Youth Guarantee per rilanciare occupazione giovanile

Youth Guarantee per rilanciare occupazione giovanile

Youth Guarantee per rilanciare occupazione giovanile

Gardini «Youth Guarantee sia il colpo d’ala che rilanci l’occupazione giovanile»

martedì 20 maggio 2014

«Un colpo d’ala che rilanci il paese. Il 1 maggio torni a essere la festa del lavoro. Si ricominci, finalmente, a creare occupazione in Italia e ad avere, così, qualcosa di importante da tornare a festeggiare». Questo l’auspicio di Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative riferendosi allo Youth Guarantee che sarà lanciato domani 1 maggio.

«Il lavoro resta la prima drammatica emergenza del Paese, senza lavoro non c’è né ripresa, nè futuro. Lo Youth Guarantee investirà 1,5 miliardi di euro dov’è più forte l’allarme sociale: 2,2 milioni di Neet che dovrebbero trovare una prima risposta tra apprendistato, tirocini, servizio civile, auto imprenditorialità».

«Il lavoro non si crea a colpi di decreti o con stanziamenti di risorse anche importanti, ma con politiche di sostegno al sistema impresa, perche senza imprese non c’è lavoro. Lo Youth Guarentee è, tuttavia, un punto da cui partire e da inserire in un contesto di misure più ampie. Non dimentichiamo: il 42,7% di disoccupazione giovanile, il milione di persone che hanno perso il lavoro negli anni della crisi, le tante persone over 50 che uscite dal mercato del lavoro, trovano enormi difficoltà a rientrarvi. Si tratta di drammi concreti e sociali a cui la politica e le istituzioni, con il sistema delle imprese e delle banche devono dare una risposta».

«La cooperazione anche negli anni della crisi ha dato il suo contributo, senza il quale mancherebbero all'appello 132 mila posti di lavoro, tra salvaguardati e creati. Siamo pronti a continuare a fare la nostra parte, su servizio civile e autoimprenditorialità in particolar modo, con la convinzione che se non riduciamo la disoccupazione non riusciremo a imboccare la via della ripresa. Lavoriamo insieme per innescare la scintilla che faccia ripartire il paese».