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Sulla legalità accanto a Don Ciotti

Sulla legalità accanto a Don Ciotti

Alleanza contro la povertà. Sviluppo Sud. Cooperative di abitazione

venerdì 20 marzo 2015

Alleanza Cooperative «In prima linea accanto a Don Ciotti. Sarà non solo la marcia del ricordo, ma soprattutto quella dell’impegno»

«In prima linea, accanto a Don Ciotti, per ricordare le vittime del crimine, per ribadire il nostro impegno nella lotta alle mafie e alla criminalità economica». È l’appello che l’Alleanza delle hooperative Italiane Ha rivolto ai cooperatori e alle cooperatrici invitandoli a partecipare alla XX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera a Bologna.

«Molte delle nostre cooperative fanno inserimento lavorativo di persone svantaggiate su beni confiscati alla mafia. Un gesto che sfida a viso aperto la criminalità, che richiede coraggio. Il coraggio di riaffermare la centralità della persona rispetto al primato del profitto e di contrapporre a un modello fondato sulla sopraffazione, sulla violenza, sul disprezzo delle regole, uno in grado di costruire relazioni, favorire l’integrazione, rendere più vivo un territorio. Questo è l’antidoto che la cooperazione mette in campo per contribuire a  costruire un Paese in cui non ci sia più spazio per le mafie e in cui a vincere sia la legalità».

La cooperazione, quella vera, quella sana, è uno dei pilastri su cui viene edificata ogni giorno l’economia della legalità. A testimonianza di questo l’Alleanza delle Cooperative ha siglato il Protocollo sulla Legalità con il ministero dell’Interno. 

Palazzo Chigi: incontro governo - Alleanza contro la Povertà

Si è tenuto a Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, un incontro richiesto dall’Alleanza contro la Povertà, rappresentata da Acli, Caritas, Forum Terzo Settore, Confcooperative, Cgil, Cisl e Uil.

Per Confcooperative è intervenuto il vicepresidente vicario Maurizio Ottolini.

All’incontro ha preso parte anche il professor Cristiano Gori dell’Università cattolica di Milano. 

Durante l’incontro le associazioni hanno esposto i contenuti della proposta Reis (Reddito di inclusione sociale) al Sottosegretario Delrio il quale ha accolto il progetto ribadendo che le tematiche affrontate e le proposte verranno considerate con grande attenzione.

Cooperative e sviluppo del Mezzogiorno. Il segretario generale Vincenzo Mannino ospite a Tv2000

«Il primo incoraggiamento che Papa Francesco ha rivolto ai 7mila cooperatori durante l’udienza in Vaticano dello scorso 28 febbraio è stato quello di continuare ad essere il motore che solleva le parti più deboli della popolazione». Lo ha ricordato il segretario generale di Confcooperative, Vincenzo Mannino, nel suo intervento alla trasmissione “Siamo noi”, su Tv 2000.

Una puntata dedicata al Sud, ai problemi che impediscono ai territori del Mezzogiorno di avviare uno sviluppo sociale, economico, culturale, ma anche a quelle esperienze positive che, partendo dalla società civile e dalla popolazione, riescono a dare fiducia e speranza. Durante il programma sono intervenuti anche il direttore dello Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno), Riccardo Padoani, Nelida Ancora dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti), il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari, mons. Giancarlo Maria Bregantini, e il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

Un’economia, quella del Mezzogiorno, caratterizzata da difficoltà strutturali che causano sia un’emergenza produttiva sia un’emergenza occupazionale, entrambe acuite negli ultimi anni dalla crisi che ha coinvolto l’intero Paese.

Incentivare lo sviluppo al Sud vuol dire promuovere lo sviluppo e la ripresa dell’intero Paese, e per farlo occorre partire dalla specificità del territorio, dalla cultura e dalle risorse locali, dalle competenze dei cittadini. Occorre insomma dar vita a un nuovo modello di sviluppo che sia basato sulla sostenibilità, sull’etica, sulla partecipazione. In questo senso, la cooperazione rappresenta un’opportunità importante per sviluppare le potenzialità del territorio. «Rispetto al totale delle cooperative, il 41% si trova al Sud, ma queste esprimono solo il 20% dell’occupazione – ha spiegato Vincenzo Mannino –. Ciò significa che le cooperative sono di dimensioni più piccole, sono meno forti, eppure proprio al Sud si registra la più alta incidenza di cooperative sul totale delle imprese (circa il 2% contro l’1% al Nord). Quindi in questi territori c’è un’ampia potenzialità da sfruttare».

Consiglio Nazionale di Federabitazione

Rating mutualistico, Carta dei Valori per le Cooperative di abitanti, Report sul Progetto nazionale CoopHousing e la Riforma del Terzo Settore. Sono i temi di attualità affrontati nel corso del Consiglio Nazionale di Federabitazione aperto dal presidente della federazione Alessandro Maggioni e che ha visto la partecipazione del presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, del vicedirettore Fabiola Di Loreto e del direttore di Federsolidarietà Vincenzo De Bernardo.

«È inderogabile dotarsi di un sistema di valutazione continua delle associate per qualificarne la loro qualità mutualistica, e di conseguenza imprenditoriale e dall’altra consenta alla Cooperative di abitanti di fruire di una serie di “premialità” sia di carattere associativo sia anche normative. A tale proposito è stata approntata una prima bozza di “Rating”, che una volta approvata in via definitiva dalla Confederazione, potrà essere inserita, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’attività di revisione». Lo ha detto il presidente Maggioni aprendo i lavori.

Per quanto riguarda il Progetto CoopHousing, con il quale è stata realizzata uno screening delle “storie” più significative sotto il profilo “sociale” delle Cooperative di abitanti, si è aperto un confronto costruttivo con Federsolidarietà per mettere in campo iniziative e progetti comuni delle Cooperative di abitanti e delle Cooperative Sociali, per valorizzare al meglio le reciproche attività e competenze nel nuovo contesto welfare di comunità.

Intervenendo all’incontro, il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini ha manifestato «la sua vicinanza ai dirigenti di Federabitazione, che sono chiamati a svolgere un difficile compito: quello di “reinventare” il modello di cooperazione di abitazione conciliando l’esigenza dei tempi con l’applicazione dei valori mutualistici e cooperativi»