascensore sociale se si pensa che l’occupazione femminile è pari al 52% degli occupati del movimento cooperativo (nelle imprese aderenti a Confcooperative saliamo al 59,6%). Alta anche l’occupazione di immigrati, ben il 22% e si tratta di dati Inps, quindi di buona occupazione.

Dati che evidenziano la concretezza dell’azione delle cooperative.

Costituita nel 1919 Confcooperative si ricollega alla Dottrina sociale e trova le sue prime radici, ben prima, già nella seconda metà del 1800, quando cominciavano a nascere le prime cooperative di ispirazione cattolica.

Come gli altri movimenti e sindacati di impresa e dei lavoratori fu sciolta negli anni del ventennio fascista per poi essere ricostituita nel 1945.

La funzione della cooperazione venne poi inserita nella Costituzione all’art. 45.

Oggi Confcooperative è la principale associazione di rappresentanza del movimento cooperativo che incide sul Pil per l’8% e dà lavoro a oltre 1.300.000 persone.


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