L'intervento del presidente al Viminale all'incontro Imprese - Salvini e l'intervista sul Corriere della Sera (clicca e scarica l'intervista la trovi tra i documenti in coda al comunicato).
“Dare corsa allo sviluppo post crisi, perché in questi anni sono aumentate le differenze tra territori e tra le persone. Siamo per il partito del Bes, una società più equa e più inclusiva per tutti, nel segno della sostenibilità”. Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Alleanza Cooperative Italiane intervenendo al Viminale, all’incontro con il vicepremier Salvini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti, a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Brenno Begani.
“Non possiamo aprire e chiudere i cantieri a fisarmonica e impiegare 20 anni per concludere un’opera pubblica. Abbiamo bisogno - si legge nella nota - di rilanciare le infrastrutture materiali e immateriali: sociali e di welfare, tra cui anche il potenziamento degli strumenti di conciliazione per favorire un incremento dell’occupazione femminile. Raggiungere con strade e fibra anche le aree interne del Paese è essenziale per evitare che si sgancino definitivamente dal treno della competitività”.
“Il reddito di cittadinanza, può dare il suo contributo per passare dalla povertà all’occupazione, ma per riuscirci - chiedono Gardini, Lusetti e Begani - dobbiamo impegnare le imprese in questo percorso. Come nei workers buyout la Naspi capitalizza le imprese, così il reddito di cittadinanza può capitalizzare nuove attività imprenditoriali”.
“Chiediamo il ripristino della legalità nel lavoro. Sono anni che combattiamo le false cooperative. Va colpito chi sfrutta il lavoro, ma anche - puntualizzano Gardini, Lusetti e Begani - la committenza che ne beneficia acquisendo un notevole vantaggio competitivo”.
“Ci sono 5.000 comuni che stanno scivolando sotto la soglia dello spopolamento e della povertà. Le cooperative di comunità - chiude la nota - possono contribuire a un loro rilancio valorizzandone le tipicità del territorio”.