La Confederazione Cooperative Italiane, Confcooperative, è la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza, tutela e vigilanza del movimento cooperativo e delle imprese sociali italiane per numero di imprese (16.500), persone occupate (540.000) e fatturato realizzato (82 miliardi di euro). I soci rappresentati sono oltre 3,2 milioni.
Costituita nel 1919 ispira la sua azione alla dottrina sociale della Chiesa (come si evince dall’articolo 1 dello STATUTO). In ragione della funzione sociale che la Costituzione italiana (art. 45) riconosce alla cooperazione, Confcooperative ne promuove lo sviluppo, la crescita e la diffusione.
Struttura di Confcooperative
Confcooperative è articolata in strutture territoriali e settoriali. Sul territorio nazionale è presente:
Confcooperative si suddivide in 8 Federazioni di settore:
oltre al Segretariato Mutue.
Perché scegliere Confcooperative per la tua cooperativa
Confcooperative fornisce servizi personalizzati alle cooperative, offrendo loro supporto in tutte le fasi di crescita, aiutandole ad affrontare le sfide del mercato. Scegliere di far parte di Confcooperative significa entrare a far parte di una rete solida e ben strutturata che promuove l’innovazione e favorisce lo sviluppo economico e sociale dei territori e delle comunità. Grazie al suo impegno, Confcooperative è diventata il principale punto di riferimento per il movimento cooperativo in Italia.
Il ruolo di Confcooperative nel movimento cooperativo
Confcooperative presta grande attenzione allo sviluppo delle relazioni con i movimenti cooperativi degli altri Paesi. Promuove la crescita del movimento cooperativo e delle cooperative oltre che in Italia, anche nei Paesi in via di sviluppo e di recente ordinamento democratico.
È associata all’Alleanza Cooperativa Internazionale, a Cooperatives Europe e ai diversi organismi settoriali e di rappresentanza (Copa COGECA, Cecop Cicopa) verso la Commissione Europea.
Storia in breve:
- Fondazione (1919): Nata inizialmente per unificare le cooperative cattoliche, Confcooperative si è evoluta fino a diventare una delle principali associazioni di rappresentanza delle cooperative italiane. Il movimento cooperativo si sviluppava già dalla fine del 1800, con l'obiettivo di fornire supporto economico e sociale a lavoratori e comunità locali.
- Anni '20 e '30: Durante il periodo fascista, molte cooperative furono costrette a chiudere o a essere assorbite nelle strutture corporative del regime, ma Confcooperative riuscì a mantenere viva la tradizione cooperativa, soprattutto grazie all'aiuto delle parrocchie e del clero cattolico.
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale: Dopo il conflitto, Confcooperative si concentrò sulla ricostruzione economica e sociale dell'Italia. Con l'espansione dell'industria e dell'economia agricola, le cooperative giocarono un ruolo fondamentale nel sostenere la rinascita del Paese.
- Espansione negli anni '80 e '90: Confcooperative ha visto un ampliamento del proprio raggio d'azione in settori come il sociale, l'agricoltura, il lavoro e i servizi, il credito, l’abitazione, la cultura e lo sport. Le cooperative sono diventate una parte cruciale del tessuto economico italiano, sostenendo piccole imprese e lavoratori.
- Nel 2011 ha promosso la nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Confcooperative presta grande attenzione allo sviluppo delle relazioni con i movimenti cooperativi degli altri Paesi. Promuove la crescita del movimento cooperativo e delle cooperative nei Paesi in via di sviluppo e di recente ordinamento democratico.
- È associata all’Alleanza Cooperativa Internazionale, a Cooperatives Europe e ai diversi organismi settoriali e di rappresentanza verso la Commissione Europea.
Leggi la storia completa di Confcooperative.
Principi fondanti di Confcooperative:
Confcooperative è basata sui valori del cooperativismo: mutualità, solidarietà, democrazia e centralità della persona. L'associazione promuove uno sviluppo economico sostenibile, inclusivo e radicato nei principi della partecipazione attiva dei soci.
Oggi, Confcooperative rappresenta 16.500 cooperative in diversi settori: agroalimentare, pesca, welfare (socio-assistenziale e sanitario), servizi, lavoro, credito, vendita al consumo e al dettaglio, abitazione, sport, turismo e cultura. Promuove forme d’impresa innovative come le comunità energetiche e le cooperative di comunità per lo sviluppo socioeconomico dei territori, soprattutto le aree marginali e interne, dove la cooperazione rappresenta spesso l’ultimo presidio a contrastare lo spopolamento, fornendo servizi essenziali alla collettività.