Tredicesime «Effetto vela sui consumi, ma predomina l’egoismo»

Tredicesime «Effetto vela sui consumi, ma predomina l’egoismo»

Tredicesime «Effetto vela sui consumi, ma predomina l’egoismo»

«La spesa per i cenoni sarà di 4,8 MLD €. Calice amaro per 4,5 MLN di persone che vivono in assoluta povertà»
lunedì 18 dicembre 2017

L’aumento delle tredicesime determinerà un effetto vela sui consumi, ma vincerà l’egoismo. Gli italiani saranno, infatti, più portati a spendere per se che per gli altri il +3,9% di tredicesime rispetto al 2016 (33,7 miliardi di quest’anno rispetto ai 32,4 dello scorso anno). Nel carrello degli italiani: benessere & spa, smart box, viaggi e tavola dal buon cibo al prelibato nettare degli dei.

 

L’extra pocket a disposizione farà lievitare la spesa media per imbandire la tavola per un totale di 4,8 miliardi, 200 milioni in più dello scorso anno, tra i cenoni di Natale (2,7 miliardi) e Capodanno (2,1 miliardi).

 

Cenoni che esalteranno le eccellenze dell’agroalimentare made in italy con quasi 9 italiani su 10 che trascorreranno il Natale in casa, dato in linea con lo scorso anno, mentre a Capodanno saranno 6 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa il rintocco della mezzanotte per brindare al 2018, dato questo in leggera flessione rispetto allo scorso anno, perché una fetta delle tredicesime sarà investita in cenoni in ristoranti o in brevi viaggi in località turistiche del Belpaese o all’estero. 

 

Il brindisi vedrà il tripudio delle bollicine italiane, vere autentiche superstar con 70 milioni di bottiglie di spumante e prosecco made in Italy, che saranno stappate, pari  un + 11% rispetto allo scorso anno, altro che champagne.

 

Fuori dal menù i cibi etnici (sushi, sashimi e vongola del Pacifico), per il menù di Natale, in pole position le eccellenze del Made in Italy: vongole e frutti di mare per i primi piatti (105 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (480 milioni di euro); carne, salumi e uova (535 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (460 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (430 milioni di euro). Pasta, pane, farina e olio (235 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati (110 milioni). Chiuderà il paniere il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali (435 milioni di euro).

 

Non sarà, però, solo un tripudio di spesa e ricchi menù. Sarà un brindisi amaro per 1.800.000 famiglie, oltre 4,5 milioni di italiani, che vivono in assoluta povertà. Il Rei rappresenta una prima importante risposta. Confcooperative continuerà a lavorare nell’ambito dell’Alleanza contro la povertà, perché l’intervento possa diventare universale.

 

(Stime Centro Studi Confcooperative)