Giornata Internazionale delle Cooperative
Alleanza Cooperative per il futuro chiediamo al governo misure antidumping e all'Europa diciamo no a norme a taglia unica
«La Giornata Internazionale delle Cooperative è lo spunto per riflettere sul ruolo che le cooperative stanno continuando a esercitare in un momento di forte difficoltà economica». Lo dice in una nota l'Alleanza delle Cooperative in occasione della Giornata Internazionale delle Cooperative fissata per domani dall’Onu che aveva anche proclamato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative per la capacità di rispondere alla crisi.
«Il modello cooperativo ha dimostrato la propria capacità di resistenza ribadendo il proprio impegno nella valorizzazione del territorio e nell'utilizzare le risorse disponibili per la salvaguardia dell'occupazione di 1,4 milioni di lavoratori in Italia, 5,4 milioni in Europa e 100 milioni di persone nel mondo»
«Questo è quanto abbiamo fatto. Dobbiamo riflettere e agire sui nuovi scenari. La prima risposta vai ai giovani del nostro paese: oltre il 20% dei nostri giovani, quasi il doppio della Germania, non lavora, non studia, ma fa affidamento su patrimoni e reti di protezione familiare. Così non c’è futuro. La cooperazione per essere all’altezza del domani dovrà interpretare e rispondere alle esigenze sempre più complesse che arrivano dalla società».
«Le risposte più innovative che stiamo dando sono nel welfare e nei servizi alla persona, oltre che nella capacità di reinventare il lavoro come nel caso dei workers buy out. Non è un caso che su questo fronte il Parlamento Europeo di Strasburgo ha approvato il “Rapporto di Iniziativa sul ruolo delle cooperative nel superamento della crisi” dove si evidenzia il ruolo che le cooperative hanno svolto, consentendo a molti lavoratori di assumere direttamente, in forma cooperativa, la gestione di aziende in via di chiusura, limitando così le conseguenze occupazionali della crisi».
«La nostra scommessa va sulle nuove frontiere: cooperative di comunità; professionisti in cooperativa e cooperative di utenza. Abbiamo bisogno di due supporti, uno in Italia, l’altro in Europa. All’Italia chiediamo un rafforzamento nei controlli del dumping e della falsa cooperazione perché casi singoli non possono e non devono rovinare quanto fanno di buono le cooperative italiane che sono una risorsa del e per il paese. In Europa e all’Europa diciamo di no alle politiche di omogeneizzazione delle forme di impresa. Non si possono fare leggi a taglia unica solo per le società di capitali».