Federlavoro "Da semplificazione appalti 30 miliardi per togliere Irap"

Federlavoro "Da semplificazione appalti 30 miliardi per togliere Irap"

Federlavoro "Da semplificazione appalti 30 miliardi per togliere Irap"

Debiti PA, semplificazione, Irap, autotrasporto e lotta al dumping alcuni dei principali argomenti affrontati nella relazione di Massimo Stronati

mercoledì 25 giugno 2014

Una relazione, quella di Stronati che tocca alcuni dei principali temi di interesse delle cooperative di produzione lavoro e di servizi in assemblea oggi a Roma per due giorni.


Debiti Pa e tempi di pagamento «180 giorni di media e 12 miliardi di crediti per le cooperative»: «Non esiste luogo al mondo dove occorrono 180 giorni di media per incassare una fattura dalla PA con punte che superano i 1000 giorni, nella sanità, in alcune zone del Mezzogiorno. Le cooperative italiane vantano 12 miliardi di crediti nei confronti della PA. Le nostre cooperative, labour intensive, ad alta intensità lavorativa soffrono, particolarmente, questo ritardo perchè il costo del lavoro rappresenta, in queste imprese, oltre il 90% del fatturato».  
 
«Con Semplificazione burocratica e riduzione di stazioni appaltanti si potrebbe arrivare a cancellare l’IRAP»: «Ridurre le stazioni appaltanti renderebbe meno vizioso il meccanismo di pagamento della PA e libererebbe risorse per un ulteriore riduzione del cuneo fiscale. Forse anche per tagliare, definitivamente, l’IRAP. C’è chi stima che si potrebbe arrivare fino a 30 miliardi di risparmi. Noi, imprese labour intensive, l’IRAP non la possiamo e non la vogliamo più pagare. Per non dire degli aspetti burocratici. La chiusura di una gara per servizi di pulizie e manutenzioni prevede un bollo da 16 euro per ogni 4 pagine per un documento di 10 pagine, prodotto in 4 originali per ognuno dei lotti, oltre a 20 dichiarazioni di responsabilità tra personali datoriali e societarie per lotto, referenze bancarie, certificazioni di qualità. Un fiume di carta, con timbri, firme e sigle. Il cuore della prossima legge di Stabilità dovrebbe prevedere tagli mirati, semplificando la giungla degli appalti. E la bozza della riforma per il codice degli appalti, preparata dal viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, si muove nella stessa direzione. Ridurre le stazioni vuol dire ridimensionare le possibilità di corruzione e collusione».

Autotrasporto: «Fare aggregazione sistema è polverizzato in microimprese»: Abbiamo apprezzato l’impegno del Ministro Lupi a difesa delle risorse destinate alle imprese del trasporto e della logistica, in particolare il mantenimento delle quote spettanti al Fondo di Garanzia. Il settore della logistica ha notevoli potenzialità da sviluppare, ma la filiera resta ancora troppo polverizzata, costituita in prevalenza da micro imprese, spesso monoveicolari ad altissimo rischio di infiltrazioni malavitose e gravate dalla concorrenza sleale. Per recuperare produttività bisogna innovare e per innovare è necessario favorire l’aggregazione, fare rete per competere meglio nel mercato europeo, e la cooperazione, se virtuosa può essere la risposta».

Dumping e concorrenza sleale: «È fondamentale incentivare il funzionamento degli osservatori provinciali sul lavoro. intensificare la collaborazione con i sindacati. Con Cgil, Cisl Uil e Governo abbiamo siglato Avviso comune antidumping occorre, però, maggiore vigilanza e intensificazione dei controlli da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Urge ripristinare le condizioni affinché le cooperative possano operare in un contesto di regolarità che ne consenta lo sviluppo mettendole al riparo da concorrenza sleale». 

 

Energia e contratti di rete:  tra i progetti a rete, Stronati ha evidenziato quello sulle energie con capofila CONESCO. Un contratto di rete promosso da Federlavoro tra alcune Esco presenti nel mondo Confcooperative, che sta puntando sull’efficientamento energetico la cui evoluzione imprenditoriale e finanziaria – una venture capital - la GBD (Green Business Development S.p.A.) - di progetti ed opere nel settore dell’energia. La GBD è una società costituita a maggio 2014 da cooperative con l’obiettivo di sostenere e promuovere, sia in ambito nazionale che internazionale, le attività di sviluppo di nuove opportunità di business nell’ambito della green economy. Il Piano Industriale triennale della GBD consiste nello sviluppo e attuazione di quattro linee di azione, tre nel mercato domestico (efficientamento energetico del patrimonio pubblico, generazione distribuita biomasse – agroenergia e impianti mini biodigestione - e waste to energy) e una nel mercato estero (internazionalizzazione - Progetto “Fotovoltaico Arabia Saudita”).