Le proposte di riforma del terzo settore

Le proposte di riforma del terzo settore

Le proposte di riforma del terzo settore

Welfare: Federsolidarietà - Confcooperative e la proposta di riforma del terzo settore

mercoledì 18 giugno 2014

«Le linee guida per la riforma del Terzo Settore del governo e la proposta “Bobba – Lepri” sull’impresa sociale sono un buon impianto. Siamo pronti a mettere a disposizione il nostro impegno perché abbia successo. Serve un piano industriale per le imprese sociali e i beni comuni. Dalle nostre reti e dai nostri consorzi sono già nate le prime imprese sociali. Abbiamo inviato il nostro contributo al Governo con una serie di proposte. Molte proposte concrete, tante a costo zero per le finanze pubbliche. Il disegno di riforma si completa se riusciremo a sviluppare un piano industriale di politiche dei beni comuni: strutturare reti di welfare e di servizi che rispondano alle esigenze dei cittadini». Lo dice Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà Confcooperative in merito alle Linee guida di riforma del Terzo Settore nel corso dei lavori “Innovatori di territori” assemblea elettiva di Federsolidarietà Confcooperative.

Settori di azione delle cooperative sociali Il campo di gioco del sistema di cooperative sociali, imprese sociali e consorzi non è più solo il welfare, ora è più grande sono i bisogni delle comunità, che riusciamo a intercettare perché siamo radicati sul territorio, e lo sviluppo locale. Perché è ormai evidente che in campi come il welfare, l’educazione, la cultura, l’ambiente, l’apporto della cooperazione e in futuro delle imprese sociali è indispensabile per la realizzazione di servizi accessibili e sostenibili. Per questo riteniamo che si possa realizzare un piano industriale dei beni comuni che consenta alle forme di impresa sociale di gestire, insieme al welfare, beni pubblici, risorse naturali abbandonate E questo piano industriale può toccare nuovi e importanti settori come quelli del turismo sociale, dell’agricoltura sociale, del recupero dei mestieri, della valorizzazione della cultura immateriale.

Lavoro e Servizio Civile Questo potrebbe dare un enorme contributo all’occupazione giovanile: negli ultimi 5 anni abbiamo creato oltre 42.300 posti di lavoro. Dal 2001 all’ottobre 2013 sono stati 11.843 i giovani che hanno scelto di svolgere la propria esperienza di Servizio Civile Nazionale nella cooperazione sociale di Confcooperative Federsolidarietà.

Impresa Sociale La legge sull’Impresa Sociale può e deve servire a fare maggiore chiarezza tra le numerose realtà che hanno una vocazione sociale e gestiscono attività economicamente rilevanti con strumenti poco adeguati di gestione, trasparenza e responsabilità. Inoltre, deve mettere a disposizione strumenti adeguati per chi vuole fare impresa sociale”.