Alleanza «Lotta al dumping. Ci costituiremo parte civile contro le false cooperative»

Alleanza «Lotta al dumping. Ci costituiremo parte civile contro le false cooperative»

Alleanza «Lotta al dumping. Ci costituiremo parte civile contro le false cooperative»

False cooperative, le contrastiamo da anni. Da loro danni economici e di immagini incalcolabili. Chiediamo alle istituzioni controlli più stringenti

mercoledì 1 ottobre 2014

L’Alleanza delle Cooperative si costituirà parte civile contro le false cooperative. È la proposta che emerge dalla conferenza stampa aperta dal presidente Mauro Lusetti e dai copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri.

L’Alleanza da anni si batte contro l’illegalità, le false cooperative, il dumping contrattuale e la costituzione di centrali non rappresentative. Ricordiamo i protocolli già siglati da Confcooperative, Legacoop, e Agci con i Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, con i sindacati (Cgil – Cisl – Uil) e il ruolo degli Osservatori provinciali della cooperazione per l’orientamento dell’attività ispettiva.

Le fila della falsa cooperazione sono costituite da migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori che danneggiano, gravemente, altrettante imprese e lavoratori, oltre a raggiungere elevate soglie di elusione fiscale e contributiva.

Cosa fare: fondamentale un vero coordinamento delle attività ispettive a tutti i livelli. Non si possono visitare sempre le stesse imprese. Bene quindi l’istituzione dell’Agenzia Unica per le Ispezioni del Lavoro contenuta nell’emendamento del Governo al DDL Delega lavoro al Senato. Sollecitiamo costantemente il Ministero dello Sviluppo Economico a perseguire l'obiettivo di raggiungere, con la revisione, la totalità delle cooperative, in particolare quelle a cui la PA deve provvedere direttamente.

È necessario fare con urgenza una riflessione su nuovi strumenti, come quelli di tipo premiale:

·        le cooperative non possono partecipare ad appalti pubblici o privati senza aver superato la revisione biennale;

·        le cooperative senza certificato di revisione non possono accedere a finanziamenti regionali (come già avviene in alcune Regioni come l’Emilia Romagna).

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