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The Social Way

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Gardini "Rappresentanza non é difesa corporativa. É disegnare modelli di sviluppo. É rispondere a bisogni"

giovedì 27 novembre 2014

"La crisi della rappresentanza non fa sconti a nessuno. Noi non crediamo che la rappresentanza sia un ridursi alla difesa lobbistica oltranza della categoria. Per noi la rappresentanza é ascoltare i bisogni e provare a dare risposta a esigenze della collettività e dei singoli. Generare sviluppo dal basso, rispondere ai bisogni di welfare di anziani, minori, nuclei familiari fragili". 

Così il presidente  Gardini,  intervenendo a The Social Way l'assemblea di Cgm consorzio di 1000 cooperative sociali in svolgimento a Roma. "Le imprese hanno bisogno di risposte. Dobbiamo disegnare percorsi di sviluppo. Le risorse dei fondi integrativi e previdenziali - aggiunge Gardini - non finiscano solo in investimenti all'estero. Incoraggeremo Il governo Renzi e il Ministero dell'Economia a far si che parte delle risorse siano destinate a supportare lo sviluppo delle imprese". 

"Il paese ha bisogno di compiere un salto culturale che ci porta a generare più impresa a caricarci sulle spalle i bisogni del paese e a dare una risposta a esigenze collettività e dei singoli. In questo - conclude Gardini - la cooperazione può portare il suo bagaglio di know how e di valori, perché Una società con forte presenza cooperativa é più equa più robusta più inclusiva e dá futuro a giovani senza che emigrino".

Lavori della giornata

Dopo la conferenza di Roma della scorsa settimana cooperazione ed economia sociale di nuovo protagonisti con #TheSocialWay. Al via la due giorni dedicata al welfare organizzata da CGM, il consorzio aderente a Confcooperative, composto da oltre 1.000 cooperative sociali.

Una due giorni di confronto sui modelli di welfare del futuro. Quel welfare di cui le cooperative rappresentano, spesso, uno dei modelli più avanzati. Con l’arretrare del pubblico le cooperative sociali danno risposte nuove ai bisogni crescenti nell’assistenza agli anziani, ai minori, ai disabili, alle persone svantaggiate. Una grande rete di 10.000 cooperative sociali che danno lavoro a 400.000 persone ed erogano servizi di welfare a 7 milioni di famiglie.

 

Tutto questo, ma non solo. Nella due giorni si parlerà di start – up ed esperienze innovative in settori chiave per lo sviluppo come politiche attive del lavoro, ambiente ed energie rinnovabili, accoglienza e nuove cittadinanze, housing, food, cultura, turismo, innovazione di processo.

Via ai lavori dalle 15:00 alle 19:00 all’Auditorium della Conciliazione. Alla prima sessione dedicata al futuro dell’impresa sociale, nel quadro più ampio di una nuova stagione economica, istituzionale e culturale del Paese interverranno il portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri. Nel panel 1: Ugo Biggeri, presidente Banca Popolare Etica; Maurizio Gardini, presidente Confcooperative; Luigino Bruni, economista Università Lumsa.

 

A seguire gli interventi del presidente del Gruppo Cooperativo Cgm Stefano Granata e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Nel panel 2: Giovanna Melandri, presidente Advisory Board Italiano Social Impact Investment Task Force G8; Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud; Carlo Fratta Pasini, presidente Banco Popolare; Giorgio Righetti, direttore generale Acri e Paolo Venturi, direttore Aiccon.