«Pieno sostegno a Don Ciotti. Procedure più veloci e “bonifica” delle imprese confiscate»

«Pieno sostegno a Don Ciotti. Procedure più veloci e “bonifica” delle imprese confiscate»

«Pieno sostegno a Don Ciotti. Procedure più veloci e “bonifica” delle imprese confiscate»

lunedì 1 settembre 2014

«Esprimiamo sostegno, solidarietà e vicinanza a Don Ciotti. Le minacce a lui rivolte sono la conferma che la riqualificazione sociale ed economica del territorio rappresentano un valido percorso di recupero e l'unica risposta possibile per la rinascita di molti territori. L’attività di Don Ciotti, di Libera e delle cooperative impegnate sui beni confiscati alla criminalità organizzata è una spina nel fianco delle mafie». Così, in una nota, il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.

«Al di là della solidarietà ideale che si sta offrendo a Don Ciotti, al Governo chiediamo due cose per dare presto un segnale forte e con atti concreti. Innanzitutto misure che snelliscano e velocizzino, concretamente, l’assegnazione dei beni confiscati. Al momento – continua Gardini –  le procedure sono particolarmente lente e farraginose: oltre il 55% dei beni confiscati risulta inutilizzato. Così come indicato nelle linee guida di riordino del Terzo Settore occorre rivedere i meccanismi di destinazione e assegnazione dei beni mobili e immobili confiscati».

«Per colpire al cuore l’economia illegale, che l’Istat ha, recentemente, quantificato in una cifra enorme, 170 miliardi di euro, proponiamo uno scatto ulteriore: la rigenerazione, anche in forma cooperativa, delle aziende confiscate alla mafia. Siamo pronti – conclude Gardini – a mettere a disposizione la capacità di bonificare le imprese per restituirle alla legalità, ad un’economia sana per un corretto sviluppo del territorio».